Come ormai ben sappiamo la WWE, durante l’ultima puntata di SmackDown (QUI! il report e QUI! i risultati), ha annunciato Mickie James come partecipante alla Royal Rumble femminile in qualità di IMPACT World Knockouts Champion, su accordo proprio con la federazione di Nashville.
Questa, in effetti, è la prima volta che la federazione di Stamford riconosce effettivamente IMPACT come compagnia legittima in una puntata settimanale, fatta eccezione per la puntata del Broken Skull Sessions con AJ Styles o la frase a mo’ di presa in giro detta dall’allora General Manager di RAW Kurt Angle a Kevin Owens e Sami Zayn (“non posso assumervi, ma ho sentito che lo sta invece facendo la TNA“, ndr).
Impact Knockouts World Champion @MickieJames will be in the #RoyalRumble Match! #SmackDown pic.twitter.com/TXH0jm6QgE
— WWE (@WWE) January 8, 2022
La WWE riconosce IMPACT Wrestling, una pratica molto rara della federazione di Stamford
La WWE, infatti, estremamente di rado nomina o fa riferimento ad altre compagnie durante i propri show e quando lo fa spesso e volentieri succede soltanto con determinati atleti. Un esempio lampante è il debutto di AJ Styles alla Royal Rumble del 2016, dove venne riconosciuto come un ex-IWGP World Champion al pari di Brock Lesnar, o all’arrivo dei Good Brothers riconosciuti effettivamente come membri del Bullet Club.
I tre ex-membri dell’O.C. non sono di certo gli unici ex-atleti della New Japan Pro Wrestling visto che Jushin “Thunder” Liger si è presentato come rappresentante della federazione nipponica durante la sua introduzione nella WWE Hall of Fame o prima del suo match contro Tyler Breeze ad NXT TakeOver Brooklyn, oppure a KUSHIDA riconosciuto come un 6 volte IWGP Junior Heavyweight Champion ad NXT.
Questi sono solo alcuni esempi recenti a testimonianza della rarità da parte della WWE di fare esplicito riferimento ad altre compagnie, fatta eccezione per qualche presa in giro alla concorrenza soprattutto durante la Monday Night War negli anni ’90.
Riportando il focus su IMPACT, invece, la WWE ignorò completamente l’esistenza di tale federazione per diverso tempo ed anche quando avrebbe fatto più comodo, come per esempio durante la brevissima run di Sting dove questi venne quasi trattato alla stregua di un wrestler ritirato da diversi anni, non prendendo in considerazione la lunga permanenza nell’allora Total Nonstop Action. Così come per The Icon, nemmeno per altri atleti passati per Nashville non venne minimamente calcolato il loro periodo ad IMPACT, tra i vari Eric Young, Robert Roode, Samoa Joe o EC3.
Per fortuna i tempi cambiano e la WWE, seppur minimamente, ha deciso di aprire ed attraversare la Forbidden Door.
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