Seth Rollins sul cambiamento dopo Hell In A Cell. In vista del suo match titolato di ieri notte, Seth Rollins ha parlato di come l’Hell in a Cell Match con The Fiend abbia ucciso il suo personaggio
Ci sono molte cose di cui possiamo parlare nella carriera di Seth Rollins, ma uno dei punti più negativi di essa, avvenuto nei tempi recenti, è l’Hell in a Cell Match contro The Fiend dello scorso ottobre. Tale match è considerato da molti come uno dei peggiori incontri nella storia della stipulazione.
I fan presenti all’evento hanno preso malissimo il finale dell’incontro, rigettando l’odio generato da quel finale addosso alla promotion e al suo campione universale di allora.
Per Rollins, quel match ha segnato la fine del suo personaggio.
Una brutta ferita
Intervistato su TalkSport in vista del suo match di ieri notte contro Drew McIntyre, Seth Rollins ha parlato dei danni causati da quell’incontro.
Il mio personaggio era morto dopo quell’Hell in a Cell. Non potevo fare nulla, ed ero io a dovermi confrontare con l’esito di quell’incontro. In quel momento a nessuno dei fan in arena importava di me, per come l’ho vista io quella sera.
A nessuno importava di Seth Rollins, di come la cosa stava avendo effetto su di me o se io avessi avuto voce in capitolo sul finale. Capì che dei cambiamenti andavano fatti, era come se fossero lezioni personali. È successo e ora siamo qui. Non mi lamento di quanto è successo ma, allo stesso tempo, guardo avanti verso il futuro e vedo cosa posso fare e controllare.
Il turn di Seth Rollins
La faida e l’Hell in a Cell con l’alter ego di Bray Wyatt sono le basi gettate per il turn heel di Seth Rollins a fine 2019.
Il tutto ha avuto il suo esito dopo Survivor Series 2019, con il pretesto che solo lui si sarebbe impegnato veramente nella lotta tra brand.
Ora Seth incarna il personaggio del “Monday Night Messiah”, nel quale ha rinnovato il lato più oscuro di sé.