Wade Barrett odiava lavorare in WWE. La critica del primo leader del Nexus nei confronti della federazione di Vince McMahon.
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Wade Barrett ha lasciato la WWE nel 2016, dopo aver vinto la prima edizione di NXT, ben cinque volte WWE Intercontinental Championship e avendo preso parte ad importantissime faide. Barrett fu anche il leader della stable che sconvolse l’intera WWE: il Nexus.
Le parole di Wade Barrett
Parlando ai microfoni di Art Of Wrestling ha parlato del suo rapporto con la WWE e di come non fosse contento del suo trattamento.
Ho lasciato la WWE più o meno tra l’Aprile ed il Maggio del 2016. Ho detto ai dirigenti che il mio contratto stava per scadere e che non avevo alcuna intenzione di rinnovare. Hanno provato a farmi diverse offerte per convinceremi a rimanere in federazione ma gli ho detto “non mi importa, ho bisogno di andarmene. Odio lavorare qui!”
Ho amato lavorare qui, probabilmente, fino alla fine del 2014 e l’inizio del 2015. Ho pensato che se avessi continuato a lavorare sul mio fisico avrei convinto i dirigenti a darmi chance importanti. Forse mi serviva una frase, un tormentone. Forse mi serviva una t-shirt da cui ricavare grandi vendite. Forse dovevo migliorare le mie capacità sul ring. C’era questo pensiero fisso nella mia testa che mi spingeva a migliorarmi.
Ma nel 2015 ho iniziato piano piano ad avere sempre meno spazio ed importanza. Mi sembrava che io stessi sprecando tutte le opportunità che mi venivano date. Ad esempio sono diventato King Of The Ring, ma non mi ha portato a nulla. Non è stato per nulla gratificante. Ero consapevole che a nessuno importasse cosa io stessi facendo lì, era come se stessi in fila ad aspettare un pollice su o un pollice giù. Stavo sprecando la mia carriera in attesa di un pollice alto.
Stu Bennett, vero nome di Wade Barrett, adesso lavora per la NWA dopo essersi lasciato la carriera all’interno del ring alle spalle. Non è il primo e sicuramente non sarà l’ultimo ex lottatore WWE a criticare le scelte della federazione una volta abbandonata la compagnia di Stamford.