The HeXagon #5: X Division | High-flyer dallo stile lucha libre e high risk, questo e molto altro era una categoria di atleti che hanno contribuito a rendere grandiosa la TNA. Nel nuovo episodio di questa rubrica andremo ad analizzare l’impatto che ha avuto la X Division nel mondo del wrestling.
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Che piaccia o meno, va detto che l’allora TNA riuscì a rivoluzionare molti aspetti del wrestling prima ancora della WWE. Oltre ad essere stata la prima major americana ad aver effettuato la women’s revolution,grande merito va dato al fatto che la compagnia di Jeff Jarret decise con grande coraggio di puntare su una tipologia di atleti spesso poco considerati dalla compagnia di Stamford.
Dopo l’acquisizione della WCW, la sezione dei pesi leggeri è stata relegata presto ad un limbo decisamente frustrante. Se la compagnia di Ted Turner decise di dare spazio alle grandi capacità atletiche che tale divisione poteva offrire, la compagnia di Vince McMahon non ha mai creduto veramente alla divisione ritirando persino il titolo Cruiserweight nel 2007.
Mentre la WWE ritirava la cintura appena citata seppellendo i pesi leggeri, in TNA alcuni nomi avevano solidificato e consacrato una categoria che verrà ricordata sia per i suoi match iconici che per avere il titolo più vecchio di tutta la storia di IMPACT! Wrestling. Di chi stiamo parlando? Della X-Division!
La nascita del X Championship.
La X-Division venne ufficializzata il 19 Giugno del 2002 all’interno di uno show settimanale e in quello successivo venne introdotto un titolo ad esso dedicato, all’epoca noto come X Championship. Sin dal suo esordio, la divisione presentava già tutte le caratteristiche tipiche che l’hanno resa famosa nel corso degli anni. Un mix tra lo stile lucha libre, cruiserweight e high–risk. Basti pensare che nel 2011 la divisione veniva proposta con il motto “Non riguarda i limiti di peso, riguarda il non avere limiti”.
Con l’inaugurazione della nuova cintura venne decretato un Four Way Double Elimination Match all’interno del quale A.J. Styles sconfisse Low Ki, Jerry Lynn, e Psicosis venendo incoronato come primo campione. Da quel momento in poi la X Division è stato terreno fertile per le star di ieri e di oggi.
Terreno di sviluppo: la nascita dei campioni di oggi e di domani.
AJ Styles, Samoa Joe, Christopher Daniels, Chris Sabin, Jay Lethal, Petey Williams e Frankie Kazarian sono solo alcuni dei grandi nomi che militavano negli anni d’oro della compagnia di Jarrett. La crescita e lo sviluppo che hanno avuto questi atleti è stata costruita nel tempo con maestria e minuzia. Match d’alto livello, storyline ben scritte e un reparto main eventer che ha aiutato a costruire lo status delle nuove leve.
Un esempio perfetto di questa formula è sicuramente il Triple Threat Match di Unbreakable 2005 tra AJ Styles, Christopher Daniels e Samoa Joe. Negli anni l’incontro è diventato un must see per i fan della disciplina e all’epoca persino Dave Meltzer ne riconobbe la sua elevata fattura premiandolo con l’unico 5 stelle mai avuto dalla TNA.
Ultimate X Match: la miglior stipulazione per questo stile di lotta.
Oltre ai grandi talenti anche il comparto creativo ha contribuito nella creazione di quella che sarebbe diventato il loro l’incontro simbolo: l’Ultimate X Match. Con un concept molto simile a un Ladder Match, delle impalcature in ferro mettono in tiro due cavi che si incrociano sopra il ring formando una X e nel punto di intersezione viene posto un oggetto di valore. Colui che riesce a prendere tale oggetto e a portarlo a terra sul ring viene decretato vincitore.
Il primo incontro andò in scena nell’agosto 2003 e vide contrapporsi Michael Shane, Frankie Kazarian e Chris Sabin. Da quel momento la stipulazione ha visto in palio sia l’X Division Championship (nome adottato negli anni successivi in sostituzione all’X Championship) che i TNA World Tag Team Championship o una gigante X rosa sospesa simboleggiante lo status di primo contendente.
Tra ricordi e declino, l’attuale X Division necessita di rinforzi.
Purtroppo con il declino della TNA anche la X Division ha subito un brutto colpo e ben presto il prestigio e la spettacolarità che l’ha sempre contraddistinta è lentamente scemata. In questo momento IMPACT! Wrestling sta cercando di rinvigorire il proprio roster ma la continua perdita di atleti che decidono di approdare in federazioni con più appeal non facilita tale intento.
Non resta che augurarci che tra il predominio della WWE, l’ascesa della AEW e il crescente blasone della NJPW, alcune federazioni come ROH e IMPACT! Wrestling non escano definitivamente dai giochi.