Pills Of Wrestling #43: El Santo. Nella nuova puntata di Pills Of Wrestling andremo a parlare di uno dei lottatori più celebri della storia della disciplina. Siete pronti a tuffarvi del fenomeno culturale creato da El Santo?
Se pensate che i wrestler possono solo ambire a ruoli marginali all’interno della cultura popolare allora non avete mai sentito parlare di Rodolfo Guzmán Huerta. Per i poco esperti della disciplina messicana, Rodolfo è stato un vero pioniere che in poco tempo riuscì a raggiungere una popolarità tale da essere soprannominato da alcuni esperti come il “Superman messicano”, appellativo che vale più di mille titoli.
Wrestler, attore e icona messicana. Insieme a Blue Demon e Mil Máscaras è considerato uno dei lottatori mascherati messicani più leggendari di sempre. Di chi stiamo parlando? Di El Santo!
La carriera, la fama e il successo
Nato a il 23 settembre1917 a Tulacingo de Bravo, Rodolfo iniziò presto la sua carriera da lottatore e negli anni 30 era già un wrestler molto conosciuto. Nonostante una buona carriera, la svolta avvenne nel 1942 quando il suo manager, Don Jesús Lomelí, decise di creare una stable di lottatori la cui caratteristica era l’essere vestiti d’argento. Tra questi prescelti ci fu anche Rodolfo. Per l’occasione, il manager suggerì al lottatore tre possibili nomi tra cui El Santo, El Diablo o El Angel.
Il 26 giugno dello stesso anno, all’età di 24 anni, lottò per la prima volta all’Arena Mexico come El Santo e in quel momento si iniziò a scrivere una pagina di storia incredibile. La sua carriera divenne presto simbolo della lucha libre e, dalla durata di quasi cinquant’anni, El Santo diventò una specie di eroe popolare simbolo di giustizia e speranza. Per molti El Santo è stato tanto determinante nel rendere popolare il wrestling in Messico quanto Rikidozan in Giappone.
Un precursore che ha lasciato tanti segni indelebili all’interno della disciplina. In particolar modo ricordiamo uno degli incontri più importanti della carriera avvenuto nel 1952 dove affrontò i Los Hermanos Shadow, team composto da Blue Demon e Black Shadow. Al termine dell’incontro, El Santo sconfisse e smascherò Black Shadow spingendo Blue Demon ad un turn face. Da quel momento i due intrapresero una faida leggendaria che terminò con la sconfitta di El Santo in una serie di incontri che si svolsero nel 1952 e nel 1953.
Tra fumetti e cinema: una vera icona popolare messicana
Una svolta importante nel mito di El Santo avvenne nel 1952 quando il disegnatore ed editore José G. Cruz iniziò a pubblicare un fumetto proprio con il lottatore come protagonista. Una serie che ottenne una popolarità tale da eguagliare il potere mediatico e culturale del personaggio dei fumetti latinoamericani Kalimán avviando una pubblicazione a fumetti che continuò per ben 25 anni concludendosi nel 1987.
Ma il 1952 non è solo l’anno della svolta editoriale. El Santo sarebbe dovuto essere protagonista di un film a puntate intitolato L’uomo con la maschera d’argento. Tuttavia, il wrestler rifiutò il ruolo ritenendo che la pellicola sarebbe stata un fallimento commerciale. Il film fu interpretato da un altro storico lottatore messicano, El Médico Asesino, che indossava una maschera bianca simile a quella di El Santo. Il titolo del film è dovuto all’introduzione all’ultimo minuto di un cattivo chiamato appunto l’uomo con la maschera d’argento. Nel 1958 sarà Fernando Osés, lottatore e attore, a spronare El Santo a entrare nel cinema. Nonostante i dubbi circa l’interruzione della propria carriera da lottatore, Rodolfo accettò l’idea di intraprendere questo nuovo percorso e la storia segna una filmografia composta da ben 52 film legati alla lucha libre. La trama dei film era quasi sempre la stessa con El Santo nei panni del supereroe che combatteva contro creature sovrannaturali, scienziati pazzi, criminali, agenti segreti e antagonisti del genere. Tra i film più conosciuti all’estero troviamo sicuramente Argos alla riscossa e il film di maggior successo economico è stato Las momias de Guanajuato del 1972 interpretato al fianco degli amici Blue Demon e Mil Mascaras.
Eredità culturale
L’ultimo incontro di El Santo si svolse il 12 settembre 1982, letteralmente una settimana prima del suo 65esimo compleanno. Pochi anni dopo, più precisamente nel 1984, Rodolfo si spense lasciando un vuoto all’interno del wrestling messicano davvero difficile da colmare. Uno dei suoi figli minori, Jorge, portò avanti la leggenda della maschera d’argento lottando come El Hijo del Santo senza mai raggiungere la popolarità del padre.
Un carisma e una lungimiranza unite ad un talento naturale che hanno reso El Santo molto più di un semplice wrestler. Un precursore, un’icona, un simbolo capace di trascinare con sé i sogni e le speranze di un popolo intero gettando le basi che ci hanno permesso di ammirare lottatori come Rey Mysterio, Eddie Guerrero e tanti altri ancora. Se siete amanti della disciplina andate a recuperarvi qualcosa di quello che è stato un vero e proprio fenomeno culturale.