Io resto a casa: 20 match di WrestleMania per la quarantena. Una lista di 20 incontri che hanno fatto la storia del Granddaddy of Them All.
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Dopo l’incredibile successo della lista dei venti match da guardare durante la quarantena, la redazione di The Shield Of Wrestling ha deciso di proporvi una lista simile, ma a tema WrestleMania. A pochi giorni da WrestleMania 36, con questa lista potrete prepararvi al meglio al più importante evento dell’anno e, allo stesso tempo, rendere un po’ meno amara questa quarantena forzata divertendovi un po’ con le nostre proposte. In quest’elenco troverete di tutto: dai match più iconici della storia di WrestleMania ai leggendari incontri di The Undertaker, passando per delle imperdibili gemme nascoste.
Tag Team Match: Hulk Hogan & Mr.T vs Paul Ondorff & Roddy Piper – WrestleMania I
New York, 31 marzo 1985. Madison Square Garden. È l’inizio della grande storia di WrestleMania. L’inizio di una nuova era per il pro-wrestling: la Rock N’ Wrestling Connection. Con l’ascesa dell’allora campione WWF e assoluta icona di quegli anni, Hulk Hogan, la WWE era una macchina pronta a correre a tutta velocità verso il dominio del business prima negli USA poi in tutto il mondo. Il Main Event di quella sera fu, a tutti gli effetti, uno degli incontri più epici di sempre con il leader dell’Hulkamania il quale, messo in difficoltà da “Rowdy” Roddy Piper, Paul Orndorff e “Cowboy” Bob Orton (papà di Randy), dovette chiedere aiuto a “Superfly” Jimmy Snuka e ad uno tra i più popolari e iconici attori USA degli anni ’80, Mr. T. Ma non è tutto: il match aveva bisogno di un arbitro speciale. Ed ecco il pezzo da novanta: Muhammad Alì, il più grande pugile di sempre. Con personaggi così, il libro di storia si scrive da solo.
Un match carico di hype sin dal primo minuto e, col pubblico molto vicino al ring, l’aria era elettrizzante. Un incontro che potremmo definire come un classico dello stile “entertainment anni 80” con gli heel disposti ad ogni trucco per battere i babyface in evidente difficoltà prima della rimonta e della vittoria finale grazie ad un errore di Bob Orton il quale, dal paletto, colpì accidentalmente Orndorff impegnato a immobilizzare Hogan con una Full Nelson favorendo lo schienamento a favore dei due babyface. Grazie al grande star power e alla prestazione di Hulk Hogan e Roddy Piper, il match è ancora indicato come uno dei Main Event più memorabili di sempre. Un classico utile per scoprire come la WWE ha iniziato a splendere in tutto il mondo. (Sergio Pinna)
WWF Intercontinental Championship Match: Randy Savage (c) vs Ricky Steamboat – WrestleMania III
Il match che ispirò un’intera generazione di lottatori. Quella notte, il pubblico del Pontiac Silverdome hanno assistito ad un grande classico del pro-wrestling tra “Macho Man” Randy Savage e Ricky “The Dragon” Steamboat. Un match costruito cinque mesi prima, a WWF Superstars con l’inatteso attacco di Savage a Steamboat al termine del loro primo match con in palio il Titolo Intercontinentale. Un attacco che causò al Dragone un grave infortunio alla gola. E il Silverdome era il momento ideale per la rivincita. Un match perfetto sotto ogni punto di vista, ben studiato e ricco di colpi di scena. A fine incontro si contano la bellezza di 21 “conti di due”. Un match veloce, intenso e con una storia che si reggeva da sola. L’immagine di Steamboat che solleva Macho Man è un classico di quel tempo. L’incontro si concluse con la vittoria del Dragone con un small package dopo aver evitato lo Scoop Slam di Macho Man laureandosi nuovo Campione Intercontinentale WWF.
Un incontro epico che scrisse la storia di questa disciplina. Una vera perla da non perdere assolutamente. (Sergio Pinna)
Hulk Hogan vs Andrè The Giant – WrestleMania III
Uno dei match più importanti ed iconici mai avvenuti a WrestleMania. I 93.173 spettatori del Pontiac Silverdome di Pontiac, in Michigan, hanno assistito ad un passaggio di testimone tra la vecchia generazione dell’allora WWF e il nuovo che avanza sotto il ritmo incessante dell’Hulkamania. All’epoca Hulk Hogan era Campione WWF e i riflettori erano sempre puntati su di lui causando un certo disappunto nell’ottava meraviglia del mondo. Ormai in preda all’ira, André si alleò con Bobby Heenan, nemico di Hogan di lunga data, il quale annunciò di essere il nuovo manager del francese. Da lì a poco, André sfidò Hogan in un match con il titolo in palio a WrestleMania III per poi attaccare il lottatore statunitense, strappandogli la catenina e la maglietta. L’incontro è uno di quelli la cui atmosfera abbatte la quarta parete e del match leggendario tra i due atleti resterà per sempre memorabile l’iconica bodyslam di Hogan ai danni di André The Giant. (Michael Formica)
Hulk Hogan vs The Ultimate Warrior – WrestleMania VI
L’incontro noto ai posteri come “The Ultimate Challenge”, il main event della sesta edizione di WrestleMania in cui i due sfidanti, ovvero Ultimate Warrior (Campione Intercontinentale) e Hulk Hogan (Campione WWF) si affrontarono in uno storico dream match in cui entrambi i titoli erano in palio. Uno scontro tra due dei tre wrestler più famosi e popolari in quegli anni (oltre ai due nomi già citati, nella trinità vi è compresa la figura di Randy Savage) tanto desiderato dai fan che ben presto divenne realtà. Fu proprio Hogan a lanciare la sfida ad Ultimate Warrior in quello che viene definito come uno dei match di WrestleMania più belli di sempre. Due degli atleti più carismatici dell’epoca, si sono affrontati in uno scontro senza esclusione di colpi con un pubblico che ha accompagnato la contesa travolgendo lo SkyDome di Toronto, in Canada. La novità dell’incontro stava nel fatto che fosse il primo match tra due face della federazione, nonché il primo champion vs champion nella storia di WrestleMania. (Michael Formica)
WWF Championship Match: Yokozuna (c) vs Bret Hart – WrestleMania X
Il feud per il titolo mondiale iniziò alla Royal Rumble del 1994, quando Lex Luger e Bret Hart vinsero assieme la Royal Rumble, ottenendo entrambi un match per il titolo a Wrestlemania. Che fare a questo punto? Il problema venne risolto con un sorteggio: Lex Luger avrebbe dovuto affrontare Yokozuna in un incontro valido per il titolo, e il vincitore di quest’incontro avrebbe affrontato, sempre con il titolo in palio, Bret Hart, nel corso della stessa serata. Luger affrontò Yokozuna, e perse l’incontro per squalifica dopo aver colpito volontariamente l’arbitro speciale dell’incontro, Mr. Perfect. Alla fine arriviamo al main event, con il titolo WWF in palio. L’arbitro speciale della contesa, era Roddy Piper. L’incontro durò poco più di 10 minuti. Il match non fu bellissimo, ma come al solito il pubblico del Madison Square Garden si dimostrò molto caloroso e non fece mancare il proprio sostegno. Yokozuna sembrava avere il controllo della contesa, tanto da trascinare all’angolo un esanime Hart per colpirlo con una splash. Il lottatore giapponese salì così sulla seconda corda, ma poco prima di eseguire la mossa perse l’equilibrio e cadde a terra e Hart riuscì con le ultime forze a scansarsi e ad evitare così la mossa dell’avversario. Una volta che Yokozuna arrivò a terra, Hart riuscì ad ottenere il pin vincente, conquistando così la vittoria e il titolo mondiale dei pesi massimi WWF per la seconda volta nella sua carriera. (Federico Ricci)
Ladder Match per il WWF Intercontinental Championship: Razor Ramon (c) vs Shawn Michaels w/ Diesel – WrestleMania X
Il primissimo ladder match nella storia della WWE, un match che è stato partorito proprio da Scott Hall e Shawn Michaels. All’epoca, i due membri della KLIQ avevano la possibilità di fare quello che volevano e spesso affossarono altri wrestler pur di stare in alto. La rivalità tra i due nacque dopo che Michaels venne privato del titolo a causa delle pochissime difese effettuate. Ramon vinse una battle royal per aggiudicarsi la cintura, ma Shawn si rifiutò di accettare il cambio di titolo e per vendicarsi di Razor Ramon ottenne una chance a WrestleMania X. In questo incontro, si può vedere tutta l’abilità in ring di HBK e tutta la ottima preparazione di Scott Hall nel conquistare una sua posizione dorata nella federazione. Non aspettatevi spot da urlo o manovre da capogiro, ma la violenza e la brutalità usata in questo match con le scale, non ha mai avuto rivali a WrestleMania. (Michael Lelli)
WWF Championship Match: Stone Cold Steve Austin vs. Shawn Michaels (c) con Mike Tyson come Special Outside Enforcer – WrestleMania XIV
Questo è il match che segna l’inizio dell’era di Stone Cold. Austin arriva a questo match grazie alla vittoria della Royal Rumble del 1998, ma non aveva mai vinto il titolo detenuto da Michaels.
L’ Heartbreak Kid da parte sua, è al comando della D-Generation-X, stable che comprende anche il campione mondiale Triple H e Chyna.
L’incontro fu molto piacevole, si svolse più che altro a suon di calci e di pugni. Dopo circa 10 minuti dall’inizio del match, l’arbitro Mike Chioda venne steso involontariamente, e questo episodio fu il preludio al colpo di scena finale: Austin evitò la mossa finale dell’avversario e colpì con la Stunner Shawn Michaels, che non potè far altro che cadere a terra. L’arbitro era a terra, e l’unico che potesse effettuare il conteggio era Mike Tyson…che incredibilmente tradì Michaels ed eseguì il conto di 3, anche piuttosto velocemente, decretando la vittoria del primo titolo mondiale per Stone Cold Steve Austin. (Federico Ricci)
WWE SmackDown Women’s Championship Match: Asuka vs Charlotte Flair (c) – WrestleMania 34
Questo incontro fu’ lo show stealer della trentaquattresima edizione del Granddaddy Of Them All.
Da una parte Asuka, vera e propria macchina da guerra, imbattuta ad NXT e con una winning streak più lunga di quella di Goldberg, ma soprattutto ancora aperta. Dall’altra parte c’è la pluricampionessa mondiale, Charlotte, a cui basta il cognome come biglietto da visita. La costruzione della rivalità risulta tanto semplice quanto efficace: Asuka dopo aver vinto la prima storica Royal Rumble femminile decide di sfidare colei che è la Regina della WWE, sul palcoscenico più importante di tutti.
Il match, pur con qualche errore, è sicuramente fra i classici moderni di WrestleMania e rappresenta un notevole step nella Women’s Revolution. (Lorenzo Spagnoli)
No Holds Barred Match: Undertaker vs Triple H – WrestleMania 27
Al Georgia Dome di Atlanta si disputa uno degli incontri più significativi dell’intera streak del Deadman.
Già, perché dopo essere stato il mattatore della carriera di Shawn Michaels, Undertaker si trova ad affrontare HHH per la seconda volta a WrestleMania. Memorabile è il faccia a faccia che sancì l’incontro fra i due, un momento scandito dal sempreverde “Suck It“.
Oltre alla posta in palio, la faccenda fra i due è personale, tanto da sfociare in un durissimo No Holds Barred match.
L’esito della contesa è incerto fino all’ultimo istante ed il post match rappresenta un bivio nella storia della WWE. (Lorenzo Spagnoli)
WWE Championship Match: CM Punk (c) vs Chris Jericho
Se WrestleMania 28 è ricordata per la sua grandezza ed importanza non è solo per lo storico Main Event. Per due personaggi così sfaccettati ci si pone una domanda semplice: chi è il migliore al mondo? È la loro risposta che è argomentata ed esaustiva, con una contesa che non ha nulla da invidiare a Cena vs Rock. Per forza di cose meno hype, ma non vuol dire che esso non è alle stelle. Piccolo accenno conclusivo sulla faida, che dopo WrestleMania cambia rotta ma forse addirittura si alza di livello. (Alessandro Leone)
Undertaker vs CM Punk – WrestleMania 29
Per una volta, la morte di una personalità del mondo del wrestling è servita come base di una buonissima faida e di un ottimo incontro. CM Punk è uno degli atleti che hanno maggiormente messo in difficoltà il “Phenom” in vista di e durante un’edizione di WrestleMania. Il 2013 fu’ un anno particolare per CM Punk. Difatti, dopo aver concluso l’iconico regno da campione di 434 giorni, il nativo di Chicago si trovò privato della propria cintura ma soprattutto non riuscì a raggiungere per l’ennesima volta il main event di WrestleMania. L’ex Ring Of Honor decise dunque di mettere nel mirino un obbiettivo più prestigioso di qualsiasi titolo: la leggendaria streak di Undertaker, giunta sul 20 – 0.
CM Punk ed il suo manager Paul Heyman non si limitarono alle minacce per provocare il Deadman. A tal proposito, l’ex patron della ECW la settimana prima di Mania si conciò come Paul Bearer, storico manager di Undertaker deceduto qualche settimana prima. L’ex American Badass attaccò Heyman, salvo poi esser preso di sorpresa da un CM Punk travestito da druido.
E’ uno dei migliori incontri nella storia dell’evento, di tutta l’annata 2013 in WWE, ma anche il miglior incontro dell’atleta di Chicago a WrestleMania. L’atmosfera generata del pubblico diviso in due parti contribuì non poco a rendere bello un incontro che meritava alla follia di concludere la WrestleMania in cui si è svolto. (Francesco Auletta – Lorenzo Spagnoli)
Hell in a Cell Match: Shane McMahon vs The Undertaker – WresteMania 32
Shane McMahon torna in WWE con un piano preciso, poter controllare Monday Night RAW.
Gli si pone davanti suo padre, Vince, che accetta la sua richiesta ad una sola condizione… dovrà vincere un Hell in a Cell match a WrestleMania contro The Undertaker.
Dopo settimane di fuoco si arriva finalmente alla magica notte, il figliol prodigo contro il becchino.
L’andamento del match lascia subito intendere che Shane darà tutto pur di vincere, un perfetto esempio di chi ha già ma vuole dimostrare di essere all’altezza.
Nonostante la cattiveria agonistica abbia portato più volte Shane a chiamare il Texano come la putt*na di suo padre, viene rispettato dal suo avversario, dall’inizio alla fine.
La consapevolezza del Deadman non crolla mai, nemmeno quando si vede un uomo piombargli addosso dall’alto dell’infernale struttura.
Tra una prova agonistica eccellente e ed evidenti ferite aperte, il match si conclude.
La vittoria, nel wrestling, arriva sempre dopo la performance. (Manuel Ish)
WWF Championship Match: Stone Cold Steve Austin vs The Rock (c) – WrestleMania X-Seven
Un match da vedere assolutamente, più di una volta, per capire che splendido evento è stato Wrestlemania X-Seven e per capire che razza di atleti e personaggi straordinari fossero Stone Cold Steve Austin e The Rock. Senza contare che vedere Vince McMahon ed il Rattlesnake stringersi la mano fa un certo effetto.
Siamo nel 2001 e qualcosa è ormai percettibile nell’aria, il mondo del wrestling sta cambiando ma non sarà possibile realizzare il fatto fino al termine del Main Event di WrestleMania 17.
The Rock è diventato campione a No Way Out 2001 mentre Steve Austin ha ottenuto la terza vittoria in carriera del Royal Rumble Match. Lo scontro tra i due è ufficiale ma a mettere del pepe nella sfida ci fu la nuova alleanza tra Debbra, la moglie di Stone Cold, e The Rock. La stipulazione della sfida che chiuse la WrestleMania più bella di tutte secondo molti, fu No Disqualification e ciò esaltò al massimo le doti di un big man face come Dwayne Johnson e di un brawler nato come Austin. In circa trenta minuti di match è possibile assistere ad una prova di tecnica, resistenza e atletismo fuori dal comune condita di false finish azzeccati, bladejob ben fatti e la presenza di Vince McMahon essenziale. Verso la fine della sfida il People’s Elbow che trascina il pubblico è iconica ma non basterà a Rocky per vincere la contesa. Stone Cold Steve Austin infatti vinse il match grazie agli aiuti di McMahon e dopo la contesa i due suggellarono la loro amicizia, che battezzò il regno di circa sei mesi del 3:16 guy. (Yuri Martinelli)
WWE World Heavyweight Triple Threat Championship Match: Rey Mysterio vs Randy Orton vs Kurt Angle (c) – WrestleMania XXII
Un match storico già solo per il fatto che si sia svolto.
Questo scontro fu il primo match per il titolo massimo in PPV di Rey Mysterio che concludeva il primo capitolo di una parabola magica ed a tratti surreale con il protagonista l’atleta mascherato. Il campione in carica, Kurt Angle, quasi giunto al termine della sua avvenuta in WWE dovette difendere la cintura dall’assalto delle due superstar più lanciate di SmackDown.
Rey Mysterio veniva dalla sbalorditiva vittoria del Royal Rumble Match, nel quale entrò con il numero due insieme a Triple H. Rey eliminò per ultimi proprio Hunter e Randy Orton, che non felice per l’onta subita, decise di sfidare il folletto di San Diego in un match a No Way Out.
Lo scontro fu vinto da Orton ma in maniera sporca e per questo il General Manager di allora per quanto riguarda SmackDown sancì il Triple Treath per il World Heavyweight Championship.
Un incontro iconico che incoronò Rey Mysterio come il wrestler più basso e meno pesante ad aver vinto quel titolo. (Yuri Martinelli)
Owen Hart vs Bret Hart – WrestleMania X
Quella tra i fratelli Hart è forse la faida di punta di tutto il 1994.
La rottura definitiva tra i due avvenne dopo il tentativo fallito di conquistare i titoli di coppia a Royal Rumble 1994, la sera in cui Bret co-vinse la rissa reale assieme a Lex Luger.
Bret avrebbe dunque avuto un’opportunità al titolo WWF a WrestleMania, ma prima avrebbe dovuto risolvere i problemi con suo fratello. I due canadesi si esibirono nel match di apertura di WrestleMania X, il miglior opener e il miglior spettacolo di tecnica in tutta la storia dell’evento. A vincere la contesa fu Owen dopo uno schienamento furtivo, ma la notte di Bret non si concluse subito poiché più avanti riuscì a trovare giustizia per il finale della scorsa edizione. La decima edizione di WrestleMania segnò l’inizio effettivo della New Generation Era. (Francesco Auletta)
WWE Championship Match: John Cena vs The Rock (c) – WrestleMania 29
”Once in a lifetime” ”never before never again”…
Scordate tutto quello che vi han detto un anno prima, una sconfitta per John Cena nell’evento più importante dell’anno non sarà mai e poi mai facilmente digeribile.
Il wrestler di Boston, infatti, torna più forte che mai e nel Gennaio dell’anno successivo vince addirittura la Royal Rumble.
Il caso vuole che il suo avversario della scorsa WM abbia appena vinto il titolo, in quel di Elimination Chamber.
Basta fare due più due e nulla più, si arriva a WrestleMania 29 coerentemente e non osando.
Qualcuno dice che Punk avrebbe meritato il posto, ma chi lo sa.
Il John Cena di allora non aveva niente a che vedere con il perdente dell’edizione precedente, era rinato.
Come si dice però, il lupo perde il pelo ma non il vizio…
Il bostoniano ritenta il People’s Elbow come un anno prima, ma ricorda esattamente come andò, e sbeffeggia The Rock fermandosi tra le corde.
Insomma, momenti di grande spessore per il wrestling offerto dalla WWE.
Ahimè, questo match non viene ricordato molto bene dai fan, ingiustamente. (Manuel Ish)
Money In The Bank Ladder Match: Edge vs Kane vs Christian vs Chris Benoit vs Chris Jericho vs Shelton Benjamin – WrestleMania 21
Il primo MITB deve essere inserito in una qualsiasi classifica riguardante i match di WrestleMania. Oltre al vincitore Edge trova al suo interno campioni del calibro di Chris Jericho, Kane e Christian, un incredibile Chris Benoit e uno spericolato Shelton Benjamin. Una sequenza incredibile di spot, un ottimo storytelling ed alcuni momenti indimenticabili rendono il primo Money In The Bank superiore a tutti gli altri mai disputati. Probabilmente è soprattutto grazie a questi sei wrestler se questa stipulazione speciale è diventata talmente importante da avere un PPV dedicato. (Michael Lelli)
TLC Match per i WWF Tag Team Championship – Edge & Christian vs Matt Hardy & Jeff Hardy vs Bubba Ray Dudley & D-Von Dudley – WrestleMania X-Seven
Un incontro da vedere assolutamente per capire che le interferenze, se fatte bene, migliorano i match invece di affossarli. Tutti conoscono la famosa Spear dalla scala, ma c’è molto di più in questo incontro, considerato all’unanimità uno dei match più belli della storia di WrestleMania, nell’edizione più bella di WrestleMania. L’incontro ha etichettato i tre tag team coinvolti come quelli “da emulare” per raggiungere i picchi più alti nella federazione. Un incontro divertente, veloce, mozzafiato, in grado di regalare degli spot indimenticabili. (Michael Lelli)
WWE World Heavyweight Championship Triple Threat Match: Triple H (c) vs Shawn Michaels vs Chris Benoit – WrestleMania XX
Senza timore di smentita si tratta di uno dei Main Event più belli ed emozionanti della storia non solo di WrestleMania ma del wrestling in generale. Dopo mesi di pareggi, vendette, risse e minacce, “Stone Cold” Steve Austin annunciò il Triple Threat Match tra il campione in carica Triple H, lo storico rivale Shawn Michaels ed il vincitore della Royal Rumble 2004 Chris Benoit, partito nella rissa reale con il numero 1 ed arrivato a vincere la contesa, aggiudicandosi la possibilità di lottare a WrestleMania XX. L’incontro è durissimo, con HHH ed HBK che si feriscono al volto perdendo litri di sangue e rendendo il match ancora più epico. Dopo una battaglia senza esclusione di colpi, il lottatore canadese riesce a sottomettere Triple H con la sua Crippler Crossface che gli vale il titolo dei pesi massimi. Tra coriandoli e lacrime, arriva l’abbraccio con il WWE Champion ed amico fraterno Eddie Guerrero. Un’immagine che passerà alla storia, anche a causa della loro tragica fine. (Simone Degano)
Andrè The Giant Memorial Battle Royal – WrestleMania XXX
La prima edizione della Battle Royal dedicata alla memoria di Andrè The Giant è, forse, anche l’unica degna di essere rivista. Una battaglia divertente e che non annoia mai nonostante la presenza di lottatori non di primo livello. Diverse belle eliminazioni (quelle di Tyson Kidd, di Rey Mysterio e di Dolph Ziggler) ed il clamoroso salvataggio di Kofi Kingston (uno dei più belli mai fatti dal ghanese) mantengono viva l’attenzione del pubblico fino alla fine, quando sul ring rimangono il favorito per la vittoria finale, Big Show, e lo Swiss Superman Cesaro. La bodyslam di Cesaro che elimina il rivale fa impazzire i 75.000 del Superdome e rimarrà negli annali come la bodyslam di Hulk Hogan ai danni di Andrè The Giant di 27 anni prima, a WrestleMania III. (Simone Degano)
Buon divertimento e… #restateacasa!
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