Vince Russo ha parlato di Bray Wyatt rivelando come la WWE dovrebbe garantirgli una libertà creativa simile a quella che aveva Mick Foley nell’Attitude Era.
The Fiend non appare sulle scene dalla sconfitta contro Randy Orton nella Night 2 di WrestleMania 37. Quell’incontro, criticatissimo sul web, per molti ha segnato l’apparente pietra tombale sul progetto del Maligno, riconosciuto ormai come un grande fallimento dopo alcune scelte di gestione decisamente opinabili.
Della sua gestione ha voluto parlare l’ex booker della WCW e della WWE Vince Russo durante il Patreon special Q&A su Two Man Power Trip of Wrestling.
Vince Russo parla di Bray Wyatt
“Ecco la differenza. Prendiamo Wyatt e Mick Foley. Quando lavori con qualcuno di speciale come quelli li, non ci sono confini. Non c’è niente che non possiamo fare. Il personaggio diventa quasi solo quello che c’è nella mente di Mick. Puoi fare qualsiasi cosa e sarà diverso ogni volta. Bray è lo stesso tipo di personaggio.
Il problema è che Bray Wyatt non era nello stesso sistema in cui si trovava Mick. Quindi a Bray verrà detto cosa dire e cosa fare, questo è quello che stanno facendo. Non ho mai dettato nulla a Mick. Gli dicevo: “Mick questo è il contorno ed è qui che dobbiamo arrivare, come vuoi arrivarci?” Voglio dire, era così che lavoravamo.
Quando qualcuno è creativo, non puoi porre dei limiti. Lo uccidi. Lo uccidi quando non permetti loro di essere creativi. Mai in un milione di anni sarei andato da Mick con un copione in mano. Ma siete matti?”