The HeXagon #2: Women’s Revolution | La rivoluzione femminile ha fondamenta sin dagli anni 80 ma una compagnia su tutte ha saputo crederci e portarla sul grande schermo. Cosa ha reso la Women’s Revolution dell’allora TNA così pionieristica?
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In The HeXagon #2, nostra rubrica dedicata ad Impact Wrestling e alla TNA, andiamo ad analizzare una pagina importante della compagnia che ha stravolto il wrestling femminile.
Per la WWE qualsiasi cosa che non riguardi loro non è mai avvenuta. Negli ultimi anni si sono fatti portatori di una Women’s Revolution quando, nella realtà storica dei fatti, tale cambiamento è avvenuto in così tante federazioni da lasciare quella di Stamford tra le ultime ad aver compiuto questo passo.
Tra tutte le federazioni mainstream, va detto che la TNA è riuscita a portare un certo tipo di wrestling al grande pubblico. Il tutto senza necessariamente comprendere corpi sexy incapaci di stare all’interno del quadrato.
Le prime differenze tra WWE e TNA
Torniamo indietro di circa una decina di anni. Mentre a RAW e SmackDown mandavano in scena match bra and panties, la TNA vantava alcune delle migliori atlete di sempre che hanno creato incontri spettacolari. Di chi stiamo parlando? Gail Kim, Awesome Kong, The Beautiful People e molte altre ancora. Da un lato donne prive di alcun ruolo di spessore eccezion fatta per pochi casi quali Trish Stratus e Lita, dall’altra un continuo lavoro sullo sviluppo dei personaggi con storie e capacità in-ring in grado di creare cose fantastiche.
Tali meriti sono sempre stati riconosciuti anche dalla critica del settore. Ad onor del vero, va detto che anche in TNA non sono mancate le assurdità e gli eccessi come la Miss TNA Lingerie Battle Royal. Nonostante queste uscite degne del miglior Vince Russo, la nascita della Knockouts Division ha cambiato le carte in tavola.
Dove tutto ebbe inizio
Gail Kim fu il simbolo di tutto questo. Dopo aver vinto il primo Women’s Champion a Bound For Glory nel 2007, inizia una grande rivalità con Awesome Kong. I loro match gettano le basi di ciò che è oggi il wrestling femminile mainstream. Nello scacchiere non possiamo dimenticarci di tutti quei personaggi secondari quali la Voodoo Queen Roxxi Laveaux, Redneck ODB e la Gothic Psycho Daffney.
La divisione era in continua evoluzione e nomi noti quali Mickie James e Victoria sono entrate nel roster aiutando giovani talenti come Taryn Terrell e Madison Rayne nella loro crescita. Mentre in TNA il pubblico stava scoprendo un certo tipo di wrestling femminile macinando ascolti su ascolti, dall’altra andavano in scena le Divas, simbolo opposto della Knockouts Division.
Tra crescita, caduta e rinascita
Purtroppo anche tale divisione ha subito i danni dalla malagestione della compagnia. L’arrivo della tanto discussa Dixie Carter ha mietuto più vittime delle guerre puniche. Attualmente, Impact ha ricostruito la sua divisione femminile ospitando negli anni atlete di primissimo livello. Tra queste citiamo nomi quali Allie, Sienna, Jade, Rosemary, Su Yung, Tessa Blanchard, Taya Valkyrie e Jordynne Grace.
Oggi la situazione è ben diversa. In WWE abbiamo avuto finalmente una visione differente del wrestling femminile e il main event di Wrestlemania 35 ne è la prova. Eppure, il tutto ha più un sapore commerciale che ideologico ma d’altronde, come direbbe qualcuno, l’importante è l’esito. Ciò non toglie l’enorme peso che ha avuto l’allora TNA e che sta avendo l’attuale Impact nel panorama del wrestling femminile che ci ricorda chi ha davvero gettato le basi di ciò che abbiamo oggi.