Inizio questo secondo editoriale ringraziando tutte e tutti voi, che mi avete letto lunedì scorso al mio debutto e ringrazio la Direzione di The Shield Of Wrestling, che mi ha fornito questo spazio. Sono settimane ricche di notizie ed eventi che arrivano dal mondo del Wrestling e quindi non c’era momento migliore per partire con questa nuova avventura. Dunque, let’s go!
Le migliori settimane del Pro Wrestling internazionale
Questo titolo è in parte un pensiero reale e in parte provocatorio. Parto da un assunto a livello generale: non c’è mai stata così tanta offerta di wrestling disponibile a livello mondiale, prima d’ora, nè a livello qualitativo nè a livello quantitativo. Le piattaforme moderne permettono a quasi tutte le compagnie del mondo di farsi vedere e conoscere, poi ogni fan sceglie quale seguire con continuità. Quasi tutte, che siano major, indi o ibride via di mezzo, hanno occasione di farsi conoscere. E specificatamente in queste settimane, le puntate degli show delle varie federazioni, ci stanno proponendo (o tentando di farlo) novità e sorprese. Cambi titolo, annunci di nuovi ingaggi, anticipazioni su accadimenti futuri, cliffhanger: dalla WWE alla AEW, dalla MLW alla NWA, tutti provano a dare il meglio di sè. E se fino a 2019 sul mercato statunitense è esisisto quasi solo un monopolio targato Stamford (con uniche vere rivali la vecchia TNA e la ROH) con l’arrivo della AEW qualcosa è cambiato. Riprendiamo proprio qui, dove ci siamo fermati la scorsa settimana. Vi stavo annunciando la creazione di un nuovo polo di wrestling internazionale, alternativo e concorrente alla WWE: oggi iniziamo ad affrontare l’argomento.
Per fare un polo serve un perno, che è rappresentato dalla AEW e un sistema di alleanze intorno. La prima collaborazione è stata con la più importante federazione di Lucha Libre in Messico e nel mondo: la AAA, di cui l’attuale Mega Campione è guardacaso il “Cleaner” Kenny Omega. Poi è stato il turno della principale federazione (a livello storico) di wrestling mondiale: la National Wrestling Alliance. In mezzo sono stati portati avanti i rapporti la Stardom e con il quasi intero panorama Joshi nipponico. Fino ad arrivare ai veri piatti forti.
Il primo potremmo definirlo un delizioso antipasto o saporito contorno: Impact Wrestling. La fu Tna ,che per 15 anni ha raccolto il testimone di erede della Wcw e che ha tentato in ogni modo (ma spesso senza riuscirci) di opporsi allo strapotere della WWE. Ecco l’attuale Impact Wrestling è oggi una preziosa alleata della AEW: non avendo più i fasti di un tempo, è riuscita comunque a rendersi attrattiva in quel di Jacksonville. Protagonisti chiave a livello narrativo di questa alleanza, sono il campione mondiale AEW Kenny Omega (ancora) e il suo manager (e anche manager di I.W.) Don Callis. Questa mossa ha portato alcuni wrestler delle due federazioni ad “invadere”gli show dei concorrenti. Spiccano tra tutti gli attuali campioni di coppia di Impact, i Good Brothers (Anderson e Gallows in WWE). I più attenti poi, non avranno potuto fare a meno di notare i frequenti richiami al “Bullet Club”, stable in cui i campioni di coppia e Kenny Omega, militavano ai tempi comuni della NJPW. E per la terza volta, Kenny Omega è di nuovo al centro di queste collaborazioni. Ma con loro tre in Giappone c’era anche lo stato maggiore della AEW: Cody Rhodes, gli Young Bucks e Adam Page. Il Bullet Club è la stable più importante del panorama wrestling a livello globale, ma ne parleremo in seguito. Intanto segnatevelo.
Ed è qui che arriviamo alla portata principale o forse alla porta principale. La forbidden door, la porta proibita (che ora non sembra esserlo più di tanto) si è riaperta tra Usa e Giappone, tra Jacksonville e Shinagawa, tra AEW e NJPW. Un qualcosa che era davvero inimmaginabile fino a pochi mesi orsono, visto come si sono lasciati Omega e soci con i dirigenti nipponicii. Una porta che appariva proibita e che adesso sembra esserlo molto meno. Come se una mano invisibile (o meglio: molte mani invisibili) abbiano lavorato tanto e bene, per ricucire i rapporti tra persone che non si parlavano più. Ma questa “Invisible Hand” e Impact saranno al centro nel prossimo WrestleWeek.
The wrestler of the week is:
Questa settimana il wrestler of the week è l’attuale WWE Champion, Bobby Lashley. È lui ovviamente il Bobby che trovate nel titolo e se lo merita davvero. Come merita, a quasi 45 anni, di essere WWE Champion a RAW. Infatti lo scorso lunedì sera è riuscito a vincere un Lumberjack Match contro The Miz (incontro che era una promessa già da Elimination Chamber) e a diventare campione massimo nello show rosso. Il regno di The Miz è durato solo due settimane ed è servito esclusivamente ad utilizzare il suo MITB; se tanti si aspettavano un Lashley campione, pochi lo immaginavano già adesso. Meglio così forse. Ma questo titolo non è solo un premio alla carriera per l’”All Mighty”; è invece un titolo meritatissimo, dopo un anno ad alti livelli. Un anno cronologicamente partito con la sconfitta a causa di Lana e Mvp contro l’ex campione Drew McIntyre e che è proseguito con l’ottima gestione del suo regno da U.S. Champion. Anche grazie agli splendidi Hurt Business, senza dubbio migliore stable di tutta la WWE (e di gran lunga) che tanto bene stanno facendo in questo RAW. Ora un cerchio pare chiudersi: Drew è tornato dopo E.C. e ha battuto (mettendo forse fine alla loro rivalità) Sheamus e sembra pronto a lottare per riprendersi il suo ex titolo. A WrestleMania 37, con ogni probabilità, vedremo Lashley contro McIntyre e sono sicuro sarà un gran bel match. Godiamoci questo nuovo campione e rimaniamo in attesa anche del suo sfidante di transizione in quel di Fastlane, domenica 21 Marzo.
Per questo secondo numero di WrestleWeek è tutto, auguro a voi tutti una buona settimana di Wrestling!