Ed eccoci finalmente con il recap del season finale di Dark Side of the Ring, che ha come tema centrale il famigerato scandalo steroidi del 1994, storia che ha coinvolto Vince McMahon e la sua World Wrestling Federation, venendo accusato di aver fornito appunto steroidi agli atleti.
Ad aver partecipato a questo episodio ci sono stati Dave Meltzer, Jim Ross, Terry “The Warlord” Szopinski ed addirittura l’avvocato della federazione Jerry McDevitt, i quali ci hanno raccontato di uno degli scandali maggiori che abbiano mai mosso alla WWE.
In caso non lo abbiate ancora fatto, vi invito a recuperare la puntata dedicata alla XPW. Detto questo, possiamo iniziare con il recap di questo episodio di Dark Side of the Ring.
Vince McMahon e lo scandalo steoridi: tutto quello che è emerso dall’episodio di Dark Side of the Ring
1- George Zahorian e gli steroidi
Uno dei principali “protagonisti” dello scandalo fu un dottore dello staff medico della WWF, George Zahorian, il quale era solito portare sempre con sé una borsa piena di medicinali vari oltre che al prescrivere steroidi, come detto da The Warlord. La metà dei Powers of Pain ha anche affermato che un buon 90% degli atleti faceva uso di steroidi, tutti forniti dal dottor Zahorian.
2- L’interesse della FBI
Nel 1990, però, gli steroidi vennero riconosciuti come droga a tutti gli effetti e non ci volle molto che anche il solo sospetto di uso di steroidi in WWF attirasse l’attenzione della FBI. Brian Blair, ex-atleta della WWF, ha raccontato che i federali un giorno bussarono alla porta di casa sua chiedendogli dei tre pacchetti che aveva ricevuto da Zahorian.
Loro sapevano cosa c’era in quei pacchetti e chiesero all’allora atleta di testimoniare contro Zahorian in vista del famoso processo che ebbe luogo di lì a breve, in cambio ovviamente di lasciarlo in pace una volta passato tutto, e Blair accettò tale accordo.
3- Hulk Hogan
Il nome più grosso chiamato a testimoniare è senza ombra di dubbio Hulk Hogan, poiché i federali volevano un grosso nome per mostrare alla gente la correlazione tra business e steroidi. L’avvocato McDevitt venne incaricato da Vince McMahon in persona di far in modo di esonerare l’Hulkster dal processo, facendo valere soprattutto il vincolo medico/paziente che aveva con Zahorian.
Secondo Phil Mushnick, uno dei maggiori detrattori della WWF e del pro-wrestling in generale, se Hogan avesse testimoniato molto probabilmente ciò avrebbe significato compromettere la propria carriera.
4- Il pre-processo
Zahorian venne arrestato nel 1991, avvenimento che costrinse Vince McMahon ad organizzare una conferenza stampa dove in via ufficiale la WWE metteva al bando qualunque sostanza stupefacente. Nella stessa sera, però, Hulk Hogan era ospite all’Arsenio Hall Show ed ammise di aver fatto uso di steroidi per ben 3 volte negli anni ’80, pur ribadendo di non essere dipendente da tali sostanze.
Da quell’esatto momento avvenne una concatenazione di eventi che portò una grossa investigazione da parte dell’FBI, cosa che fece infuriare non poco Vince McMahon e che fece regnare il caos in quel di Stamford almeno fino al giorno del processo.
5- Il processo
Arriviamo, dunque, al succo del discorso: il processo contro Vince McMahon. Sean O’Shea era il rappresentate dell’accusa, ovvero il Governo Statunitense, mentre Jerry McDevitt e Laura Brevetti costituivano la difesa per McMahon e la World Wrestling Federations.
Warlord ha raccontato di aver fatto ciò che riteneva più giusto, ovvero dire la verità, affermando di non aver mai preso steroidi da Zehorian. Kevin Wacholz, noto ai più come Nailz, invece accusò pesantemente Vince McMahon di avergli ordinato di assumere steroidi. Non era un mistero che Walchoz lasciò la federazione dopo un alterco fisico con McMahon, tanto che la difesa gli chiese se odiasse sul personale contro il Chairman, domanda al quale rispose in modo affermativo.
Dopo questo avvenimento l’accusa iniziò a perdere colpi, arrivando addirittura ad usare il loro proverbiale “asso nella manica”: ovvero Zahorian stesso, il quale sembrò confermare le accuse. Tuttavia anche la testimonianza del dottore portò ad un nulla di fatto, anzi sembrava abbastanza confuso da quanto stesse succedendo durante il processo.
Il prossimo testimone era Hulk Hogan, al quale venne garantita l’immunità per la sua testimonianza. Essendo l’Hulkster in World Championship Wrestling, federazione rivale della WWF, tutti davano per scontato che la sua testimonianza sarebbe stata la fine per Vince McMahon. The Immortal, tuttavia, negò le accuse ribadendo che McMahon non lo obbligò in alcun modo ad assumere steroidi.
Ciò fece letteralmente imbestialire O’Shea, dove cercò disperatamente di far comunque passare Vince McMahon come colpevole pur non avendo prove alla mano. Le parole pesati di questi, inoltre, fecero scoppiare a piangere Stephanie McMahon, all’epoca appena diciottenne, la quale venne poi fatta calmare da McDevitt.
La giuria ha poi deliberato il verdetto: non colpevole. Come raccontato da McDevitt, la famiglia McMahon e la difesa esplosero di gioia e la sera stessa festeggiarono a cena.
Così si conclude l’episodio finale della terza stagione di Dark Side of the Ring, uno dei più difficili da riassumere visto l’argomento estremamente complesso ed intricato.