Kevin Owens in una recente intervista con talkSPORT ha parlato anche della sua esperienza come campione universale a cavallo tra il 2016 e il 2017.
Il Prize Fighter è stato il secondo Universal Champion della storia dopo che Finn Balor ha dovuto rendere vacante il titolo dopo appena un giorno di regno.
La sua run come campione è forse la più apprezzata della recente storia del titolo seppur il modo in cui sia finita, contro Goldberg a Fastlane 2017, non è da molti stata tollerata.
Kevin Owens parla della sua esperienza come campione
“Non mi interessa davvero come sia andata a finire. È finita come è finita e tutti devono finire ad un certo punto. Almeno è finita per un motivo. C’era una ragione per cui è finita oltre “ehi, Owens non sta facendo un buon lavoro”. Perché non era così. Quello sarebbe stato un altro discorso. Mi piacerebbe avere un altro regno da campione universale per sistemare le cose per me stesso. La mia mentalità è cambiata molto da quando ero campione e all’epoca non mi sono preso il tempo per godermela.”
Continua Kevin Owens:
“Ero troppo concentrato nel cercare di renderlo (il regno n.d.r.) buono, a migliorarlo, a renderlo il migliore possibile e davvero, davvero non mi è piaciuto come avrei dovuto. Mia moglie è stata determinante nel farmelo capire ma anche i miei genitori, addirittura persone come Shawn Michaels, Triple H e persino lo stesso Vince McMahon, tutti mi hanno detto che sembrava come se mi fossi dimenticato di godermi questa parte delle cose. Se non ti piace essere campione allora cosa ti divertire in questo settore?”