La maledizione dell’Universal Championship. Fin dalla sua creazione nel 2016, il WWE Universal Championship ha (quasi) sempre deluso le sue aspettative, tra titoli vacanti e regni discutibili.
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Nel 2016, la WWE aveva deciso di ricorrere nuovamente alla brand extension. Di conseguenza, l’allora WWE World Championship (detenuto, in quel momento, da Dean Ambrose), che era l’unico titolo mondiale, non bastava più. Per questo motivo, la Federazione decise di creare il WWE Universal Championship.
Dato che Dean Ambrose (allora wrestler di SmackDown) aveva mantenuto il suo titolo mondiale a Battleground 2016, il WWE Universal Championship venne assegnato a RAW. Per decretare il primo Campione, fu deciso che Seth Rollins (che non aveva subito lo schienamento nel Triple Threat Match di Battleground) avrebbe affrontato il vincitore di una serie di match di qualificazione, a SummerSlam.
Finn Balor riuscì a qualificarsi contro Roman Reigns nel main event di RAW del 25 Luglio 2016, ottenendo, così, la possibilità di affrontare Seth Rollins per decretare il primo WWE Universal Champion. Fu proprio il debuttante da NXT a trionfare, vincendo il titolo al suo primo PPV nel main roster.
Tuttavia, Finn Balor subì un importante infortunio nella stessa sera, per cui fu costretto a rendere vacante il titolo. Di conseguenza, fu indetto un Fatal 4-Way Elimination Match nella puntata di RAW della settimana successiva, dove Kevin Owens (grazie all’aiuto di Triple H, che tradì Seth Rollins) riuscì a diventare il nuovo campione.
La vittoria di Kevin Owens sembrò portare molto bene al WWE Universal Championship e a RAW, dato il suo buon regno anche grazie all’alleanza con Chris Jericho. Tuttavia, i piani cambiarono, quando la WWE decise di consegnare il titolo nelle mani di Goldberg (Fastlane 2017), in pochi secondi, per portare al grande match contro Brock Lesnar a WrestleMania 33, dove quest’ultimo riuscì a vendicarsi del suo nemico e a strappargli il titolo.
Cominciò, così, il regno fantasma di Brock Lesnar, che detenne il titolo per 504 giorni, con appena sette difese titolate. Finalmente, arrivò il momento di Roman Reigns, che, con l’aiuto di Braun Strowman, allora Mr. Money In The Bank, riuscì a trionfare su Brock Lesnar a SummerSlam 2018.
Tuttavia, la maledizione continua. Dopo l’infortunio di Finn Balor, il WWE Universal Championship dev’essere nuovamente reso vacante, a causa dell’annuncio shock della leucemia di Roman Reigns. A Crown Jewel 2018, quindi, il titolo torna nuovamente nelle mani di Brock Lesnar, che sconfisse immediatamente Braun Strowman, grazie all’interferenza di Baron Corbin.
Dopo solo due difese titolate in 156 giorni, Seth Rollins riuscì a conquistare, per la prima volta, la cintura, sconfiggendo Brock Lesnar a WrestleMania 35. Sembrava fosse finita lì, ma l’incubo Brock Lesnar tornò poco dopo, quando The Beast vinse il Money In The Bank dello scorso anno e incassò su Seth Rollins a Extreme Rules.
Ciò diede il via alla redenzione di Seth Rollins, che riuscì subito a riconquistare la cintura, a SummerSlam 2019. Da questo momento in poi, il regno prende una piega decisamente diversa, rispetto a quella già sperimentata con il primo regno cringe di Seth Rollins (con la relazione anche televisiva con Becky Lynch), ma tutto fu fermato a Crown Jewel 2019, quando la WWE decise di consegnare il titolo a “The Fiend” Bray Wyatt.
Con quest’ultima vittoria, il titolo è passato a SmackDown, spostando, così, Brock Lesnar (diventato, nel frattempo, WWE Champion) a RAW. Un buon regno dovuto alle interazioni con Daniel Bryan sembravano poter portare ad una rinascita della cintura, grazie al nuovo personaggio di Bray Wyatt, ma, ancora una volta, il titolo è stato ridato a Goldberg, che ha distrutto “The Fiend” e mesi di costruzione.
Ora, con la prima sera di WrestleMania 36, il nuovo WWE Universal Champion è Braun Strowman. Colui che ha inseguito il titolo per molto tempo e che è riuscito a vincere la cintura solo “per caso”, come sostituto di Roman Reigns.
Questa è, dunque, la storia di tre anni e mezzo di WWE Universal Championship. Un titolo che, a parte alcune eccezioni, è stato condizionato soprattutto dal dominio di Brock Lesnar (che ha tenuto la cintura in ostaggio per molto tempo), da diverse sfortune (l’infortunio di Finn Balor e la leucemia di Roman Reigns), ma anche da una certa esclusività degli atleti che possono ambire al match titolato.
Quasi sempre, infatti, gli atleti che hanno potuto competere per il WWE Universal Championship sono stati gli stessi: Brock Lesnar, Goldberg, Roman Reigns, Braun Strowman, Seth Rollins. Ciò, sicuramente, ha portato una certa frustrazione nei confronti di tutti gli altri atleti, che sono stati costretti ad affannarsi per il titolo secondario e per avere un po’ di spazio nel proprio show.
Il nuovo regno di Braun Strowman porterà ad un cambiamento o seguirà la stessa impostazione, in attesa del ritorno di Roman Reigns?