Paul Wight oggi è parte del roster AEW, ha debuttato al commento di AEW Dark: Elevation e sta iniziando ad entrare nelle dinamiche interne alla compagnia. Anche se oggi è lontano dalla compagnia di Stamford, l’ex Big Show non può dimenticare 20 anni di carriera e, ospite del podcast di Chris Jericho, ha analizzato la sua ultima apparizione in WWE con discreto rammarico.
Paul Wight e il trattamento ricevuto dalla WWE
Durante la chiacchierata con Jericho, Paul Wight ha commentato l’apparizione finale in WWE a RAW Legends Night definendola come “orrenda”. Le due parti erano in fasi di trattative per il rinnovo del contratto e, in questo periodo, può accadere di tutto e lui l’ha provato sulla sua pelle.
L’ultimo RAW che ho fatto è stato orribile. Ero in trattativa con loro. Certe volte, quando non raggiungi presto l’accordo con loro, ti rendono le cose un po’ più difficili per dimostrarti il loro peso. Fa parte del gioco, volevano che Randy Orton mi ridicolizzasse facendomi sbattere su una sedia per poi finire KO. Rifiutai pensando “Non mi farò fregare”. Non è un’offesa verso Randy ma lo sa che non lo avrebbe fatto se non gliel’avessi consentito.
Alla fine si potò per un’altra direzione, molto più dignitosa per Paul Wight:
Se dobbiamo far qualcosa, Randy può mettermi la mano sulla spalla ed io mi siederò perché non voglio combattere Randy che intanto cercava di entrare nella mia testa. Storie simili le puoi fare sempre ma non funzionano con me, se Randy mi avesse alzato le mani lo avrei distrutto e sarebbe stata una cosa carina. Poi mi hanno fatto uscire sullo stage con Hogan, Flair e altri Hall of Famer, stavano davvero cercando di spingermi via.
Un capitolo finale molto amaro che chiuse definitivamente il rapporto con la WWE aprendo la porta per la AEW. Vedremo come proseguirà la storia nella corte dei Khan, restate connessi su The Shield Of Wrestling per tutti gli aggiornamenti.