Ciao a tutti amici amanti del wrestling, io sono GgCrippler e oggi parlerò di quella che è forse una delle notizie più scottanti in assoluto, la AEW, ovvero la All Elite Wrestling dei fratelli Jackson e di Cody Rhodes.
Facciamo un passo alla volta e chiariamo che nulla è ancora sicuro.
Nel caso però che questo accada viene spontaneo chiedere: è necessario?
Abbiamo davvero bisogno dell’ennesima federazione Indy? Soprattutto questi tre atleti sono in grado di gestire una federazione di wrestling?
Ci sono tanti quesiti ai quali non si può dare una risposta affrettata se prima non li si analizza prima in tutte le loro sfaccettature.
Cos’è All Elite Wrestling?
Pare che Cody Rhodes e gli Young Bucks abbiano recentemente registrato i loghi AEW, All Elite Wrestling, All Out e Tuesday Night Dynamite. Quelli che all’apparenza sembrano dei semplici nomi in realtà non sono altro che la sempre più forte possibilità di una nuova federazione di wrestling. Pare infatti che i due fratelli accompagnati dall’American Nightmare siano intenzionati con il supporto della miliardaria famiglia Khan ad aprire una propria promotion.
Attualmente in realtà non è che si sappia moltissimo, ma solo queste poche notizie rendono l’idea di una concretizzazione del progetto. Progetto che sarebbe davvero rivoluzionario e che al suo esordio vanterebbe già tutti i membri dell’Elite. Il che significherebbe iniziare subito con Kenny Omega, gli Young Bucks, Cody Rhodes, Adam Page e Marty Scrull dalla propria parte. Insomma partirebbe al day one con una “Elite Force”. Come se ciò non bastasse pare che nel panorama mondiale molti atleti siano già interessati a farne parte.
E la WWE come reagisce a tutto ciò?
Pare che recentemente gli Young Bucks e Cody abbiano ricevuto una nuova offerta da parte della WWE la quale è stata però rispedita al mittente. Infatti nonostante si parli di un contratto da Main Event Money e altri pregi questi tre rivoluzionari non sono intenzionati a perdere territorio.
I membri dell’Elite infatti rappresentano già da ora una minaccia per la compagnia di Stamford, con zero show e zero sicurezze si vocifera che già 5 atleti della casa McMahon vogliano passare in AEW.
Insomma un pericolo nascente che già si fa temere. Un pericolo che la WWE non può permettersi di avere.
Perché rivoluzionari?
Come già detto, questi ragazzi sono dei rivoluzionari, ma perché?
Il progetto di per sé rappresenta solo l’ennesima Indy promotion ma…siamo sicuri che sia così?
La AEW ha già alle sue spalle la famiglia Khan, famiglia di miliardari intenta a finanziare il progetto e basta. Pare infatti che la nuova promotion verrà gestita poi principalmente dai tre wrestlers i quali parlano infatti di una gestione diversa, rivoluzionaria appunto. Sarebbe infatti estremamente interessante vedere come i tre si comporterebbero e soprattutto che tipo di gestione attuerebbero.
Che poi abbiamo già assistito a un esempio di Booking di questi atleti grazie al loro PPV All In che è riuscito certo a far parlare di se un paio di mesi fa. E sulla base proprio di All In certo non possiamo dirci delusi dal prodotto offerto.
Ma la vera domanda è: abbiamo bisogno della AEW?
La risposta in realtà potrebbe essere un validissimo NO! Questo perché di Indies ne abbiamo già parecchie e di Indies “famose” anche, certamente avere l’ennesima non farebbe differenza.
MA È PROPRIO QUI CHE SI COMMETTE L’ERRORE! La verità è che se si usa un occhio critico la AEW è forse la cosa più necessaria da attuare adesso. Non solo sarebbe una ventata di aria fresca sul panorama mondiale, sarebbe anche molto altro. Senza dilungarsi più di tanto possiamo affermare che sarebbe un ulteriore palco sul quale molti potrebbero esibirsi, sarebbe sicuramente un’occasione per molti atleti minori di pubblicizzare i loro nomi e le federazioni correlate o anche l’occasione di usufruire di qualcosa di diverso da ciò che vediamo tutti i giorni.
Una nuova TNA? Si spera di NO!
Chiarendo prima che nessuno vuol criticare la TNA, Impact o chi che sia, bisogna onestamente ammettere che quest’ultima dopo un’eccellente partenza è ferma ai box da qualche annetto.
TNA e AEW partono fondamentalmente da uno stesso concetto di base ma anche molto diverso.
In più vi è da aggiungere che il prodotto creato da Jarrett negli anni ha risentito di fin troppe cattive decisioni e assolutamente una sempre più frequente perdita di nomi importanti passati o alla WWE o alla ROH o alla NJPW.
Questi avvenimenti hanno portato la federazione e perdere prestigio e soldi, cosa che certo nessuno augura alla All Elite la quale al contrario parte con atleti che vogliono essere assunti lasciando le tre sopracitate federazioni BIG della disciplina.
Ci saranno delle conseguenze negative?
Beh, decisamente si. Per quanto tutti i fan del wrestling siano entusiasti di questo progetto ci sarebbe da dire che con la AEW assisteremmo sicuramente a una dislocazione di talenti fra le varie major.
Questa certamente non sarebbe una novità, ma sappiamo tutti fin troppo bene che la WWE certo non resterà a guardare seduta in disparte. È infatti notizia molto fresca quella che vede i talenti di NXT UK avere un contratto blindatissimo che impedisce loro di partecipare agli show di promotion inglesi minori. E se per difendere NXT la WWE è disposta a tanto, viene spontaneo pensare che per una promotion intenzionata ad andare in onda di Giovedì sera sul palinsesto americano si impegnerà molto di più.
Probabilmente infatti, è possibile pensare che pur di non cedere talenti alle federazioni minori McMahon farà di tutto, e allo stesso modo cercherà con tutte le forze di privare la AEW dei suoi talenti migliori.
Wrestling vs Denaro!
A questo punto sorge spontanea la domanda: “chi vincerà fra l’amore per il wrestling e l’amore per il denaro?”.
Per rispondere a questa domanda bisogna aspettare un po’ di tempo, certamente nessuno intende dire che scegliere la WWE vuol dire amare SOLO IL DENARO. Sicuramente moltissimi degli atleti che lavorano per la WWE amano la disciplina e nessuno lo nega. Il fulcro della questione qui però cambia, in quanto in questi anni più volte abbiamo potuto assistere ad aumenti di stipendio, cessioni di titolo e molto altro al mero scopo di continuare a poter vantare la presenza nelle proprie scuderie di certi performer. Tutto pur di togliere visibilità alle altre federazioni.
Eppure nonostante questo negli ultimi anni atleti come i Bucks, Omega, Naito e tantissimi altri hanno preferito rimanere in compagnie che corrispondevano di più le proprie esigente anche dal punto di vista del denaro, più che contratti milionari e altri benefit.
Sorge così spontanea una domanda, con la sempre più forte industrializzazione del wrestling, riuscirà la ALL Elite Wrestling a differenziarsi?