Nella Pipebomb odierna discuterò perché il campione massimo di SmackDown nell’era di FOX non dovrebbe essere né Kofi nè Lesnar.
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Il regno di Kofi Kingston
L’atleta di origini ghanesi si è laureato campione in quel di WrestleMania 35, alla fine della faida probabilmente migliore di questo anno di wrestling. Infatti, il match con Daniel Bryan di WrestleMania è stato il perfetto coronamento del percorso di Kofi, durato undici anni. Una storia nata a caso, dopo la dipartita di Ali nell’Elimination Chamber, che è stata sfruttata saggiamente dalla WWE in chiave keyfabe. Dopo una discreta faida con Owens e una più che accettabile con Ziggler di transizione sono nati a mio avviso i primi problemi. La faida con Samoa Joe avrebbe avuto infatti un potenziale enorme per ciò che gli atleti avrebbero potuto raccontare, ma la WWE l’ha sfruttata malamente. L’ultima faida, quella con Orton, ha però raggiunto il punto più basso del regno. Se pur Kofi, a mio avviso, sia migliorato parecchio nelle interpretazioni, anche durante lo stesso regno, il lottato non sembra aver esaltato i molti. Si sono sicuramente sforzati durante tutta la faida di raccontare qualcosa, ma tutti e due gli atleti hanno bisogno di altri avversari per poter dare il meglio di se. Il regno di Kofi da campione è stata a mio avviso un’esperienza assolutamente positiva, che ha regalato comunque il messaggio nobile di redenzione dalla mediocrità. Kofi ha dato veramente la sensazione di essere veramente all’occasione della vita. Il problema è che ormai le cartucce sembrano state tutte sparate. Infatti, sembra che Kofi non riesca più ad interessare lo spettatore, frutto probabilmente di una gestione poco graduale. Questa gestione l’ha catapultato dalla divisione tag team ad essere campione, anche dominante, in un niente.
Brock Lesnar: assolutamente no
Sembra molto probabile il passaggio di consegne nella premiere di Smackdown su FOX con il coronamento di Lesnar campione. Per quanto la Bestia rimanga un nome sicuramente pesante, è a mio avviso una scelta decisamente sbagliata. Infatti esso viene da una sovraesposizione perenne durata per ben due anni, in cui si sono susseguiti regni da campione part time orribili, tra i peggiori degli ultimi tempi. Anche i più affezionati fan di Lesnar sembrano obbligati ad arrendersi a questa considerazione, tant’è che il ritorno a sorpresa della bestia, in un ottimo segmento con Kofi, è passato praticamente nell’indifferenza più totale del pubblico presente in arena. In questo contesto sono dell’idea che se non c’è un possibile successore interessante, è più giusto che mantenga il titolo Kofi, che rimane ancorato ad uno status alto e ad una buona caratterizzazione. A mio avviso un upset del campione sarebbe credibile, dato il ridimensionamento di Lesnar dalla faida con Rollins.
Possibili nuovi campioni
La WWE non è riuscita a costruire chissà quanti profili possibili di diventare campione nel breve periodo, data la gestione discutibile di diversi performer. Il primo nome che mi verrebbe in mente è quello di Daniel Bryan, che ha passato un ottimo anno e il suo recente turn face è stato accolto da un’ovazione. Se bisogna passare per forza da un heel, allora il mio nome, forse un po’ a sorpresa, sarebbe quello di King Corbin. Baron Corbin è riuscito a dare il meglio di se nel King of The Ring, convincendo i più scettici, come me. Un regno di transizione per poi passare la palla ad un altro face servirebbe a capitalizzare il suo status. Quest’ultimo face potrebbe essere proprio Ricochet, che viene da ottime cose nel midcarding di Raw, riuscendo ad imporsi con pezzi pesanti come AJ Styles. Kevin Owens è un grosso punto interrogativo, imbavagliato dalla ridondante faida con Shane McMahon, ma i numeri per diventare campione ce li avrebbe, NXT permettendo.
La WWE ha costruito delle figure dallo status troppo grande (Rollins, Kofi, Lesnar, Strowman), limitando la possibilità agli altri di ambire ad essere campione, in barba al concetto tanto discusso di meritocrazia nel wrestling.
Chi vorrebbe Lesnar campione, però, è un masochista che ha la memoria piuttosto corta…
” In anybody else’s hands, this is just a microphone, in my hands, it’s a PIPEBOMB “