Shawn Michaels è il protagonista dell’ultimo episodio del podcast di Jim Ross. Il commentatore AEW racconta il retroscena della rinuncia al Titolo Mondiale nel 1997.
“I lost my smile”, ho perso il sorriso. Con queste parole HBK annunciò, durante la puntata di RAW del 13 febbraio 1997, di aver ufficialmente rinunciato al Titolo Mondiale WWF e di voler fermarsi dall’attività sul ring. Una decisione che, in quel primo frangente, mandò in frantumi i cuori di milioni di fan ma che, come poi si scoprì in futuro, mandò all’aria un attesissimo rematch con Bret Hart a WrestleMania 13. Un segmento ancora oggi molto discusso che misero in mostra il carattere e l’influenza di Michaels in quel periodo da lui definito come il più difficile della sua vita nonostante il successo internazionale.
Il racconto di Jim Ross
Durante l’ultimo episodio del suo podcast, Jim Ross ha svelato diversi dettagli su quella fase della vita di Shawn Michaels e sulla rinuncia al Titolo quell’anno. Fu davvero infortunio o fu solo rifiuto di restituire il favore a Bret Hart? Ecco le sue parole.
Credo di averlo scoperto lo stesso giorno. Shawn era molto instabile e controverso all’epoca perciò ogni cosa che sentivo che lo riguardava non era certo una novità, eravamo abituati. Ma quando ha rinunciato al Titolo… non so se ha perso il sorriso perché era infortunato o semplicemente perché non ha saputo gestire la pressione su di lui. Era influenzato da alcune fonti esterne che non facevano altro che buttare benzina sul fuoco. Non appena venuti a conoscenza nella riunione di produzione quella mattina è stato molto strano. Magari gli dai il beneficio del dubbio, magari qualcosa non funziona in lui. Non lo sapevamo ma ho sempre pensato che soffrisse per via del suo ginocchio e non so il perché. La realtà è che all’epoca ha fatto fatica ad accettare la responsabilità di essere il numero uno della compagnia.
Diversi furono i problemi che influenzarono il periodo di assoluto dominio di Shawn Michaels in WWE tra il 1996 e il 1998. Fortunatamente la sua vita gli ha offerto una seconda chance e riuscì a tornare sul ring nel 2002 regalandoci anni di wrestling di altissimo livello confermando il suo ruolo di “miglior performer di sempre”.
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