Coronavirus: Nuove accuse alla WWE. Emergono nuovi dettagli sulle decisioni prese dalla WWE verso il pubblico presente al Performance Center per le registrazioni degli show. La denuncia di David Starr.
Come già raccontato durante la giornata, la WWE è corsa ai ripari dopo aver riscontrato che uno dei suoi lottatori è risultato positivo al test per il COVID-19. Questa indiscrezione è una nuova tempesta interna alla quale urge una soluzione rapida prima che sia troppo tardi. In questa giornata la macchina WWE si è fermata per effettuare a tutti i lavoratori del Performance Center i test per il Coronavirus ma, nel frattempo, emergono altre indiscrezioni riguardo il trattamento nei confronti del pubblico presente nei tapings degli show settimanali che potrebbe aver creato gravi conseguenze.
Gli ordini di Kevin Dunn
Come avete già potuto constatare in questo articolo, sembra che la WWE avesse imposto ai fan presenti al Performance Center di non farsi vedere con le mascherine indossate durante le registrazioni degli show. Stando alle recenti rivelazioni del sito Ringside News, qualsiasi trasgressore a questa regola veniva obbligato dalla security a rimuoverla su specifico ordine di Kevin Dunn, storico produttore televisivo della WWE. Secondo alcune testimonianze, Dunn emanava gli ordini dagli altoparlanti. Le cause, come confermato anche dal giornalista Jon Alba, sono puramente legate alla qualità del prodotto TV.
Alto rischio di contagio
Si trattano di imposizioni, qualora fossero vere, molto rischiose per quanto riguarda una proliferazione del virus. Lo stesso Alba rivela come la WWE, nonostante l’aria rassicurante verso i dipendenti del Center riguardo il COVID-19, fosse stata molto poco attenta in alcune fasi della prevenzione: si parla di lottatori che interagiscono con i fan provenienti da altri ambienti e personale che entra nel Performance Center con temperatura elevata. Continuando con le rivelazioni del giornalista, la WWE ha deciso di rilasciare dei documenti che fanno firmare ai presenti col quale accordano sul fatto che la compagnia non si assumerà la responsabilità nel caso di contagio avvenuto all’interno della struttura di Orlando.
Il disappunto di David Starr
Tra i commenti degli esponenti del business si segnala lo stato su Facebook di David Starr. Il lottatore, da tempo in lotta con la compagnia di Stamford, ha denunciato la situazione attuale mettendo a paragone la WWE con le prime concorrenti americane, IMPACT e AEW:
La WWE non ha mai fatto test in maniera scrupolosa, obbliga la gente esterna a non indossare le mascherine. Non ho parlato con i miei amici che sono lì di questo problema ma ho saputo che sono stati informati di questo problema solo tramite i social. Ho già espresso pubblicamente il mio dissenso a fare i tapings in questo modo, ma almeno IMPACT e AEW hanno preso le giuste precauzioni.
Alla WWE non importa nulla dei suoi dipendenti.
Vedremo come si svilupperà questa situazione quindi restate connessi su The Shield Of Wrestling per tutti gli aggiornamenti.