Coronavirus: ecco come WWE e AEW testano i dipendenti prima di ogni show settimanale. Due metodi completamente diversi adottati dalle rispettive compagnie.
Il Coronavirus resta ancora un grave problema in tutto il mondo. Gli USA stanno vivendo una seconda ondata che ha ripetuto la sensazione di paura generale che si aveva lo scorso marzo. Nel corso dei mesi sia WWE che AEW hanno provato a gestire la situazione pur di portare avanti i loro show settimanali e, come scoperto da poco, hanno utilizzato due metodi completamente diversi. Ecco come operano le due compagnie.
Come lavora la WWE?
La WWE ha avuto diversi problemi nella gestione del virus avendo una situazione di crisi profonda a giugno con quasi 70 dipendenti risultati positivi, incluso Booker T che ha recentemente annunciato la sua positività al Coronavirus. Come riferito da Wrestling Inc, la WWE ha optato per il tampone nasale effettuato il giorno prima delle registrazioni a tutti i dipendenti. L’esito veniva invitato via messaggio, se il test era negativo la superstar o il dipendente del backstage riceveva le istruzioni per le registrazioni del giorno dopo.
Come lavora la AEW?
Dall’altra parte la AEW utilizza un metodo più rapido ma più costoso come il test sierologico che rileva la presenza di anticorpi sviluppati da chi è entrato a contatto col virus. Nel loro caso lottatori e dipendenti si riunivano in un’area poco distante dalla Daily’s Place la mattina delle registrazioni. Il risultato arriva in pochi minuti: se il risultato è negativo si riceve un braccialetto. Nessuno entra nell’arena senza quel braccialetto.
Ad oggi niente è cambiato, le due compagnie usano i loro rispettivi metodi. AEW condivide il metodo con la UFC mentre WWE è rimasta al primo protocollo. Vedremo se in futuro anche la compagnia di Stamford cambierà metodologia. Restate connessi su The Shield Of Wrestling per tutti gli aggiornamenti.