Affezionate lettrici e cari lettori,
sono Giulio Prosperi e in questi mesi mi avete conosciuto come conduttore del Tsow Tg e di Game Of Raw Podcast. Mi avete ascoltato come opinionista di What’s Next e What’s Now ed ora passo al prossimo step. Da oggi inizia la mia nuova avventura per The Shield Of Wrestling, che mi vedrà nel ruolo di editorialista di “WrestleWeek”. Ma cosa sarà questo editoriale?
WrestleWeek: il nuovo editoriale sul wrestling internazionale.
WrestleWeek sarà l’editoriale che si propone di fare sintesi e tracciare una linea, riguardo il best of del pro-wrestling a livello globale. Ogni domenica vi racconterò cosa avviene durante la settimana sportiva, ponendo di volta in volta l’attenzione sui punti di maggior interesse. Per motivi tecnici, questa prima uscita sarà eccezionalmente di lunedì. Parleremo delle principali federazioni al mondo (WWE, AEW, Impact, ROH, NJPW, AAA) e nominerò quello che ritengo essere il wrestler della settimana. E dopo questa doverosa premessa, cha il match abbia ufficialmente inizio.
La All Elite Wrestling e il futuro del pro-wrestling
Al centro del primo WrestleWeek c’è la federazione che mi ha fatto tornare a seguire il wrestling con la passione di un tempo. Sto parlando della All Elite Wrestling, la federazione della famiglia Khan, nata ufficialmente a Novembre 2018. La AEW è la concretizzazione di quello che fu il progetto All In, primo PPV non targato WWE (o WWF e WCW precedentemente) in grado di vendere più di 10mila biglietti sul suolo americano dopo anni.
Ad un successo tale, seguì la volontà della famiglia Khan di dar vita ad una nuova promotion nel mondo del pro-wrestling. Una federazione che agli esordi si proponeva di rivoluzionare il Wrestling e che dopo due anni di lavoro accurato (e in parte sotto traccia) forse ha in mano le carte giuste per farlo. La All Elite Wrestling porta nel suo stesso nome quella che è la propria ragione d’essere: radunare il meglio del pro-wrestling a livello mondiale. E la federazione di Jacksonville è nata in tal modo: con i componenti della stable “Élite” come fondamenta su cui poggiare l’intera All Elite.
Cody Rhodes, Kenny Omega, gli Young Bucks e Adam Page sono infatti gli uomini chiave della AEW, ricoprendo non solo ruoli in ring, ma anche a livello manageriale. I primi quattro sono anche i vice-presidenti esecutivi, con ognuno una mansione specifica (Omega ad esempio si occupa del roster femminile, mentre Cody è di fatto l’uomo immagine della federazione). Il finanziatore dell’intero progetto è un uomo decisamente benestante e che fa realmente parte di un club elitario: Tony Khan. Figlio di Shahid Khan, uomo con una ricchezza stimata da Forbes in 6.5 miliardi di dollari, proprietario della Flex-N-Gate, dei Jacksonville Jaguars e del Fulham Football Club.
Con queste solide premesse partire bene era d’obbligo, e infatti così è stato. Ma se all’inizio non si poteva pensare di fare una reale concorrenza alla quasi monopolista WWE, con il passare del tempo qualcosa sta cambiando. Da semplice (si fa per dire) alternativa del mercoledì sera sportivo e procedendo di vittoria in vittoria di Dynamite su NXT, la AEW sta crescendo e legittimandosi. I già citati componenti fondamentali della All Élite si sono conosciuti e hanno lottato insieme tra Stati Uniti, Messico e Giappone. Tra ROH, NJPW e AAA: tutti luoghi dove hanno vinto e lasciato un’impronta sportiva a livello anche culturale. Sarebbe stato un peccato non utilizzare questo background o utilizzarlo solo per l’evento 0, All In appunto.
E infatti si è capito da subito che la AEW poggia su un sistema di solide alleanze internazionali. Inizialmente ha imbastito una collaborazione esterna con la messicana AAA (tramite il Mega Campione AAA e sopratutto attuale World Heavyweight Champion AEW, “The Cleaner” Kenny Omega) seguita da una partenership con la NWA (grazie ad atlete come Thunder Rosa e Serena Deeb). Ma la questione si è fatta davvero interessante da Dicembre ad oggi, grazie alla collaborazione organica con IMPACT! Wrestling (la fu TNA) e con la ritrovata amicizia tra i membri de “The Élite” e i loro ex datori di lavoro nipponici della NJPW. Ma oggi è ancora presto per parlare di questo nascente polo di wrestling internazionale; lo farò nelle prossime settimane e con grande contentezza.
The wrestler of the week is: The Big Show!
Il primo wrestler ad essere insignito di questo “speciale riconoscimento” è lo stesso che da il titolo all’ editoriale odierno: Paul Wight, ovvero The Big Show. Non potevo scegliere migliore settimana per iniziare a scrivere su The Shield Of Wrestling, visto il numero elevato di news che ci sono arrivate. Ma il passaggio dalla WWE alla AEW di The Big Show è la più clamorosa in assoluto. Un gigante (The Giant in WCW appunto) che dopo 22 anni di onorato servizio cambia bandiera quasi all’improvviso.
Va detto che Big Show (da oggi Paul Wight per motivi di copyright) non andrà a lottare in AEW, o almeno non sempre e non subito. Andrà a commentare il nuovo show del lunedì sera: Dark Elevation. Un programma in onda su Youtube e che sarà anche in concorrenza con RAW: una scelta forte quella dei Khan, che potrebbe essere l’inizio di una nuova sfida tra le due major. E prendere Paul Wight, a livello anche solo mediatico, è stata davvero una grande mossa. Ha firmato un contratto pluriennale e avrà più ruoli: commento, producer, brand ambassador, backstage e wrestler. Wight ha 49 anni, ma con il suo fisico e il suo moveset può ancora cavarsela su un ring. E chissà che magari non ci sarà una reunion con suo ex tag team partner, nonchè altro grande ex WWE, WCW e ECW: Chris Jericho.
Per questo primo WrestleWeek è tutto, vi do appuntamento alla prossima settimana e buon Wrestling!