Pipebomb #24: Non esaltiamo troppo Velveteen Dream | Nella #24 Di Pipebomb discuteremo del perché esaltiamo troppo Velveteen Dream, proponendo il profilo di un wrestler migliore.
La gimmick di Velveteen Dream
Velveteen Dream, che ha compiuto 24 anni qualche giorno fa, è uno dei wrestler più chiacchierati e apprezzati di NXT. E’ un personaggio molto appariscente sopratutto dal modo di vestire e dalle movenze. Utilizza spesso la terza persona per parlare di se e fa di tutto pur di essere al centro dell’attenzione, anche quando non gli compete. Il colore che lo rappresenta è sicuramente il viola, presente anche nel nome della sua finisher, la Purple Rainmaker. Proprio questa è un chiaro riferimento all’album Purple Rain di Prince, cantante al quale presumibilmente si ispira. Ricorda diverse personalità ambigue dalla dubbia sessualità come Goldust o Orlando Jordan in TNA, ma lui differisce dal fatto che ha una gimmick stranamente seria. E’ proprio il fatto che riesca a delineare perfettamente il confine tra comedy e serietà che è il suo punto di forza, non risultando una macchietta.
Punti deboli di Velveteen Dream
E’ il classico prodotto WWE, proveniente dal reality show Tough Enough, basato sul wrestling propriamente televisivo: mosse di impatto e carisma. Ha una solida capacità da storyteller, come mostrato nei match con Aleister Black, Ricochet e Tommaso Ciampa, sicuramente i suoi match migliori. Nonostante la buona esplosività, non è affatto un wrestler tecnico, peccando sopratutto per pulizia di manovre. Infatti, il fatto che a volte sembra goffo e poco preciso, è una questione molto sottovalutata. Un altro punto che secondo me può essere di discussione è come la sua gimmick possa performare nel main roster. Il dubbio che un personaggio così caratterizzato finisca nella banalità dei meandri del grande schermo è abbastanza forte. Ad NXT ha il vantaggio di fare promo brevi e di impatto, dalla cadenza non regolare. Dover esibirsi ogni settimana per forza in quel del main roster potrebbe essere un problema.
Dalton Castle, perchè è migliore.
Un wrestler per certi aspetti simile a lui che a mio avviso è molto sottovalutato è Dalton Castle, dalla gimmick anche più caratterizzata, frutto delle chiari influenze di wrestler come Ric Flair e rockstar come Freddie Mercury. Soprannominato “The Peacock” (il pavone), animale che lo rappresenta e in pratica interpreta, in quanto vanitoso e appariscente. Nel suo regno da ROH World Champion ha mostrato la trasformazione da macchietta a vero fighting champion, risultando un personaggio totale. Esemplificativo di quanto detto è lo splendido match con Jay Lethal del 16° Anniversario della Ring Of Honor. Il fatto che il suo regno sia stato probabilmente l’unica cosa degna di nota della ROH nel 2018 fa capire come sia riuscito ad emergere in un ambiente non propriamente invitante. Il suo background da amateur wrestler lo rende un performer unico nel suo genere, veramente valido dal punto di vista lottato.
Considerazioni conclusive
Dream è un asset non indifferente per la WWE, sicuramente uno dei wrestler più rappresentativi di NXT. Il problema è che bisogna distinguere quello che è una promessa da quello che è un fuoriclasse già pronto. I limiti ci sono, sono visibili e sono di diversa natura, come abbiamo sopra descritto. Dream ha ancora molto pane duro da mangiare…
” In anybody else’s hands, this is just a microphone, in my hands, it’s a PIPEBOMB “