D3 si è concesso ai microfoni della European Pro Wrestling per parlare del percorso che lo ha portato ad essere uno dei performer italiani più conosciuti a livello internazionale.
Il “Prince of Rome” ha partecipato all’intervista della EPW con il Titolo della Pro Wrestling Live Events, la principale promotion svizzera, conquistato da D3 proprio nell’ultimo show della PWLE, svoltosi a Lugano durante il periodo nel quale l’atleta romano ha fatto il suo tanto atteso ritorno in Europa.
D3 parla della sua carriera nel mondo del Wrestling tra passato, WWE e AEW
Nella lunga intervista pubblicata recentemente sui canali social della EPW, D3 ha raccontato le tappe fondamentali nel percorso che lo hanno portato ad essere il wrestler che è oggi.
Ecco di seguito alcuni estratti, partendo da un momento chiave della sua carriera:
“La scintilla che mi ha fatto capire che avrei potuto fare un ennesimo step per vivere di questo è stata in realtà una cosa brutta, ossia quando mi sono rotto i legamenti e il menisco del ginocchio. In questo caso si arriva a pensare che tutto il lavoro fatto finora è buttato, ma non è così; questa cosa mi ha dato lo stimolo di capire che sarei dovuto tornare con un’ennesima evoluzione.”
D3 ha poi approfondito i suoi trascorsi in WWE, con un aneddoto molto interessante
“Ad inizio 2020 negli USA non interessava più di tanto la pandemia e, a Marzo, sarei dovuto andare come Extra Talent a WrestleMania ed era una bella cosa perché avevo iniziato questo percorso a Luglio 2019 e sembrava che qualcosa si stesse evolvendo. Torno dal Messico e dopo due giorni chiudono anche negli Stati Uniti, quindi show a porte chiuse, lottatori limitati e quindi noi, di conseguenza, eliminati.”
Il “Prince of Rome” ha inoltre spiegato tutti i dettagli dietro alla sua ultima esperienza con una Major, la All Élite Wrestling
“Era il giorno del compleanno di mia figlia e mi arriva la chiamata della All Élite Wrestling. Paradossalmente ho lavorato il doppio durante la pandemia rispetto al periodo precedente. La AEW è una specie di paradiso felice; arrivi nel backstage, hai il tuo camerino, tutti i ragazzi, Superstar e non, disponibili con te, sai subito che match devi fare e c’è una bellissima atmosfera.”
Per ascoltare l’intervista integrale di D3, clicca QUI!
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