La WWE snobba Dean Ambrose. Continua l’operazione di esclusione dell’ex Lunatic Fringe dai riferimenti storici della compagnia di Stamford
Ora è possibile acquistare la prima rivista dedicata al wrestling italiano. CLICCA QUI!
Il 2019 della WWE, lo sappiamo, non è stato molto semplice. L’arrivo della AEW ha destabilizzato l’ambiente e tanti “dipendenti scontenti” hanno optato per il salto verso la compagnia di Cody Rhodes e Tony Khan. Uno dei nomi più altisonanti è stato, senza alcun dubbio, Dean Ambrose il quale, non appena scaduto il contratto con la WWE, ha seppellito il personaggio del Lunatic Fringe, lo squilibrato dello Shield e ha rispolverato i panni del mago del extreme Jon Moxley, personaggio che tanta gloria gli ha donato nel periodo prima dell’apice di popolarità.
La WWE vuole dimenticarsi di lui
La sua partenza è stata un colpo duro per la WWE la quale non ha avuto altra scelta se non quella di assecondarlo nella sua volontà. Una scelta dura che è ancora difficile da accettare, specialmente se si nota che personaggi come Chris Jericho e lo stesso Moxley sono i volti principali della AEW. La storia parla chiaro: in WWE o sei con loro o sei contro. E se a Vince McMahon non va bene, si attiva il cosiddetto revisionismo storico. Moxley è già stato protagonista di un taglio audio in occasione del filmato che celebrava i debutti principali del decennio appena trascorso. Nel citare lo Shield, l’audio è stato evidentemente tagliato a sfavore dell’ex Dean Ambrose. E la cosa si è ripetuta di nuovo in occasione del sesto titolo di coppia di Seth Rollins, vinto lo scorso lunedì assieme a Buddy Murphy.
Ecco la foto:
Come possiamo notare manca proprio Dean Ambrose mentre è presente Roman Reigns. Un gesto che conferma la volontà della WWE di far “scordare” il Lunatic Fringe ai propri fan. Un gesto classico della compagnia dei McMahon ma non proprio corretto con numerosi fan che contestano l’assenza di uno dei principali alleati di Seth Rollins negli anni.