Pagelle di Royal Rumble 2020, L’evento ci sorprende ancora anno dopo anno!
Ora è possibile acquistare la prima rivista dedicata al wrestling italiano. CLICCA QUI!
Il primo big four WWE dell’anno è come sempre Royal Rumble, l’evento capace di far emozionare anche i più scettici e di farci tornare bambini per una notte. Non perdiamoci troppo in chiacchiere e cominciamo a parlare del PPV!
Kick-Off: Sheamus VS Shorty G
Partiamo con la prima contesa del preshow, il match tra Sheamus e l’ex Chad Gable. Il match mi sorprende molto perché le aspettative praticamente erano nulle, Shorty G prova fin da subito ad usare la più vecchia delle strategie, colpire le gambe del gigante per indebolirgli l’offensiva e guadagnare momentum. Chiaramente l’irlandese non riesce a prendere le redini dello scontro perché meno scaltro del suo avversario, la sua unica strategia era la forza bruta. Negli ultimi minuti assistiamo a diverse belle sequenze coerenti con la storia del match, Sheamus non sembra riuscire ad usare il Brogue Kick e Gable lo chiude più volte nella Ankle Lock. Come citava una canzone però, i cattivi ragazzi vincono anche se di fatto moralmente inferiori ai loro avversari. Sheamus riesce, nel finale, ad eseguire il Brogue Kick praticamente dal nulla e vince il match.
VOTO: 6.75/10
Kick-Off: United States Championship match, Andrade (W/Zelina Vega) VS Humberto Carrillo
Non ci si aspettava poi molto da questo match, Andrade fa il solito lavoro anestetizzante all’avversario per far andare il pubblico dalla sua parte ma non ci riesce nemmeno troppo, Humberto sembrava veramente peccare di carisma. La contesa è comunque coerente col suo build up ma manca di mordente, non riescono veramente ad accendersi.
VOTO: 6/10
Roman Reigns VS King Corbin
I due hanno aperto la vera e propria card con un match simile a quello di TLC, che non sa trovare una vera e propria struttura. Insomma, manca il wrestling. La zuffa infatti risulta abbastanza lontana dalla disciplina e si porta avanti con ritmi scandalosamente scarsi. Poi, voi dove lo avete mai visto un Re con una maglietta? L’overbooking e i 1000 scagnozzi per parte non salvano un fallimento annunciato.
VOTO: 4.5/10
30 Women Royal Rumble match
Ci siamo, il primo Rumble Match della serata, 30 donne si giocano un posto per un match titolato a WrestleMania. Le prime due entranti sono Alexa Bliss e Bianca Belair, uno strano duo che però ha funzionato. La Belair è la donna uragano della prima parte mentre la Bliss si ritrova a subire ma non a mollare. L’atleta di NXT ne elimina addirittura 8 prima di essere scaraventata fuori da Charlotte Flair. Il match viene, nella sua seconda fase, portato avanti da 3 volti totalmente diversi ma importanti per motivi o per altri. Charlotte Flair, Beth Phoenix e Natalya sono le 3 donne da battere in questo momento e nessuna donna sembra riuscirci. Abbiamo assistito anche al solito spot pericolante in cui il wrestler riesce a trovare mirabolanti stratagemmi per tornare sul ring, è ancora il caso di Naomi. Sebbene le tre citate sopra siano i punti focali del match, di marmaglia nel campo di battaglia ce n’è e nemmeno poca. Arriva il numero 30, ”GAME OVER”, è Shayna Baszler! L’ex campionessa di NXT semina veramente il panico e ne elimina ben 8 in 4 minuti di permanenza sul ring, fantascienza. Natalya poi, viene come sempre fregata dalla sua amica ed eliminata, non impara mai. Una delle eliminazioni di Shayna è proprio Beth Phoenix, dopo che la Glamazon si è liberata di Natalya. Rimangono, allora, sul ring la regina e la regina di picche. Due mondi totalmente diversi, due delle donne più rappresentative di questo secolo di wrestling. Trionfa Charlotte Flair, ennesima dimostrazione di forza della figlia del buon Ric Flair. Ennesimo riconoscimento. L’incontro è stato tutto sommato dinamico e godibile, diverso dalle scorse edizioni femminili. Strana la scelta di attuare un finale repentino ma penso proprio che abbia giovato ai fini della riuscita del match. La caratterizzazione delle atlete è stata molto buona, cosa che ogni tanto si rischia di perdere in una rissa reale.
VOTO: 6.5/10
Smackdown Women’s Championship match: Bayley vs Lacey Evans
Contesa veramente soporifera e priva di ogni tipo di emozione, nemmeno il pubblico sembra percepire qualcosa. La storia è molto basilare ma allo stesso tempo potenzialmente efficace, se sfruttata bene. Così non è stato, Lacey non impensierisce mai e Bayley porta avanti il suo personaggio da antieroe basato sul nulla. Finale stile anni ’70, veramente sciocco. Da una parte del mondo vediamo miriadi di Canadian Destroyer, dall’altra match che si concludono con un semplice counter ad un Moonsault. Forse da entrambe le parti, qualcosa è andato per il verso sbagliato.
VOTO: 4.5/10
Universal Championship match: ”The Fiend” Bray Wyatt VS Daniel Bryan (Strap Match)
Match particolare, le peculiarità sono praticamente dettate dalla strana stipulazione. I due lavorano molto bene lo sviluppo della loro storia con intelligenti riferimenti a segmenti o al loro match passato di Survivor Series. Il culmine della faida ci ha dimostrato come effettivamente Daniel Bryan sia cambiato, lungi da me dire ora se in meglio o in peggio. Risulta particolarmente difficile parlare di questo match perchè è stato quanto di più americano io abbia visto in questo anno. Non male ma manco bene, forse per colpa della stipulazione o chissà. Una cosa è certa, per far lavorare decentemente Bray Wyatt lo devi letteralmente legare al fenomeno che è l’American Dragon. Vince The Fiend con una Mandible Claw.
VOTO: 6.5/10
RAW Women’s Championship match: Asuka (W/Kairi Sane) VS Becky Lynch
Inutile dire che mi aspettavo molto da questo match, non ha pienamente deluso ma le ambizioni erano altre. La faida, molto orientale, prometteva veramente benissimo e non era un’occasione da buttare al vento. Becky Lynch ha imparato dagli errori del passato, quelli che gli furono fatali lo scorso anno. Infatti, quando le due si trovano sull’apron, l’irlandese riesce a non subire il Neckbreaker proprio come accadde lo scorso anno. Il match è molto interessante ma sottotono, bello ed originale l’uso del Green Mist.
VOTO:7/10
30 Men Royal Rumble Match
Ci siamo, è tempo di Main Event! Entra subito la Bestia, come promesso, e son cavoli amari per tutti. Il match è facilmente suddivisibile in due parti, proprio come il femminile. Nella prima fase, Lesnar è il mattatore assoluto, ne elimina 4 come fosse niente. Arriva poi Kofi Kingston, suo ex rivale, a metterlo in difficoltà. Il giamaicano riesce a temporeggiare ed entrano Big E e Rey Mysterio. Un viaggio nel passato per Lesnar che, però, nemmeno con troppe smancerie riesce a liberarsi dello strano trio. Col numero 10 entra l’amicone di Lesnar, Shelton Benjamin, che crede nelle bontà della bestia. Lesnar, però, non ha un cuore e si libera anche di lui, deridendolo. Entrano poi Shinsuke Nakamura e MVP, due ex wrestler NJPW. Il giapponese in particolare, nel 2006, fu coinvolto in un match titolato proprio con la bestia, in terre orientali. Lesnar si libera facilmente anche di loro 2. Con la clamorosa ovazione del pubblico entra Keith Lee, poi Strowman. I due fanno la stessa fine di tutti gli altri, la bestia è indomabile! 15 e 16, numeri sfortunati per il protetto di Heyman. Rispettivamente Ricochet e Drew McIntyre. I due riescono ad infliggere una combo letale all’attuale WWE Champion, Low blow e Claymore Kick! Da qui inizia una nuova rumble, con tratti diversissimi dalla sua prima metà. Al numero 21 poi risuona la bellissima Metalingus degli Alter Bridge, non nego di essermi emozionato. La Rated R Superstar è tornata! Tra sequenze importanti e bei momenti, ci troviamo alle entrate finali. Nessuna sorpresa ora, si fa sul serio. Col numero 30 entra Seth Rollins con la sua banda di scagnozzi, le mimiche dei 4 sono clamorosamente riuscite, entrata bellissima. Si scatena la rissa più totale e ovviamente ci rimette l’heel, bistrattato. Rollins prende mosse praticamente da tutti e viene eliminato come un giullare nonostante l’aiuto della sua stable. I 4 restanti sul ring sono Edge e Orton, praticamente coalizzati e Reigns e McIntyre. L’unico che non ha mai vinto il Royal Rumble match tra questi indovinate chi è? Esatto. Edge elimina Orton e Reigns elimina Edge. Rimangono il mastino e lo scozzese, il Claymore Kick è letale. Reigns viene eliminato e McIntyre è il vincitore dell’edizione annuale della Rumble maschile. Rissa reale veramente molto bella, ben diluita e totalmente godibile. Presenta, però, delle pecche in termini di status e caratterizzazione. in WWE abbiamo due stereotipi di face che possiamo ben scindere, l’heel alla Corbin e il face alla Reigns. Qualunque altro uomo si avvicinerà al main event, avrà quel personaggio. Ci ritroviamo nel caso di un martoriato Seth Rollins e di un McIntyre fatto con lo stampo. Lo Scozzese subisce, subisce e subisce. Proprio come il Reigns babyface del 2015 ed il Rollins babyface del 2019. Sono tremendamente deluso dalla continua scelta di non voler osare della federazione, il solito personaggio reiterato all’infinito. Un po’ ”ce l’ho” con Cena per aver formato una generazione di supereroi. Un po’ ”ce l’ho” con Edge per aver formato una generazione di codardi senza attributi.
VOTO: 8/10
Che dire, evento con molteplici incognite ma che ha avuto un main event veramente molto bello. Roman Re…Drew McIntyre vola a WrestleMania!