All Out è stato l’ultimo super evento in PPV della All Elite Wrestling, svoltosi alla NOW Arena nell’interland di Chicago.
Un evento con un peso storico evidente, ancora prima del suo inizio, poiché nella sua card è presente il nome di CM Punk, che ha fatto il suo ritorno nel ring dopo oltre 7 anni.
Quattro titoli in palio, la porta proibita aperta, il ritorno nel ring di Paul Wight e tanto, tanto altro.
Aspettative altissime, non resta che vedere se saranno rispettate.
Pagelle di All Out 2021
TNT Championship Match: Miro (c) vs Eddie Kingston
Opener della serata di All Out è il match per il titolo TNT. Una contesa molto dura, nello spirito dei due contendenti che si gioca molto sul lavoro al collo del Mad King ai danni del bulgaro, ritenuto il punto debole di Miro.
Il campione resiste e colpo su colpo tenta di abbattere l’ostinato avversario e arriva addirittura ad andare a segno con la Game Over ma Eddie ha la forza e la lucidità di toccare la corda più bassa.
Caos finale attorno all’angolo scoperto dal cuscinetto, con l’arbitro coinvolto che impedisce a Kingston di scagliare Miro contro il ferro. Distrazione fatale con il bulgaro che colpisce Eddie nelle parti basse prima di finirlo con il Machka Kick.
Voto: 6.25
Singles Match: Jon Moxley vs Satoshi Kojima
51 anni da compiere e una forma fisica a dir poco da urlo. Satoshi Kojima, leggenda del Puroresu ossia del wrestling giapponese, si presenta al pubblico americano di All Out, che rispettosamente accoglie il due volte IWGP Heavyweight Champion.
Moxley da amante della disciplina rispetta l’avversario ma nel ring non si risparmia anche a provocazioni. Il fuoco divampa e i due gladiatori si esibiscono in una contesa di stampo marcatamente orientale. Schiaffi, Lariat e addirittura morsi, i due danno tutto sul ring con Kojima che ricorre a tutto il suo arsenale.
Mox resiste a tanto, alimentando il suo status da duro da uccidere, e con ben due Paradigm Shift, o forse più precisamente Death Rider vista l’elevazione e il contorno orientale, chiude il match.
L’arrivo di Minoru Suzuki nel post match, pressoché identico a quello di Wrestle Kingdom 14, infiamma la folla che accoglie e inneggia il proprio Re.
Voto: 7.25
AEW Women’s Championship Match: Britt Baker (c) vs Kris Statlander
Buona contesa tra le due ragazze in un clima del pubblico tutto sommato coinvolto. Le due ci mettono grande impegno rischiando anche manovre pericolose. Buone azioni fuori e dentro al ring dove spicca in particolare la Canadian Destroyer dal paletto di Britt, esecuzione curiosamente simile a quella della Panama Sunrise di Adam Cole, antipasto del fine serata di All Out.
Il regno della campionessa continua dopo la combo Curb Stomp – Lockjaw.
Voto: 6.5
AEW World Tag Team Championship Steel Cage Match: Young Bucks (c) vs Lucha Brothers
Un gioiello! Le due coppie si superano a distanza di due anni dall’Escalera de la Muerte di All Out 2019 che valse le 5 stelle Dave Meltzer. Sarà senza pochi dubbi un bis con l’aggiunta del fatto che il match questa volta non solo regala spot a dir poco strabilianti ma anche momenti di piacevole racconto.
La determinazione, la forza mentale, le provocazioni con la maschera, il commovente sacrificio di Penta per salvare il fratello minore fanno da pendant emotivo a manovre acrobatiche senza particolare spiegazioni anatomiche, su cui tutte spiccano gli innovativi spot con la scarpa chiodata e il volo dalla cima della gabbia di Rey Fenix, per distacco qualitativamente il miglior wrestler occidentale in questo 2021.
Finale dalle mille emozioni, dopo fasi di dolore e sofferenza, con i volti dei messicani, nel rispetto della gloriosa regola aurea della Lucha Libre per fortuna coperti, ma non dal tessuto delle maschere ma dal sangue che copiosamente sgorga sul loro viso.
Ogni altra parola è superflua e irrispettosa nei confronti di questi quattro artisti.
Voto: 10
Women’s Casino Battle Royale
Ingeneroso porre questa contesa dopo lo Steel Cage a 5 stelle. Le ragazze provano a fare il loro ma tra imprecisioni vistose e con un pubblico clinicamente morto dopo i 22 minuti di guerra l’impresa è ardua.
L’arrivo di Ruby Soho a All Out, come Joker, rianima un po’ la platea ma il finale a due non diventa un degno erede di quello tra Shawn Michaels e The Undertaker nel 2007.
Ruby elimina Thunder Rosa e strappa la chance titolata al suo primo match in All Elite Wrestling. Le reazioni del mondo del wrestling dimostrano l’affetto che c’è per questa ragazza e legittimano quantomeno la scelta di Tony Khan, che non salva il discutibile visto tra le corde.
Voto: 5.5
Singles Match: Chris Jericho vs MJF
Uno dei match emotivamente più coinvolgenti della notte di All Out. L’ingresso di MJF, chiarissimo sfottò all’entrata del primo Jericho targato WWF nel 1999, è una chicca deliziosa. Il build up della contesa è da match epico e dunque sfocia nella durata dei 20 minuti.
Questo fa si che l’inizio della contesa sia estremamente lento e compassato. Il match sale leggermente di ritmo ma subentrano scelte particolarmente discutibili, Il richiamo del secondo arbitro per il piede di Jericho sulla corda più bassa non visto da Aubrey urla a gran voce WWE, non in senso positivo però.
Si riparte con la certezza che la storia avrà un lieto fine: Le Champion ribalta la Fujiwara Armbar nella Walls of Jericho e si porta a casa il successo per la felicità dei suoi compagni.
È tempo che le strade dei due si dividano.
Voto: 6
Singles Match: CM Punk vs Darby Allin
Senza dubbio il match più atteso della notte di All Out. Il Best in the World è tornato 7 anni dopo su un ring di wrestling e l’ha fatto contro Darby Allin. Un sogno che si avvera per il giovane wrestler che disputa una contesa di rara intelligenza.
Punk guida la danza e Allin segue diligentemente: Phil alza e abbassa il ritmo quando solo lui vuole, liberando in quei frangenti l’animo suicida del protetto di Sting, che non manca di mettere il cuore come sempre.
Tolte le prime comprensibili ruggini per CM Punk è tempo di dare spettacolo, sempre e comunque gestendo l’agglomerato di energie nella riserva. Il risultato ad All Out è un match ben scritto e ben lottato, realisticamente in linea con quelle che possono essere le prospettive di un uomo che dopo oltre 7 anni torna a lottare, ma che per fortuna il wrestling professionistico lo ha nel sangue.
Promosso a pieni voti, ma è solo l’inizio,
Voto: 7
Singles Match: Paul Wight vs QT Marshall
Uno squash degno di questo nome, ingiudicabile come match e incommentabile come angle. Next.
Voto: S.V.
AEW World Championship Match: Kenny Omega (c) vs Christian Cage
Il main event di All Out è ovviamente la sfida per il più ricco premio della All Elite Wrestling. Kenny e Christian sono chiamati ad un compito non facile, variare dalla sfida del primo episodio di Rampage.
I due centrano il punto offrendo un gran bel match di wrestling, non indimenticabile, ma assolutamente degno di chiudere uno show così storico,
Azione, psicologia, interferenze non fastidiose, il tutto è intelligentemente proposto nella linea retta di un racconto che ci fa capire come il Capitano sia furbo, ma il Cleaner sia il numero uno.
Ad All Out vince Kenny, con una One Winged Angel dal paletto, esteticamente superlativa. Ma è quello che succede dopo a rendere un grande show come All Out, il miglior evento della storia della AEW.
Arrivano in ordine Adam Cole, che si unisce ai fratelli dell’Elite, e Bryan Danielson che si attesta come minaccia di Omega.
L’asticella si alza ancora, la AEW continua a fare dannatamente sul serio
Voto: 8
Conclusioni:
Un All Out che entra di diritto nei libri di storia di questa disciplina, almeno nella branchia occidentale.
Tre debutti di proprietà e un prestito di extra lusso ci regalano quattro momenti a loro modo indimenticabili. Un Tag Team Match, l’ennesimo, che sfiora le vette dell’eccellenza, e una buona qualità media non solo fanno di questo PPV lo show numero uno del 2021 americano ma, se le cose dovessero andare come la mente visionaria di Tony Khan prevede, ricorderemo All Out come l’evento che ha cambiato le regole del gioco.
E già solo per questo, per averci permesso di assistere alla storia comodamente seduti, da fan del wrestling grazie AEW, grazie Tony Khan.
*Immagine di proprietà della All Elite Wrestling*
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Tre debutti di proprietà e un prestito di extra lusso ci regalano quattro momenti a loro modo indimenticabili. Un Tag Team Match, l'ennesimo, che sfiora le vette dell'eccellenza, e una buona qualità media non solo fanno di questo PPV lo show numero uno del 2021 americano ma, se le cose dovessero andare come la mente visionaria di Tony Khan prevede, ricorderemo All Out come l'evento che ha cambiato le regole del gioco.
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