Negli ultimi anni il brand giallo-nero si è guadagnato una credibilità sublimata dall’ultimo Special Event, NXT TakeOver: New York.
La WrestleMania Week ha regalato sorprese ed emozioni su tutta la linea, anche fuori dal solco della federazione di Stamford. All’interno del marasma di eventi che hanno preceduto lo Showcase of Immortals, senza alcun dubbio NXT TakeOver: New York è stato uno degli eventi più interessanti.
Un roster variegato
Lo show di sviluppo della WWE ha portato nella Grande Mela uno dei migliori eventi della serie, inaugurata nel 2014 e sempre in crescendo. Da quel momento sono stati diversi i fenomeni che si sono avvicendati alla Full Sail Arena, in un crescendo di “hipsterismo” che ha portato alcuni tra i migliori atleti del mondo sotto l’egida della Grande W. Gli atleti delle migliori indie del globo, gli esuberi dell’ormai defunta TNA ma anche alcuni pregevoli prodotti “fatti in casa“.
The New John Cena?
Il miglior esempio di quest’ultima categoria è Velveteen Dream, wrestler classe 1995 e attuale North American Champion. L’atleta di colore rappresenta uno dei prodotti più interessanti nell’intero mondo del wrestling. La sua prima apparizione nel colosso di McMahon risale ai tempi di Tough Enough, quando l’appena ventenne ha mostrato il proprio estro e la propria fantasia in vari modi. Il suo personaggio, palesemente ispirato a Prince ma che ricalca anche diversi tratti di Rick Rude, è moderno e vintage allo stesso tempo. Dream riesce a coniugare sia le richieste di chi è interessato alla “E”, sia di chi è interessato alla “W”: il suo stile di wrestling, semplice ma pulito, non é composto da un set di mosse innumerabile, ma è sempre coerente all’intero della storia narrata e tecnicamente pulito. I riferimenti culturali e storici arricchiscono il personaggio e saziano i palati più fini.
Changing attitude
A New York Dream ha disputato un match, sottovalutato dai più, contro Matt Riddle. Nonostante i due abbiano lottato “col freno a mano”, sono riusciti a portare sul ring una contesa piuttosto buona, anche se non troppo lunga. Riddle rappresenta l’esatto opposto di Dream: personaggio emerso agli inizi della sua carriera nella UFC, ha cambiato disciplina da poco meno di un lustro. Prima di approdare in WWE, Riddle si è esibito nel circuito indipendente, principalmente nella Pro Wrestling Guerrilla ed in Evolve. L’Original Bro è specchio di un trend che merita una riflessione più ampia. Infatti, un curioso fenomeno sta coinvolgendo la WWE e la UFC, così vicine e così lontane. Difatti, mentre la prima sta cercando di implementare nei suoi roster atleti più tecnici, spesso provenienti proprio dalle MMA, la compagnia di Dana White sta costruendo feud da seguire anche fuori dall’ottagono, che spesso tengono incollati ai televisori anche fuori dall’ottagono stesso. Riddle è un mostro di tecnica e ha subito incontrato il favore dei fans dello show oro-nero, più aperti ad un prodotto maturo.
He’s playing his Game
La componente del pubblico è fondamentale per la riuscita di un programma del genere. Infatti, i seguaci di questo show sono spesso rappresentati da storici fan WWE vogliosi di vedere un prodotto diverso, che sia maturato con loro. La mano di Triple H in tal senso non é da sottovalutare. Il genero di Vince McMahon ha preso le redini di NXT, trasformandolo nel proprio playground dove portare i suoi atleti preferiti. La differenza di booking rispetto al main roster è tanto chiara quanto a volte imbarazzante. Per gli appassionati dello show del mercoledì è sempre un pericolo vedere una “call-up” di uno dei wrestler dello show, destinato a perdersi nell’immensità di due show che a volte paiono ingestibili (in particolare RAW). Per quanto concerne i lottatori promossi, è notizia fresca che il loro brand si saprà dopo lo Shake-up di questa settimana.
Sliding Doors
Probabilmente NXT TakeOver: New York rappresenterà un punto di svolta nella visione dello show, sia del pubblico che della fed. Il livello degli incontri è stato elevatissimo come sempre, forse ancor di più del solito, ma ciò che ha reso l’evento un qualcosa di diverso sono le sensazioni percepite attorno ad esso. Guardando indietro con la memoria ai precedenti Special Event di NXT, nessuno aveva un hype di questo genere. All’interno di questo evento vi erano due incontri dall’enorme significato. Il primo é il Main Event tra Johnny Gargano e Adam Cole, apoteosi della lunga rincorsa al titolo massimo di Mr. Takeover. Il secondo è il match valido per l’NXT UK Championship tra Walter e Pete Dunne. Arrivando a questa contesa si è avuta la sensazione di attendere un qualcosa di veramente grosso, un vero e proprio Clash of the Titans. Lo spettacolo è sempre garantito, la qualità è sempre alta, ma questi incontri erano qualcosa già prima della campanella: questo era il passo che mancava ad NXT.
Il futuro del brand è incerto ma radioso in ogni caso. Il serbatoio da cui attingere é praticamente infinito, il che rende il rinnovamento del roster un gioco da ragazzi. I critici si dividono tra coloro che vorrebbero veder diventare lo show nero-oro il terzo roster ufficiale, per dare il giusto riconoscimento alla qualità, e coloro che preferirebbero che NXT rimanesse nella sua dimensione senza corrompersi. La verità ce la dirà questo 2019.