AJ Styles al momento non sembra preoccuparsi del ban imposto sugli impegni con terze parti esterne e, proprio su Twitch, ha raccontato di quando Vince McMahon impedì la vendita, sul merchandising WWE, di t-shirt che riportavano una famosa catchphrase utilizzata dal Phenomenal One.
Nel frattempo che in casa WWE esplode la vicenda legata al veto imposto alle Superstar da Vince McMahon, sugli impegni con terze parti esterne all’azienda, tra chi si espone sulla vicenda e chi cerca escamotage per non abbandonare le piattaforme finite al centro dell’attenzione (ovvero Twitch e Cameo), i diretti interessati continuano tranquillamente le proprie attività extra ring.
AJ Styles, tra i più attivi su Twitch, ha raccontato durante la sua ultima sessione di streaming un curioso aneddoto legato a Vince McMahon e John Cena, in merito alla sua prima catchphrase diventata famosa in WWE: “Beat Up John Cena”.
Lo slogan utilizzato dal trio completato da Luke Gallows e Karl Anderson, è legato alla rivalità che ha aperto le strade del successo al Phenomenal One nella federazione di Stamford, culminata con la vittoria sul leader della Cenation nel match di SummerSlam 2016, in quello che fu a mani basse lo show stealer dell’evento.
AJ Styles ha raccontato di aver chiesto al Chairman di poter mettere in vendita delle t-shirt con su la catchphrase, ma il no di McMahon non è tardato ad arrivare; ecco spiegate le ragioni del rifiuto:
“E’ stato così divertente lavorare con Cena! Abbiamo fatto davvero un ottimo lavoro. E’ stato semplice lavorarci. Tutta quella situazione del “Beat Up John Cena” è stata davvero divertente.
A dirla tutta, avevo un’idea per delle t-shirt con su scritto “Beat Up Cena” o qualcosa del genere, ma quando l’ho suggerita, Vince mi ha risposto “Mi stai davvero chiedendo di promuovere una maglietta che fa il tifo contro il mio babyface di punta?” E allora come non detto, ho tirato avanti e ho lasciato perdere”.
“Beat Up John Cena” nell’estate del 2016 era diventato un assoluto tormentone, probabilmente AJ Styles avrebbe visto le vendite del suo merchandising, schizzare alle stelle.
Ma le ragioni di Vince McMahon restano più che comprensibili.
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