Nella notte si è tenuta la cerimonia della WWE Hall of Fame 2019: questi i momenti salienti di ogni discorso dei nuovi introdotti.
La cerimonia della Hall of Fame 2019 è presentata da Corey Graves e Renee Young.
Il primo ad essere introdotto nell’arca della gloria è Honky Tonk Man, presentato da Jimmy Hart.
Jimmy Hart: “Ho conosciuto per la prima volta Wayne Ferris nel 1979 e abbiamo passato 4 anni insieme; poi mi sono spostato a New York. Un giorno mi hanno chiamato in ufficio e ho rivisto Wayne ma era diverso, aveva capelli lunghi, la giacca di Elvis Presley e suonava una chitarra. A quel punto ci hanno proposto di andare a Memphis, Tennessee per fare qualche pezzo musicale con produttori importanti e noi ci siamo andati. Nel 1987 abbiamo vinto il Titolo Intercontinentale e in quel momento Honky Tonk Man era così importante che DDP ha guidato fino al Canada per accompagnarlo a WrestleMania 6. Signore e signori, benvenuto a Honky Tonk Man!”
Honky Tonk Man: “Grazie a tutti ma soprattutto a te, Jim, senza di te non sarei qui. Ogni mio sogno si è avverato molte volte e nessuno l’avrebbe mai immaginato! In WWE si dice: mai dire mai, perché è effettivamente vero non sai mai cosa può succedere. La mia scalata non riguarda solo me, ma anche il mio personaggio. Ero ad un certo punto della carriera in cui avevo bisogno di cambiare personaggio. Avevo già un’idea, quando in radio sentì una canzone che faceva: I’m a honky tonk man. A quel punto, definiti i dettagli, cominciai a portare il personaggio in arene da 20-25 mila spettatori. Un amico mi vide e mi disse che quel personaggio era perfetto per la WWE. Se non fosse per la sua raccomandazione non sarei stato qui, quindi: ti voglio bene fratello! La WWE ha fatto qualcosa che io non potevo fare: ha portato questo personaggio ovunque. Grazie alla WWE, questo personaggio vivrà per sempre!”
La successiva introdotta è Torrie Wilson, presentata da Stacy Keibler.
Stacy Keibler: “È un gran piacere per me essere qui! Rappresentare la Women’s Evolution è un fatto di forza, non solo fisica, ma anche del cuore, e questo è Torrie Wilson. Ho incontrato per la prima volta Torrie nel 1999 a Monday Night Nitro e subito mi sono accorto di quanto fosse calorosa, ed è per questo che la nostra amicizia sopravvive dopo vent’anni. Torrie è la rappresentazione della Women’s Evolution: forte, intelligente, sexy, fiera. Per questo per me è un piacere introdurre nella Hall of Fame Torrie Wilson!”
Torrie Wilson: “Nel corso della mia vita ho avuto momenti di smarrimento in cui non sapevo cosa fare. Qualcuno pensa che la paura sia qualcosa di poco importante, uno la supera e basta. La paura ha solo un grande nemico: una persona sicura di sé. E questo rimane lo stesso sia che tu sia una Superstar WWE, sia che tu non lo sia. Ho capito che nella vita bisogna essere spavaldi, perché questo aiuta a proteggersi. Devo ringraziare tutti, anche coloro che mi hanno fatto stare male, perché mi hanno dato la forza di andare avanti! Un ringraziamento speciale va alle mie amiche Stacy Keibler e Michele McCool. Devo ringraziare mio padre per quello che ha rappresentato per me, ma purtroppo se ne è andato due giorni fa. Ricordate sempre di affrontare la paura a testa alta”.
È il turno della Hart Foundation, che non ha introduttori in quanto il discorso di ingresso nella Hall of Fame è cerimoniato dagli stessi Natalya e Bret Hart.
Natalya: “Devo ringraziare in primis Bret Hart perché ha fatto scoprire a mio padre abilità che non aveva. So che il suo tag team preferito da affrontare erano i British Bulldog: sono sicuro che adesso lui, Dynamite e Davey stanno guardando insieme questa cerimonia. La cosa che più mi renda fiera è che mio padre ha ispirato una generazione di wrestler, soprattutto nella categoria Tag Team”.
Bret Hart comincia il suo discorso sulle origini della Hart Foundation, ma viene clamorosamente attaccato. Minuti di panico nell’arena, ma Bret Hart continua il suo discorso.
Bret Hart: “In quel periodo era bello essere heel, ho anche avuto degli scherzi amichevoli con i miei genitori a riguardo. Ho capito che invecchiando non ritroverai tutti i tuoi amici, per un motivo o per un altro. Quando arriverà il giorno, spero di incontrare Jim. Molte persone nel mondo non hanno la possibilità di realizzare i loro sogni, per questo devo ringraziare la WWE.”
Il prossimo introdotto della Hall of Fame 2019 é Brutus “The Barber” Beefcake, introdotto da Hulk Hogan.
Hulk Hogan: “Io e Brutus ci siamo appassionati al wrestling assieme, quando andavamo a Tampa a vedere gli show di Dusty Rhodes. Brutus ha il wrestling nelle vene: riusciva a prendere il meglio da tutti e imparava molto velocemente, infatti è migliorato moltissimo. Si merita assolutamente il suo posto qui.”
Brutus Beefcake: “Devo ringraziare Hulk per avermi scelto a quei tempi, e i ragazzi che hanno rifiutato prima di me. La WWE voleva darmi il nome Baron, ma Hulk mi trovò il nome Brutus e fu perfetto. Pat Patterson pensò la gimmick del barbiere, anche se all’inizio non gli piaceva. Devo ringraziare mia moglie perché mi è sempre stata vicino, anche nei momenti più duri. Brutus continua rimembrando alcuni aneddoti, come quella volta in cui tentò di tagliare i capelli di Adrian a WrestleMania III ma non ci riuscì perché troppo sudati. Inoltre, ricorda alcuni dei suoi migliori incontri, ad esempio il match con Mr.Perfect a WrestleMania VI o un Main Event di SummerSlam in coppia proprio con Hogan.
È il momento del Warrior Award, assegnato a Sue Atchinson, presentato da Dana Warrior e introdotto da John Cena.
John Cena: “Tutto ciò che ho fatto con Make a Wish lo devo a Sue! Ho imparato tanto da lei nel corso degli anni. Sue agisce sempre secondo la filosofia del “Come posso aiutare l’altro”. La cosa più importante che ho imparato da lei è come rendermi concretamente utile per questo mondo.”
Sue Atchinson: “I bambini mi trasmettono sempre una grande energia e questo è molto bello. In più di trent’anni di carriera ho contribuito a realizzare oltre 6000 desideri. Sono fortunata a collaborare con i talenti della WWE, che ogni volta vanno oltre il loro compito e si spendono per questi bambini. Nel corso degli anni la WWE ha realizzato tantissimi desideri. Hulk Hogan, Jesse Ventura, The Rock e John Cena sono stati quelli che più ne hanno realizzati. Sue introduce un uomo che 15 anni fa ha visto il proprio desiderio realizzato, il quale riceve una standing ovation.
Il penultimo ingresso in questa edizione della Hall of Fame è quello degli Harlem Heat.
Booker T: “Vorrei tanto che nostra madre fosse qui, ma lei è con noi nello spirito. Crescendo, ho sempre avuto mio fratello come riferimento. Quando sono stato in carcere mi é sempre stato vicino, e mi ha aiutato a trovare un lavoro quando sono uscito di lì. Oggi vedo ancora mio fratello come il mio principale riferimento, voglio ancora essere come lui.”
Stevie Ray ripercorre il loro primo incontro in una promotion: non avevano mai combattuto insieme, eppure riuscirono a fare una grande prestazione. I due continuano ringraziando Arn e Ole Anderson per aver creduto in loro e Hulk Hogan per aver insistito per il loro primo push.
Si arriva al piatto forte della Hall of Fame 2019: la D-Generation-X, anch’essa auto-introdotta.
Il gruppo entra su una sorta di carrarmato e accende non solo il pubblico, ma anche tutti coloro a bordo ring, tra cui il New Day. Il discorso inizia con un siparietto sul ruolo dirigenziale di Triple H nella federazione e su Vince McMahon. Shawn Michaels ringrazia Chyna, che non può essere lì con loro, e dice che senza di lei la DX non sarebbe esistita. Tocca a Road Dogg, che precisa che il rapporto con i compagni della stable è reale. In seguito ringrazia Dio per averlo reso così e sua moglie per assisterlo tutti i giorni della sua vita. Billy Gunn, visibilmente emozionato, ringrazia la sua intera famiglia. È il turno di X-Pac, che ringrazia la sua famiglia, soprattutto per aver recuperato il rapporto con essa. Pac dice che non avrebbe mai pensato di vivere un momento del genere. In seguito ripercorre la sua carriera e ringrazia diversi uomini che l’hanno aiutato in questo business. Anche lui ringrazia Chyna e dichiara che la Battle Royal femminile dovrebbe essere intitolata a lei. Triple H ricorda la Kliq, precursore della D-Generation, e anche lui dedica un pensiero a Chyna, che ha contribuito a definire il ruolo della donna in WWE. Shawn ribadisce che la DX ha segnato una generazione. In seguito l’intero gruppo si esibisce nella sua classica taunt del “Suck It” e si sparge nel pubblico, chiudendo la cerimonia.