Miei cari lettori benvenuti ad un nuovo episodio di Squared Circle, il penultimo di questa prima stagione. In questo viaggio nel tempo affronteremo il decennio più caotico di sempre, gli anni ’90.
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Squared Circle, capitolo 11.1- L’inizio della guerra del lunedì sera
La WCW, nata nel 1988 da Ted Turner con lo scopo di contrastare il dominio della WWF, entra nel nuovo decennio come outsider: non ha ancora ben chiaro il modo ideale per battere McMahon ma, sotto la guida di Eric Bischoff, la strategia è presto fatta.
Basta solo attendere il momento ideale che arriva nel 1992 quando, a seguito di una serie di duri scandali, la reputazione della WWF perde incredibilmente quota.
Tra scandali sessuali e polemiche sull’utilizzo di steroidi, McMahon perse tempo e soldi nelle dispute processuali. L’occasione è ghiotta, McMahon è chiamato ad una ricostruzione del suo format e, dovendo ricorrere ad alcuni sacrifici economici, perde l’ormai usurato Hulk Hogan che si trasferisce proprio alla WCW. Tuttavia McMahon risponderà colpo su colpo e nel gennaio 1993 inizia la più grande tradizione televisiva di sempre: Monday Night RAW.
La WCW inizia a prendere finalmente quota e, complice altri grandi acquisti dalla WWF, apre nel 1995 il suo personale show settimanale, Monday NITRO, creando ufficialmente una competizione diretta settimanale dichiarando guerra una volta per tutte alla compagnia dei McMahon. Nel frattempo la NWA, dopo l’addio da parte della WCW nel 1993, è inesorabilmente ridimensionata.
La sua gloriosa storia subisce una battuta d’arresto traumatica sotto i colpi della vera guerra tra le due armate principali dello Squared Circle.
Squared Circle, capitolo 11.2- La nWo
L’obiettivo della WCW è quello di mostrare un prodotto diametralmente opposto a quello della WWF, ancora troppo incastrato in un format infantile con situazione fuori dal normale. La WCW, invece, è il paradiso per i giovani arrabbiati dell’epoca. Siamo in piena Grunge Era ed Eric Bischoff ne cavalca l’onda e crea un prodotto per adulti con personaggi realistici e credibili con background comuni a tutti.
L’unico che ancora fa fatica è sempre Hulk Hogan il quale non ha altra scelta se non quella di cambiare rotta e rompere col passato.
A Bash At The Beach 1996 Hogan cambia finalmente pelle, diventa per la prima volta heel e si unisce ai due nuovi arrivati dalla WWF, i talentuosi Kevin Nash e Scott Hall, formando il New World Order del Pro-Wrestling, la stable più rivoluzionaria di sempre e il simbolo della WCW.
Il colpo è durissimo, la gente chiamata a decidere cosa guardare il lunedì sera, opterà per la WCW la quale schiaccerà letteralmente la WWF per 83 lunghe settimane portandola ad un passo dal fallimento.
Capitolo 11.3 – Una nuova generazione
Fino al 1996 la WWF naviga a vista. Costretta a perdere tanti nomi di spicco, McMahon è costretto ad affidarsi ad una nuova generazione di grandi talenti. Guidati da Bret “The Hitman” Hart, la nuova generazione è chiamata a risollevare le sorti di una compagnia allo sbando.
Nomi come Yokozuna, Razor Ramon, Diesel, Shawn Michaels, British Bulldog, Mr. Perfect, Lex Luger, portano avanti la compagnia assieme ad un altro grande personaggio dello Squared Circle che fece il suo esordio nel 1990, The Undertaker.
Con questo nuovo assetto, perdendo pezzi qua e la col passare dei mesi, la WWF si riforma in attesa della scintilla per far riscoppiare le micce. Nel frattempo un’altra compagnia decide di voler dire la sua.
Capitolo 11.4 – La ECW
Philadelphia, 25 aprile 1992. Tod Gordon acquista la Tri-State Wrestling Alliance denominandola Eastern Championship Wrestling. La piccola promotion è all’interno della morente NWA diventandone una delle alleate di spicco. La compagnia non offre molto alla storia se non fosse che nel settembre 1993 Paul Heyman ne diventa il booker. È l’inizio della rivoluzione.
Seguendo la scia della WCW, Gordon molla la NWA e cambia pelle rinominando la compagnia Extreme Championship Wrestling. Nel 1995 Heyman acquista la federazione e inizia la costruzione del suo sogno: la nascita di un mondo unico nel suo genere privo di ogni regola dove tutto vale e tutto può succedere. È la rivoluzione hardcore, quella già popolare nello Squared Circle in Giappone e che negli USA era noto solo in Texas.
Personaggi come The Sandman, Tommy Dreamer, Tazz, Raven e New Jack sono i primi rappresentanti di questa rivoluzione estrema sullo Squared Circle. Un paradiso violento ma romantico in cui chi entra non può uscire se non in una valle di lacrime.
Heyman portò la ECW a picchi incredibili diventando la terza forza mondiale dello Squared Circle portando nei suoi show grandi nomi come Eddie Guerrero, Dean Malenko, Rob Van Dam e Sabu. Anche la divisione Tag Team non scherza grazie alle gesta dei Dudley Boyz.
Fino alla triste chiusura nel 2000, la ECW ha raggiunto dei picchi incredibili arrivando ad avere una serie di eventi in Pay Per View a partire dal 1997 grazie all’alleanza con la WWF. Ancora oggi la ECW è considerata come una favola unica dello Squared Circle che ha ispirato quello che poi succederà nella seconda metà degli anni ’90.
Squared Circle, capitolo 11.5 – L’Attitude Era
23 giugno 1996, un giovane lottatore ex WCW che risponde al nome di Steve Austin vince il glorioso torneo King Of The Ring. Il suo epico discorso subito dopo la vittoria della finale è la scintilla iniziale della rinascita della WWF.
Al grido di Austin 3:16, McMahon ha la chance per riprendere quota grazie a quattro nomi: Bret Hart, The Undertaker, Shawn Michaels e Steve Austin. Questi quattro, assieme ad altri grandi personaggi, saranno il fulcro iniziale di quella che sarà nota come l’Attitude Era.
Mentre dall’altra parte si strizza al midollo l’idea nWo, McMahon e i suoi sceneggiatori creano un nuovo format molto più realistico rispetto a quanto visto solo pochi anni prima, avvicinandosi al pubblico adulto in maniera quasi subdola.
Con un atteggiamento da finto perbenista McMahon assiste, nel 1997, alla nascita della D-Generation X, stable fortemente ribelle (anche dietro le quinte) capitanata da Shawn Michaels e che contiene anche Triple H, Chyna e Ric Rude.
Il 1997 è l’anno di svolta della WWF: Vince McMahon deve compiere l’ultimo sacrificio lasciando andare Bret Hart alla WCW creando una spirale di inconvenienti risolti con l’ormai storico Montreal Screwjob, evento del quale è possibile scoprire ogni dettaglio tra libri e documentari sullo Squared Circle.
Il 1998 vede la WWF completamente rinata e ricostruita sotto ogni piccolo particolare. La WCW intravede il pericolo ma non potrà più nulla. Nel marzo 1998 la WWF si riprende il comando della Guerra del Lunedì Sera dopo WrestleMania 14, evento noto per l’apparizione di Mike Tyson nel Main Event tra Shawn Michaels e Steve Austin.
Da quel momento nulla avrebbe più fermato la WWF e, con l’aggiunta di The Rock e la consacrazione di Mick Foley, il mondo del wrestling ritorna saldamente nelle mani di Vince McMahon.
Squared Circle, capitolo 11.6- Prove tecniche di monopolio
Gli ultimi anni sono caratterizzati dall’incontrastato dominio della WWF mentre la WCW, vittima dei propri investimenti pazzi, è costretta piano piano a tirare i remi in barca.
Dal punto di vista del roster la compagnia di Turner era, per certi versi, migliore di quello dei McMahon: la divisione Cruiserweight era fenomenale e gente come Paul Wight e Bill Goldberg avevano creato una speranza di rinascita in una compagnia che, purtroppo, era malata all’interno rovinata dai giochi politici delle stelle principali le quali non accettarono mai di lasciar strada alle nuove generazioni dello Squared Circle.
Complice un crollo di qualità progressivamente peggiore nel corso delle settimane, per la WCW l’agonia fu tremenda finendo ad un incredibile epilogo nel 2001 venendo acquistata proprio dalla WWF, la stessa compagnia che, in teoria, sarebbe dovuta fallire per mano loro. Certe volte la vita è davvero molto strana.
In questo modo terminiamo questo penultimo episodio.
Non perdete l’appuntamento per l’episodio finale di Squared Circle, a mercoledì.