Lo spogliatoio WWE, ma non solo, si è schierato fortemente contro le parole di The Undertaker il quale ha criticato il prodotto WWE, definito “morbido” e la nuova generazione di lottatori di vivere il lavoro nel pro-wrestling in maniera troppo leggera e poco competitiva. Una constatazione che ha sollevato un gran vespaio creando una separazione generazionale.
Il dissenso dentro la WWE
Troppe le differenze tra i prodotti a distanza di venti anni uno dall’altro. Le grandi luci dell’Attitude Era nascondono le grandi ombre creative descritte da Drew McIntyre in una sua recente dichiarazione. Un’epoca troppo lontana da quella attuale che, come detto anche da Roman Reigns, determina ancora tanto l’appeal dei lottatori attuali.
Sarò onesto, all’epoca era più facile. L’aveva detto anche John Cena tempo fa, la vera scommessa è fare un prodotto PG. Noi non possiamo “infilare tutto nel sedere di qualcuno” (citazione a The Rock) oppure bere birra (Steve Austin). Non voglio sminuire quello che è stato il passato, erano grandi lottatori e grandi performer ma la costruzione dei personaggi era più semplice. Se io un giorno potessi apparire sul ring fumando sigari e bevendo bourbon, immagina che personaggio diventerebbe. Noi non possiamo andare oltre è più difficile oggi, ecco perché la WWE è diventata così enorme. Dobbiamo essere grati a chi c’era prima di noi ma, allo stesso tempo, se noi non facessimo ciò che facciamo ora, non sarebbe andata così.”
La divisione generazionale vede diversi personaggi i quali appoggiano il parere del Phenom. Tra questi troviamo Jim Ross il quale spiega le differenze tra un’epoca e l’altra.
Sono due cose diverse, i ragazzi oggi entrano nel business in maniera differente, non stanno in macchina e non hanno mai provato l’esperienza di lottare per 25-40 dollari a notte. È tutto diverso oggi e Taker ha detto una cosa giusta. Il wrestling di oggi si sta tritando senza pietà e le lesioni si vedono già.
Vedremo se ci saranno altre reazioni in futuro. Restate connessi su The Shield Of Wrestling per tutti gli aggiornamenti.