Hulk Hogan considera il coronavirus come una punizione divina. Nel pieno di questo periodo di quarantena, Hulk Hogan condivide una riflessione in cui considera il COVID-19 come una punizione di Dio
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L’epidemia di COVID-19 sta indebolendo il mondo intero giorno dopo giorno. Nonostante gli enormi sacrifici di medici ed infermieri, la quarantena che stiamo affrontando e i casi di guarigione, non è stato ancora trovato un vaccino per la cura.
C’è inoltre chi, nella sua quarantena, prende del tempo per pensare e fare delle riflessioni. Tuttavia, non tutte le riflessioni condivise sono ben apprezzate.
E’ il caso del “Real American” Hulk Hogan, il quale si è espresso con un post sui social in merito alla pandemia e alla conseguente quarantena. Hulk Hogan, in una sua considerazione personale, ha paragonato il coronavirus a una punizione divina.
Il post di Hogan
A seguire è una riflessione condivisa dall’Hall of Famer assieme ad una sua considerazione personale. La riflessione che l’ “Hulkster” ha condiviso, paragona l’epidemia alle piaghe d’Egitto.
“Forse non abbiamo bisogno di un vaccino, forse abbiamo bisogno di questo periodo d’isolamento dalle distrazioni di questo mondo. L’unica cosa al mondo che conta veramente è Gesù Cristo.”
Quanto è scritto nel post ha attirato anche il disprezzo di chi ha un credo differente, ma anche di persone dello stesso credo che non concordano con quanto espresso da Hulk Hogan.
Altri si sono espressi
Hulk Hogan non è l’unica personalità del wrestling ad aver parlato in merito all’epidemia.
Anche Val Venis, in seguito ai cambiamenti apportati a WrestleMania, si è sfogato contro il governo e ha addirittura suggerito di farlo abolire.