Il main event femminile che si prospetta a Wrestlemania è sicuramente il match più chiacchierato dell’evento con una buona preparazione che viene da lontano, a parte per ciò che è successo in una specifica settimana.
Da Survivor Series ai giorni nostri
La rivalità è partita prima di Survivor Series. Becky Lynch, ormai con un personaggio in ascesa dopo il turn ai danni di Charlotte, avrebbe dovuto affrontare Ronda Rousey, reduce dall’overpush della WWE e forte della sua popolarità. L’infortunio della rossa ha portato al cambiamento di piani che ha visto poi Charlotte affrontare Ronda, match nel quale è turnata heel. Becky Lynch ha vinto quindi la Royal Rumble e ha scelto Ronda come sfidante. Nonostante molte forzature, la rivalità è proceduta bene: Becky infatti ha mantenuto bene il suo feeling con il pubblico con una costruzione graduale. Inoltre la contrapposizione con la dirigenza e con Ronda Rousey stava funzionando, dando al match quell’alone di epicità che un match di Wrestlemania merita. L’inserimento di Charlotte ha rappresentato una garanzia dal punto di vista lottato, dato che le altre due ragazze avrebbero potuto offrire uno spettacolo forse non all’altezza. Il movente dell’inserimento è stato anche motivato discretamente con la classica storia del “prescelto di Vince McMahon”. Da lì però qualcosa è andato decisamente storto…
Raw #1345 del 4 Marzo
La puntata di Raw pre Fastlane ha rappresentato il punto più basso della faida. La sospensione di Becky, decisa da Vince McMahon in persona, è stata cancellata da Stephanie con un segmento nel backstage solo perché Ronda Rousey aveva lasciato il titolo sul ring. Dopo aver sancito il match per il titolo tra Becky e Charlotte in quel di Fastlane, Ronda ha chiesto il suo titolo indietro. Stephanie, senza una motivazione precisa, le ha restituito il titolo. La campionessa ha poi inveito contro il pubblico in un momento decisamente “What a fuck” turnando heel un po’ a caso. Stephanie ha trasformato il match di Fastlane in un match che avrebbe dato la possibilità a Becky di competere insieme alle altre due a Wrestlemania, in caso di vittoria. Il problema è che, vincendo la Royal Rumble, le sarebbe spettato di diritto quel match. In tutto ciò è sicuramente singolare il mancato intervento di Vince McMahon, impegnato in altre faide.
Fastlane del 10 Marzo
Il match di Fastlane è stato una conseguenza di quello che si è visto. La dirigenza si è andata a cacciare in una situazione narrativa molto difficile che ha portato al booking dell’evento. Becky, che soffre dell’infortunio alla gamba ormai da tempi immemori, non avrebbe potuto vincere contro Charlotte senza affossarne la credibilità. Ronda ha consegnato la vittoria per squalifica alla rossa nel modo peggiore possibile, creando una sensazione di forzatura nello spettatore. Discutibile che Charlotte non abbia proprio reagito agli eventi appena descritti, dato che comunque Ronda ha causato la sua sconfitta.
Motivazioni e prospettive future
La faida è stata semplicemente troppo lunga. La WWE si è trovata in una palese difficoltà di gestirla dopo tanti mesi di segmenti e match. Si dice che il ferro va battuto finché è caldo, ma far apparire i protagonisti di questa faida sia a Smackdown che a Raw non ha aiutato sicuramente la narrativa, perdendo anche di specialità. Quando si è in difficoltà spesso si prendono decisioni astruse e forzate, come appena descritto. Reinserire Becky nel match di Wrestlemania non è stato facile, dato il modo in cui è stato raccontato, ma sicuramente una decisione più giustificata da “movimento popolare” sarebbe stata più congeniale, come si sta facendo con Kofi Kingston per certi aspetti. A questo punto storico la WWE è ad un crocevia: il tempo è minimo e la faida rischia di prendere una brutta piega. La faida ha comunque raccontato tanto e i personaggi sono molto caratterizzati. Probabilmente scelte più semplici e conservative potrebbero essere l’ideale. Il promo di Ronda Rousey dell’ultima puntata di Raw è andato su quella direzione e l’ho sicuramente gradito.
” In anybody else’s hands, this is just a microphone, in my hands, it’s a PIPEBOMB “