Brock Lesnar e Bobby Lashley si affronteranno alla Royal Rumble con in palio il WWE Championship, uno dei più importanti titoli della federazione di Stamford
I due, forti del loro passato da artisti marziali misti, hanno portato questo sport, le MMA, nel wrestling durante l’ultima puntata di WWE RAW con tanto di una sorta di cerimonia di weigh in direttamente all’interno del quadrato. Ma esattamente, chi sono Brock Lesnar e Bobby Lashley?
BROCK LESNAR
Nato il 12 luglio 1977 a Webster, Dakoda del Sud, Brock Lesnar è semplicemente un uomo che è riuscito a raggiungere praticamente qualsiasi obiettivo che si è prefissato nel corso della sua lunghissima carriera in ben tre sport diversi.
LOTTA
Brock Lesnar nel corso della sua avventura nel college si è mostrato molto portato nella lotta tanto che ad appena vent’anni diventa NJCAA All-American per poi ripetersi l’anno successivo. La prima cosa che pensiamo quando guardiamo Brock Lesnar è “Ma quanto è grosso?”. Sì, Lesnar è sempre stato molto muscoloso, anche da giovane e questo suo fisico è stato importante anche nel corso della sua carriera da lottatore.
La stazza però non è nulla se non ci sono le abilità tecniche e Brock Lesnar si dimostra abile anche sotto questo punto di vista, tanto che riuscirà ad andare in finale nel 1999 per cercare di vincere al torneo NCAA Division 1. Purtroppo, Brock non riuscirà a portarsi a casa il titolo. Tuttavia, “The Beast” non è uno che molla facilmente; si ripresenterà nuovamente in finale l’anno successivo e questa volta riuscirà a trionfare.
Non è andato alle Olimpiadi, ma non è questa l’ambizione di Brock Lesnar, lui non vuole continuare nel mondo della lotta e chiude così la sua carriera da lottatore con due volte All-American NCAA Division 1 e soprattutto con, ripetiamo, il titolo dei pesi massimi NCAA Division 1.
PRO WRESTLING – WWE
Nello stesso anno 2000 Brock Lesnar firma un contratto con la WWE e viene catapultato nella federazione di sviluppo, la OVW, in cui vincerà per ben tre volte il titolo tag team assieme ad un altro atleta che mostrerà ottime cose in futuro, Shelton Benjamin. Lesnar però piace molto alla WWE, che decide di farlo debuttare nel 2002, nella puntata di Monday Night RAW che seguì di 24 ore la disputa di WrestleMania X-8.
Dopo aver distrutto diversi wrestler, tra cui il povero Spike Dudley schiantato ripetutamente al suolo, Lesnar diventa autore di una delle scalate al titolo più rapide della federazione di Stamford. Viene soprannominato subito “The Next Big Thing” e il pubblico rimane fortemente impressionato dalla forza di colui che diventerà “The Beast”.
Vince agevolmente il torneo King Of The Ring e, a quel punto, nulla poté fermare la sua rincorsa al WWE Championship. All’epoca il campione era The Rock, uno dei wrestler più famosi di sempre, ma i pensieri di Dwayne erano rivolti verso Hollywoo: d’altronde la sua carriera in WWE era già “fatta e finita”, ed era fortemente attratto dal grande schermo.
A SummerSlam 2002 accade il passaggio delle consegne. La leggenda The Rock si prepara a difendere il titolo contro il nuovo che avanza e sarà proprio quest’ultimo, Brock Lesnar, a trionfare strappando il titolo a “The People’s Champ” diventando persino il più giovane campione della storia della WWE all’età di 25 anni.
Poco dopo si apre una nuova era, con la Brand Extension e la seguente creazione di un altro titolo mondiale, il World Heavyweight Championship che viene assegnato al roster di RAW, mentre Brock Lesnar viene inserito fisso nello show blu, SmackDown!
Lesnar nello show blu vivrà uno dei suoi periodi più belli e importanti della sua carriera. SmackDown diventa per la prima e unica volta lo show principale della WWE e gran parte di questo merito è dovuto alla magica rivalità tra Brock stesso e la medaglia d’oro delle Olimpiadi di Atlanta 1996, Kurt Angle.
Dal 2002 al 2004 Brock Lesnar diventa praticamente il volto della federazione, la principale attrazione del mondo del pro wrestling. Vince tre volte il titolo WWE, una volta il Royal Rumble Match e trionfa nel main event di Wrestlemania XIX (proprio contro Kurt Angle). Tutto procede alla grande, McMahon ha pronto un contratto ultramilionario per il suo gioiello, ma, inaspettatamente, Brock Lesnar è stanco di questa vita.
Brock Lesnar si lamenta della vita frenetica da wrestler, non riesce a recuperare come vorrebbe dagli infortuni, è costretto ad assumere antidolorifici e incredibilmente comunica di non voler rinnovare il contratto con la federazione. Vince è incredulo, rimarrà profondamente scioccato tanto da non fidarsi più di assegnare tutto questo “potere” ad un giovane. Lesnar chiude la sua prima parte della WWE con un vergognoso match contro Goldberg a Wrestlemania XX: l’incontro viene ricordato per le incredibile bordate di fischi rivolte ai due wrestler, che lasciarono la WWE dopo quel match.
MMA
Dopo aver chiuso sia con il wrestling e sia con la breve parantesi nel Football Americano, Brock Lesnar annuncia nell’aprile 2006 di aver firmato un contratto con la K1/Hero’s. Lesnar è pronto a dedicare anima e corpo in un altro sport, le arti marziali miste. Il suo debutto è nell’anno successivo contro la medaglia d’argento di Judo Min Soo Kim in cui Brock vince agevolmente in un minuto di match.
Poco dopo l’incontro chiama a gran voce la UFC dicendo di essere pronto a combattere per loro, ma Dana White non ci pensa minimamente a prendere seriamente l’ex campione WWE. A quel punto Lesnar decide di andare di persona in un evento UFC e, dopo aver saltato le transenne e dopo una pacca sulla spalla a Dana White, decide di presentarsi.
I due entrano subito in sintonia e Dana questa volta decide di offrire un contratto a Brock. Il debutto però non è niente facile, il lottatore opposto è niente meno che Frank Mir, ex campione mondiale dei pesi massimi e specialista delle sottomissioni. Lesnar dopo un grande inizio commette un errore ingenuo finendo in una kneebar dove può solo che arrendersi.
Nonostante questo errore, Brock Lesnar si rifà immediatamente nel match successivo battendo Heath Herring per decisione unanime in una prova convincente. Subito dopo gli viene incredibilmente concessa l’opportunità di vincere il titolo dei pesi massimi contro la leggenda Randy Couture. Il 15 novembre 2008, a nemmeno un anno dal suo debutto in UFC, Brock Lesnar diventa campione del mondo a UFC 91 vincendo per TKO nella seconda ripresa.
Brock Lesnar dimostra al mondo intero che è un vero lottatore, che è in grado di essere competitivo ai massimi livelli anche nelle MMA, raggiunge così l’ennesimo obiettivo della sua carriera. Nel luglio 2009 si riprende la rivincita proprio contro Frank Mir distruggendolo brutalmente in due round nello storico evento UFC 100 in cui per molti anni avrà il record di PPV venduti UFC.
Il match successivo è l’ultima difesa del titolo in cui vince con un grande upset contro l’imbattuto Shane Carwin. Successivamente riscontra dei grossi problemi di salute con i problemi di diverticolite in cui gli vengono asportati 30 centimetri dal suo colon. Torna dopo una lunga pausa e perde la cintura contro un affamato Cain Velasquez, per poi perdere brutalmente anche il match successivo contro Alistair Overeem.
Chiude così la sua parentesi gloriosa in UFC, organizzazione in cui tornerà soltanto per un altro incontro nel luglio 2016 nel corso di UFC 200 in cui vincerà ai punti contro il temibile Mark Hunt. In seguito, l’incontro viene tramutato in no contest a causa di una violazione alle norme antidoping UFC. Avrebbe avuto anche l’occasione di sfidare Daniel Cormier con la famosa scena in cui i due si sfidano al termine di UFC 242 del 7 luglio 2018, ma alla fine Brock decide di proseguire la carriera in WWE.
PRESENTE
Dopo otto lunghissimi anni le strade di Brock Lesnar e WWE si incrociano nuovamente. Questa volta Brock decide di non tornare a tempo pieno, ma da part timer, dovuto al fatto che non aveva voglia di tornare a vivere quella vita stressante e on the road che vivono abitualmente i wrestler full timer. Si toglierà grandissime soddisfazioni vincendo per sei volte il titolo di campione del mondo e, soprattutto, terminerà la leggendaria Streak a WrestleMania di The Undertaker, forse il momento più scioccante dell’intera storia della federazione di Stamford.
In questa seconda parte di avventura nella WWE Lesnar ha modificato il suo stile di combattimento in una sorta di lottatore di MMA, forte della sua esperienza in UFC. Adesso si prepara ad affrontare un altro avversario che ha avuto un passato molto simile al suo, compresa l’esperienza da lottatore MMA professionista: Bobby Lashley
BOBBY LASHLEY
Nato a Junction City, in Kansas, il 16 luglio 1976. Bobby Lashley ha avuto anche lui una grandissima carriera sportiva e anche Bobby, come Brock, si è cimentato in più sport raggiungendo i massimi livelli nel corso della sua vita.
LOTTA E PRO WRESTLING
Quando Bobby viene presentato nella WWE, precisamente nel roster di SmackDown nel 2005, viene annunciato come un quattro volte All-American NAIA, come un tre volte NAIA Collegiate National Championship, come una volta NHSCA Senior All-American più altri titoli ottenuti nella carriera da wrestler amatoriale. Il suo curriculum è molto importante e mostrerà subito la sua potenza al povero Simon Dean che viene brutalmente sballottolato in ogni parte del quadrato.
Il suo fisico è straripante: 191 centimetri per 125 kg di muscoli. Diventa immediatamente uno dei babyface più tifati dello show blu. Presto diventa una macchina infermabile, domina qualsiasi avversario all’interno del ring in cui mette in mostra tutta la sua potenza.
Tuttavia, a SmackDown non riesce mai a conquistare il titolo di campione del mondo pur combattendo più volte con la cintura in palio. Il massimo che riesce a conquistare è il titolo degli Stati Uniti, ottenuto grazie alla vittoria ai danni di JBL. Il titolo di campione del mondo lo vincerà sempre in WWE, ma solamente quando Vince decise di ridare vita alla ECW. Lashley diventa l’unico lottatore a vincere per due volte il titolo ECW da quando la WWE ha deciso di riattivare lo storico roster e la rispettiva cintura.
Partecipa all’edizione di Wrestlemania XXVII in cui, dopo aver battuto Umaga, insieme all’ex Presidente degli Stati Uniti D’America Donald Trump, tagliò i capelli al chairman della WWE Vince McMahon. Queste sono le ultime apparizioni della prima parte di carriera in WWE dato che nel febbraio 2008 la WWE comunica di aver rescisso il contratto con il lottatore.
Lashley successivamente firma con la TNA, promotion statunitense all’epoca numero due di pro wrestling in Nord America, per la quale prima combatterà nel biennio 2009-2010 e poi dal 2014 fino al 2018. Si toglierà maggiori soddisfazioni dal punto di vista titolato dato che riuscirà a conquistare per ben quattro volte il titolo di campione del mondo e altre cinture come il TNA X Division Championship. Questa sua avventura in TNA venne portata avanti parallelamente con la sua carriera da artista marziale misto.
MMA
Nel dicembre 2008 Lashley decide di provare una carriera nelle arti marziali miste combattendo in varie promotion americane minori fino a quando arriva la chiamata di Strikeforce, all’epoca la federazione americana numero due di MMA.
Nel debutto vince contro Wes Sims per TKO nel corso della prima ripresa, ma il secondo match in Strikeforce lo perde contro Chad Riggs per stop medico al termine del secondo round. Chiusa l’avventura in Strikeforce, Bobby continua a combattere vincendo il titolo dei pesi massimi in due promotion minori americane.
A quel punto avviene l’interessamento di parte di Bellator passata ancora una volta a Scott Coker, promoter che possedeva la Strikeforce dove combatteva qualche anno fa Bobby. In due anni Lashley farà cinque incontri uscendo sempre con le braccia alzate.
Chiude la sua carriera a Bellator e con le MMA nel 2016, a quarant’anni di età, con un ottimo record di quindici vittorie e due sconfitte (5-0 a Bellator).
PRESENTE
All’età di quarantadue anni, dopo aver chiuso anche la seconda parantesi con la TNA e con le MMA, Bobby Lashley fa il suo clamoroso ritorno nella federazione di Stamford nel 2018. Esattamente dieci anni dopo l’addio, Lashley torna in WWE e questa sua seconda avventura viene finalmente premiata con la vittoria del WWE Championship nella puntata di Monday Night RAW del primo marzo 2021 battendo The Miz.
Lashley a quarantasei anni di età si toglie grandi soddisfazioni trionfando anche nella serata di Wrestlemania 37 difendendo il titolo contro Drew McIntyre. A SummerSlam difende il titolo contro il leggendario Goldberg prima di abdicare il 13 settembre contro Big E, che incassò il suo Money In The Bank proprio contro l’All Mighty.
Negli ultimi tempi intraprende una rivalità contro un altro atleta dal fisico enorme: Brock Lesnar. Uno scontro che i fan hanno desiderato per più di un decennio finalmente si sta concretizzando. I due hanno già scaldato l’arena con tanto di weigh in stile MMA nel corso dell’ultima puntata di RAW.
Per la cronaca, Bobby Lashley ha registrato un peso di 273 libbre (che equivale a 124 kg), mentre la bilancia sul peso di Brock Lesnar si è fermata a 286 libbre (130 kg), anche se Brock si è pesato da vestito. I due ex lottatori di MMA, ex lottatori collegiali e wrestler professionisti, si scontreranno alla Royal Rumble 2022 con in palio il titolo WWE.
CHI POTREBBE VINCERE UN INCONTRO DI MMA TRA BOBBY LASHLEY E BROCK LESNAR?
Questa è una domanda che molti fan si sono fatti, chi vincerebbe in uno scontro vero e proprio tra queste due incredibili forze della natura. Beh, considerando che Bobby ha avuto certamente un’ottima carriera nel wrestling amatoriale e che ha raggiunto buonissimi risultati come lottatore di MMA, è indubbio che i risultati raggiunti da “The Beast” siano stati completamente di un altro livello.
Come dice l’ex double champ UFC Daniel Cormier, le MMA sono uno sport fatto di livelli e in questo caso si parla di un ex campione UFC con due difese alla cintura come Brock Lesnar (oltre a un titolo di NCAA Division 1), contro un atleta che, per quanto bravo, non ha mai combattuto per un titolo mondiale in Bellator nonostante la promotion sia inferiore qualitativamente alla UFC (azienda leader nelle MMA).
Per cui, molto probabilmente il livello di lotta di Brock Lesnar dovrebbe bastare per avere la meglio contro Lashley, anche considerando che nessuno dei due dispone di un alto livello di striking in grado di avere nettamente la meglio sull’altro.
Editoriale a cura di Fabrizio Barbera.