E’ notizia recente che la WWE sia interessata ad acquistare la piattaforma FITE.tv. Quali sarebbero le pericolose conseguenze economiche?
La piattaforma FITE.tv
Tramite FITE.tv, disponibile sia via web che via APP, è possibile guardare eventi a pagamento o gratuiti di sport di combattimento, quali MMA, boxe o appunto wrestling. Per quanto riguarda quest’ultimo sono diverse le federazioni interessate. Possiamo citare AEW, NJPW e Impact tra le federazioni più importanti, ma la lista sarebbe lunghissima. Tale importante piattaforma offre un servizio alle federazioni piccole per le quali sarebbe antieconomico costruire una propria piattaforma di streaming. Il vantaggio principale di FITE è però la presenza di quelle che in microeconomia si chiamano economie di rete. L’aumento degli utenti, interessati ad una determinata federazione, gioverebbe infatti anche alle altre federazioni presenti sulla piattaforma, che riceverebbero visibilità che in piattaforme isolate non avrebbero.
La posizione dominante della WWE nel mercato del wrestling
Quando si vuole studiare l’effettiva dominanza di un’impresa in un determinato mercato bisogna definire il mercato rilevante. In termini molto semplici, questo definisce il contesto più piccolo in cui prodotti tra di loro sostituibili sono in concorrenza. Per sostituibilità in questa situazione si intende che una persona possa scegliere di guardare un altro sport o un altro prodotto di intrattenimento al posto della WWE o semplicemente preferire un altro contenuto propriamente di wrestling. E’ veramente difficile quindi definire il mercato rilevante in questo contesto, ma per semplicità proveremo a ipotizzarlo impropriamente limitandolo solo al prodotto wrestling. In questo mercato così definito, la WWE è largamente l’impresa con il fatturato più alto. Secondo i dati riportati da Wrestlenomics Radio Podcast, nel 2016 la New Japan Pro Wrestling, la seconda federazione di quell’anno, ha ricavato 28 milioni di dollari, contro i 600 milioni della federazione di Stamford. La quota di mercato in mano alla WWE supera tranquillamente il 60%, utile per definire una dominanza. Essere dominanti non è assolutamente vietato, ma è una condizione pericolosa per potere abusare a spese della concorrenza…
Cosa succederebbe se la WWE acquistasse FITE?
Nello scenario sopra descritto l’acquisto di FITE da parte della WWE incrinerebbe ancora di più la concorrenza, consolidando la dominanza della creatura di Vince McMahon. Questa, infatti, detterebbe le proprie condizioni per l’accesso delle federazioni concorrenti alla piattaforma, avendo potere di ostacolarle a suo piacimento. Queste condotte, che in Europa fanno riferimento al cosiddetto abuso di posizione dominante, non sono in genere consentite. Infatti, non è possibile discriminare, limitare gli sbocchi commerciali o imporre prezzi ingiustificatamente gravosi con l’intento di marginalizzare la posizione dei concorrenti. Lo Sherman Act, la più antica normativa Antitrust statunitense, combatte la tentata formazione di monopoli. La piattaforma FITE potrebbe quindi essere abbandonata da molte federazioni in questo scenario, costrette a trovare alternative percorribili, meno gravose, o nel peggiore dei casi a chiudere i battenti. L’azione Antitrust potrebbe attutire questo scenario, punendo le eventuali sopra citate condotte, che sono di non facile rilevazione.
Precisazioni metodologiche e conclusioni
Questo articolo non ha nessun fine accademico, ma è frutto soltanto di qualche pensiero sparso di un giovane laureato in Economia, studioso di Antitrust. L’analisi del mercato rilevante che è stata fatta sopra si basa su congetture e non su tecniche metodologiche necessarie (per esempio lo SSNIP test). C’è da dire inoltre che la normativa Antitrust statunitense è purtroppo meno restrittiva in materia, basandosi su aspetti propriamente economici (come il prezzo), rispetto a quella europea molto più legata alle leggi.
Quando si tratta di creare problemi ai concorrenti, la WWE non sembra tirarsi indietro, basti pensare a quanti atleti abbia tolto alle altre federazioni, spesso utilizzandoli poco e male. Per fortuna però è arrivata la smentita di FITE, che ha dichiarato di non avere nessuna trattativa in ballo.
Hello! These rumors are not true. We are not in merger and acquisitions discussions with WWE. We constantly appreciate all of your support and passionate comments.
— FITE (@FiteTV) August 9, 2019
FITE o non FITE, attualmente la WWE è un colosso per tutti, anche per la neonata AEW. La federazione di Stamford ha una posizione talmente consolidata, che limita i propri concorrenti a spartirsi solo le briciole.