Mick Foley ha avuto modo di raccontare le difficoltà nell’interpretare la gimmick di Mankind, quella più oscura delle tre portante in scena.
Foley è una delle menti più geniali della storia del wrestling. Un lottatore che portato ai massimi livelli il concetto dell’estremo, sacrificando il suo corpo per lo spettacolo. Negli anni ha interpretato ben tre personaggi.
Cactus Jack, la sua versione più estrema e violenta, Dude Love, un hippy da tratti psicopatici e Mankind, un essere depresso e oscuro. Proprio quest’ultima è stata la gimmick più difficile da interpretare per il lottatore, come raccontato nella piccola intervista concessa a Denise Salcedo durante il Comic Con Revolution a Ontario, in California.
La rivelazione di Mick Foley
Mick Foley ha parlato delle difficoltà nell’entrare in un personaggio del genere. Ecco il suo commento:
“Beh, Dude Love è stato il più facile perché sono solo dovuto essere un po’ più nerd di quanto non lo sia nella vita reale. Mankind è stato il più difficile perché era un personaggio davvero oscuro. Nel 1996 era davvero oscuro, ed è stato difficile per me immergermi in un mondo del genere. Voglio dire, letteralmente, andavo in sala macchine per cercare di entrare nel personaggio di Mankind.”
Mick Foley ha interpretato tutte e tre le sue amatissime gimmick durante l’ultima edizione degli Slammy Awards.
2️⃣5️⃣ years ago today, Mick Foley made history.
From hardcore brawls to an iconic championship win, WWE Hall of Famer Mick Foley relives his greatest moments as the deranged Mankind.
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— WWE (@WWE) January 4, 2024

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