Tramite il suo sito web, Bret Hart ha raccontato di quando è apparso nella celebre serie animata I Simpson e del ruolo che avrebbe dovuto avere inizialmente
Bret Hart è stato uno dei lottatori di wrestling più popolari di sempre e, durante l’apice della sua carriera, ha ricevuto un trattamento che condivide con molte altre celebrità: un cameo nella popolare serie animata di Matt Groening, I Simpson.
“The Hitman” è apparso nel ventunesimo episodio dell’ottava stagione della suddetta serie, dal titolo “Il vecchio e Lisa”, quando compra la casa del signor Burns dopo che quest’ultimo ha perso la sua fortuna.
Tramite una collezione di video a pagamento sul suo sito, però, il canadese ha riportato una cosa presente in parte anche nella sua autobiografia.
Inizialmente, avrebbe dovuto interpretare un altro personaggio anziché sé stesso.
Il racconto di Bret Hart
L’Hall of Famer ha rivelato che avrebbe dovuto interpretare inizialmente un wrestler vichingo nella serie animata, ma ci fu in seguito un cambio di idea.
“Avevo perso il titolo contro Shawn Michael nell’Iron Man Match di WrestleMania. Successe una o due settimane dopo l’evento. Inizialmente avrei dovuto interpretare The Mad Viking, un wrestler con la gimmick di un vichingo, un personaggio fittizio.
Insistetti molto per far cambiare loro idea, ma dissero alla fine ‘Solo la parte del Mad Viking. Prendere o lasciare.’.
Alla fine pensai che sarebbe stato divertente andare a Los Angeles per doppiare un personaggio del genere. Fu una questione di cinque minuti. Mi portarono agli studi in limousine e poi feci la mia parte.”
Bret Hart ha poi raccontato che il direttore di quell’episodio, Mark Kirkland, cambiò idea dopo aver visto il canadese circondato da impiegati della FOX che nel privato erano fan di wrestling, i quali gli chiesero un autografo.
Successe quando il conducente della limousine dovette fare rifornimento.
“Il conducente ci avrebbe messo un quarto d’ora a fare benzina. Nel frattempo, un centinaio di impiegati dei FOX Studios si avvicinarono a me per chiedere un autografo. Avevano di tutto: foto, figurine e altri prodotti.
Mi sedetti per 30 o 40 minuti a firmare autografi per tutti e il direttore dell’episodio fu sorpreso nel vedere quanto io fossi popolare. Infine mi disse che mi avrebbero disegnato.”