Arn Anderson ha discusso della possibilità che Daniel Bryan sia stato effettivamente licenziato dalla WWE nel 2010.
Daniel Bryan è uno degli atleti simbolo dell’ultimo decennio in casa WWE, da assoluto fenomeno nelle indipendenti, l’American Dragon si è poi misurato in un’esperienza nel pro-wrestling mainstream firmando con la WWE. A differenza di molti talenti, bruciati da un prodotto diverso e non sempre adatto paradossalmente idoneo a quelli che sono migliori atleti sul ring, Daniel è riuscito ad arrivare al top della federazione, grazie ad un tifo viscerale dei suoi fan misto alle sue indubbie doti innate, che lo hanno portato fino al punto più alto della carriera di un atleta in WWE, vincere il main event di WrestleMania.
Ma ripensando a quanto successe nel 2010, quando Bryan venne licenziato dalla federazione di Stamford per via dell’apparente eccessiva violenza nel suo attacco come membro del Nexus, molti si sono sempre chiesti se essa fosse stata una scelta ponderata dalla WWE oppure un reale allontanamento dell’atleta di Aberdeen.
Arn Anderson, durante il suo podcast ARN, commentando l’edizione di SummerSlam del 2010, in cui l’ex WWE Champion tornò come ultimo membro del team WWE per affrontare il Nexus nel 7vs7 Elimination Tag Team Match, ha espresso il suo parere sulla vicenda. Ecco le sue parole:
“Non credo fosse qualcosa di pianificato dall’inizio, penso proprio sia stato licenziato, al 100% lo credo.”
Double A ha ribadito poi di come forse neanche McMahon si aspettasse un affetto così grande del pubblico verso Daniel, affetto che generò una reazione che convinse la federazione a riprenderlo nelle loro fila.
A prova di questo Arn Anderson ha indicato il fatto che Daniel diede la sua partecipazione a numerosi eventi indipendenti, salvo poi cancellarsi da essi dopo la riassunzione. Arn sostiene che non lo avrebbe mai fatto se avesse avuto la certezza di continuare a lavorare con la WWE:
“Non si sarebbe mai scritturato per altre federazioni perché lui proviene da lì. Lui è sempre stato fedele con le indipendenti.”
Osservazioni interessanti di Arn Anderson per un mistero la cui risposta è nota solo ai diretti interessati.