Sonya Deville: si dichiara innocente il suo persecutore. L’uomo che ha perseguitato la giovane wrestler ha dichiarato di essere non colpevole dei fatti.
L’ex tag team partner di Mandy Rose non compare negli show targati WWE da alcune settimane dopo aver perso il match contro l’ex amica in quel di Payback. La stipulazione del match prevedeva che la perdente avrebbe dovuto lasciare la federazione con base a Stamford ed ad uscirne sconfitta è stata proprio l’ex fighter MMA. La storyline è stata messa in piedi per permettere alla ragazza di potersi riprendere dopo un periodo tutt’altro che facile nella sua vita privata.
Tentativo di rapimento
Infatti Daria Berenato, questo il vero nome di Sonya Deville, negli ultimi tempi ha vissuto un’esperienza traumatica mentre era a casa: un uomo è entrato furtivamente nella sua abitazione ed ha cercato di rapirla. Per fortuna il tentativo è fallito, grazie alla tempestiva chiamata della polizia da parte della wrestler, e l’aggressore è stato catturato prima che la situazione degenerasse.
Si dichiara non colpevole
Sembrava che tutto si fosse risolto nel migliore dei modi ma, da una notizia rilasciata da Heel By Nature, Phillip Thomas II, questo il nome dell’aggressore, rischia l’ergastolo per le azioni compiute ma si è dichiarato non colpevole per tutte le accuse mosse verso di lui tramite il suo avvocato. Il tutto è stato presentato il 3 settembre, sei giorni prima che la denuncia verso l’uomo venisse depositata. Lo stalker si dovrà presentare davanti ad un giudice il prossimo 12 ottobre e fino ad allora rimarrà dietro le sbarre.
Sembra che la conclusione di questa sgradevole vicenda sia lontana dalla soluzione e per Sonya Deville si prospettano tempi complicati all’orizzonte viste anche le svariate minacce di morte che le sono arrivate negli ultimi giorni.