Being The Elite 168 | Popolo di The Shield Of Wrestling, benvenuti all’episodio 168 di Being The Elite! Io sono Francesco D’Onofrio e vi proporrò il report della puntata. Buona lettura!
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Matt Jackson assiste alle prove generali di equitazione di Adam Page e si chiede, ridendo: “Dove diavolo mi trovo?“. Così comincia Being The Elite 168 Backstage At All Out!
Sigla!
Manca poco a All Out!
Being The Elite 168 prosegue con gli Young Bucks si trovano nell’edificio dove, tra un giorno, ci sarà il grande evento All Out. Prima del PPV, c’è il tradizionale Meet & Greet, durante il quale i fan possono ricevere una foto con i due atleti e una loro foto autografata. Nel corso di quest’ultimo evento, i due fratelli ricevono un paio di scarpe personalizzate. Nel frattempo, viene ricordato che sono disponibili i biglietti per il 27 Novembre, quando l’imminente show televisivo della AEW arriverà a Chicago.
Adam Page ha ottenuto il permesso di fare un po’ di cowboy s**t e di galoppare fino a bordo ring, come è effettivamente successo a All Out. Viene quindi effettuata una prova con un membro della security, per verificarne l’effettiva possibilità.
Tommy Dreamer e Michael Nakazawa stanno giocando a dama. Il primo è in netto vantaggio, ma il secondo lo distrae, sputandogli addosso dell’acqua, elimina molte delle sue pedine e, in questo modo, ribalta completamente la situazione. L’arbitro, pur essendo proprio lì, dice di non aver visto nulla e fa proseguire la partita, per la felicità di Nakazawa.
Why the long face?
Adam Page è con il cavallo con il quale galopperà all’interno dell’arena e gli sta raccontando una famosa barzelletta sui cavalli (Un cavallo entra in un bar e il barista gli chiede: “Come mai quel muso lungo?”). Kip Sabian entra nella stalla e vuole augurare sinceramente buona fortuna all’Hangman per questo match storico. Quest’ultimo lo ringrazia e gli dice che pensa che, stavolta, non basteranno 19 minuti (in riferimento alla durata del match tra i due a Fight For The Fallen).
Luchasaurus non riesce a trovare Jungle Boy. Lo trova nella stanza della centralina, intento a far scattare le luci dell’arena. Nonostante l’esortazione del suo tag team partner a non fare ciò, scatta il blackout. L’immagine mostra che si tratta, in realtà, della momentanea assenza di illuminazione nel post-match tra Best Friends e The Dark Order di All Out, quando poi è emerso Orange Cassidy, che ha salvato i due amici dalle grinfie dei Creepers.
Mentre Being The Elite 168 ci propone un riepilogo delle immagini dei dieci match di All Out, gli Young Bucks commentano l’Escalera De La Muerte, dicendo di aver fatto esattamente quello che avevano intenzione di fare: un match storico, un Ladder Match folle, da lasciare a bocca aperta.
Un evento scioccante…
L’ultima parte di Being The Elite 168 inizia con il nuovo Campione Chris Jericho che viene intervistato nel post-match di All Out, ma decide di fare da solo l’intervista. Solitamente, quando qualcuno vince un titolo mondiale, ci sono sempre champagne, rose, fiori. Nel suo caso, c’è stata un’intera area del backstage piena di muti. Nessuno credeva che Chris Jericho fosse il primo AEW World Champion. Un silenzio assoluto! Non ci sono ringraziamenti, non ci sono applausi, ma non è un problema. Ha già il suo ringraziamento, che è quello di essere il primo Campione della storia della AEW. Quando vede gli Young Bucks, inizia a prenderli in giro e dice di non aver nemmeno bisogno di un “grazie” da parte loro. Successivamente, cammina per il backstage (ancora incredulo e senza parole), andando contro chiunque, compresi i paramedici che non sono intervenuti quando lui stava perdendo copiose quantità di sangue. Dice che Chicago è famosa per ospitare il pubblico più rumoroso del mondo, ma, questa volta, tutti erano rimasti senza parole, dopo la vittoria di Chris Jericho.
L’ultima immagine di Being The Elite 168 ritrae gli Young Bucks intenti a rincuorare Adam Page dopo la sconfitta di All Out. Vogliono cenare con lui, ma quest’ultimo si prende qualche minuto per pensare.