Il regno dell’eccellenza fa il suo settimanale ritorno su The Shield of Wrestling. Come di consueto, Phoenix è alla tastiera pronto a raccontarvi tutto il necessario!
•Background – Burning Forever
Kobe World Hall, 25 gennaio 2004. Quasi un anno dalla realizzazione del miglior match di sempre, che vedeva come protagonista Mitsuharu Misawa e Kenta Kobashi. Poca affluenza oggi. Sarà forse un segno? Ad ogni modo, Takuma Sano è colui che proverà ad ammorbarsi su Kenta cercando di annoverare nel suo palmarès il GHC Heavyweight Championship. Il match passerà alla storia, ma non con l’effetto desiderato: da molti viene considerato il peggior match dell’intera carriera del Tetsujin. Difatti, ad oggi, molti provano del risentimento nei confronti di Sano che va a collocarsi come “mela marcia” all’interno di un algoritmo perfetto. Buona lettura!
•GHC HEAVYWEIGHT CHAMPIONSHIP MATCH: KENTA KOBASHI (c) VS. TAKUMA SANO
Dopo alcuni scambi abbastanza duri, dove c’è da menzionare anche un German Suplex di Sano, ci spostiamo verso una fase poco capibile: lo scontro viene prima portato all’esterno del ring, e successivamente oltre le transenne. Tutto merito di Kenta Kobashi, che schianta l’avversario al suolo, privo di tappetini protettivi. Torniamo dentro con un Delayed Vertical Suplex di Kobashi, il quale inizia a torchiare il suo avversario con le più svariate sottomissioni. Sano, con l’attitude – e non solo – da MMA Fighter che si ritrova inveisce contro l’arbitro; assistiamo dunque ad un alternarsi di colpi duri, dove ad avere la meglio è il campione in carica.
Sano inizia a lavorare la gamba sinistra di Kenta, utilizzando appieno “l’anatomia” del ring.
La lavorazione si alterna, vedendo vari capovolgimenti di fronte fra le sottomissioni dei due wrestler che sono scesi in battaglia. Ovviamente Sano ha la meglio visti i precedenti problemi subiti al ginocchio da parte del campione, che d’ora in poi sarà costretto a rifugiarsi molteplici volte alle corde. Ci spostiamo brevemente all’esterno del ring, dove Kobashi continua a subire l’offensiva di Sano, che ‘sta volta esegue un Diving Double Foot Stomp, per poi ripeterlo all’interno con tanto di Release Suplex.
Kenta continua a subire, accumulando tutta la frustrazione e il dolore che lo logora come mai successo finora nel regno dell’eccellenza.
Tetsujin prende fiato utilizzando un Lariat, dopodiché tira fuori dal cilindro una BrainBuster che chiude definitivamente la pratica.
VINCITORE E ANCORA CAMPIONE: KENTA KOBASHI
Quello che a molti non convince di questo match – me compreso – è l’incoerenza del Fil Rouge. Abbiamo assistito, per ben 10 minuti e più, ad una lavorazione anche ben fatta alle gambe di Kobashi, che nell’ultima fase ricorre al Fighiting Spirit ed archivia la questione. Un finale più raccontato ed incisivo sarebbe stato accolto in un modo davvero diverso. Altra pecca è il pubblico, che non riesce minimamente a creare un link con i due combattenti, dimostrando infatti di essere una folla gelida. Come dargli torto.
Anche per oggi è tutto, goodbye and goodnight!