Top 10 Main Event di Wrestlemania: il wrestling come lo conosciamo oggi è caratterizzato da un passato molto importante. I maggiori cambiamenti e le maggiori conquiste le abbiamo avute proprio nei Main Event di Wrestlemania
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Buongiorno amiche ed amici dello sport-spettacolo più avvincente di tutti, io sono il vostro Alex Zocchi ed ho sudato le famose 7 camicie per portarvi questa Top che, sia visto il periodo, ovvero quello di WrestleMania, sia per il tema, ho ritenuto necessario portarla da Top 5 a Top 10.
Ho sempre ritenuto fondamentale nella vita ragionare in una certa maniera, ovvero che l’importante di un libro, di un film, di un videogioco o anche di un evento è il finale, perché può dare o togliere senso e gloria a tutto ciò che c’era prima. Banalmente vi sarà capitato in vita vostra di vedere un film che vi sembrava fare schifo, ma il finale l’ha poi salvato rendendolo di fatto un bel film. O anche il contrario, un bel prodotto rovinato da un finale pessimo o non all’altezza. Questo vale, ed a maggior ragione, per gli eventi di Wrestling. Il finale prende il nome di Main Event ed è ciò che deve rendere memorabile l’evento.
Quando si parla di WrestleMania però si parla di storia. 35 edizioni sono tante e non sapete le esclusioni eccellenti che ho dovuto fare in questa Top che cerca di sposare il mio gusto critico personale all’importanza storica ed al simbolismo dei vari match che hanno caratterizzato la storia di questo PPV.
Non me ne vogliano i fan degli atleti o dei match che non troveranno luce in questa classifica, ed ecco a voi la Top dei 10 Main Event più belli ed importanti della storia di Wrestlemania.
10 – WrestleMania 30
Batista vs Daniel Bryan vs Randy Orton (c) per il WWE World Heavyweight Championship
YES! YES! YES!
Al decimo posto c’è un Main Event che ha fatto la storia per cosa rappresentava il vincitore, Daniel Bryan. L’uomo delle zoccolate era amato dal pubblico: memorabile la scena che vedeva i suoi sostenitori durante una serata dello show rosso, RAW, invadere tutta l’area del ring e portare in trionfo il wrestler a suon di YES! YES! YES!
Poche volte nella storia il WWE Universe ha trovato appartenenza ad un wrestler e di conseguenza ad un movimento. I più memorabili sono l’HulkaMania e la CeNation. Certo, sono tifoserie che perdurano, a tratti impossibili da scalfire, ma lo YES! Movement è andato oltre al palazzetto WWE. E’ entrato di prepotenza nella cultura pop americana, negli sport ed in tanti altri ambienti. Di fronte a cotanto amore per un lottatore, come non riconoscergli un meritato match per il titolo? O almeno, questo sarebbe il normale ragionamento se voi non foste Triple H.
Dopo una serie di vicissitudini che vedevano il Triplo non volere Daniel Bryan nei piani alti della scena titolata, quest’ultimo riuscì a guadagnarsi l’occasione per finire dalle stalle alle stelle in un salto, ovvero un match con Triple H dove in caso di vittoria sarebbe finito direttamente nel Main Event di WrestleMania contro il campione Randy Orton e lo sfidante Batista. Ma l’Assassino Cerebrale, pur di mettergli i bastoni tra le ruote, decise di calare l’asso nella manica programmando il loro match nello stesso PPV, ma Bryan vinse, trasformando il Main Event in un Triple Threat Match.
Incredibile ma vero, buttando il cuore oltre l’ostacolo e con una fasciatura evidente all’addome, Daniel Bryan divenne il nuovo campione del mondo.
Lo YES! Movement ha vinto in un trentennale anniversario di WrestleMania che passerà alla storia.
9 – WrestleMania 1
Hulk Hogan & Mr. T vs Paul Orndoff & Rowdy Roddy Piper (Muhammad Ali arbitro Speciale)
Certo, se vi chiedessi di un match a WrestleMania , pochi mi risponderebbero questo. No, non è un incontro memorabile, non che sia un brutto incontro, anzi, ma sicuramente al giorno d’oggi non si prenderebbe mai la parte alta della card dello show più importante dell’anno. Eppure è in questa classifica per l’importanza e la peculiarità che il match rappresenta.
E’ il primo Main Event di WrestleMania, e questo già gli basterebbe per entrare d’onore in molte Top inerenti al PPV, ed è ad oggi l’unico Main Event dello Showcase of Immortals che presenta come stipulazione il Tag Team Match.
Ad arricchire il tutto è il periodo: gli anni 80 nel wrestling WWE sono conosciuti come la Golden Age. Un’epoca fantastica dove i wrestler erano iconici e colorati, dove il contorno al match di wrestling era così forte da rendere quasi impossibile il famoso “crollo della quarta parete”. Se oggi la disciplina ha questa importanza nel mondo, lo dobbiamo a quel decennio.
Ma pochi si soffermano sul reale fattore scatenante dell’interesse dello spettatore medio nei confronti del wrestling ed in particolar modo dell’allora WWF, la Rock’n Wrestling Connection. Un movimento nato dopo un accordo di collaborazione tra l’emittente MTV e la WWF grazie al quale grandi star dell’epoca come la cantante Cyndi Lauper, il pugile Mohammad Ali e la star televisiva Mr.T iniziarono a prender parte agli show fino ad arrivare alla prima edizione di WrestleMania .
Mettetevi nei panni dell’americano medio che, ai tempi, nel PPV si trovò gente del calibro dell’allora già famoso Hulk Hogan, Rowdy Roddy Piper, Mr. T e Mohammad Ali come arbitro speciale. Il resto è storia.
8 – WrestleMania 24
Edge (c) vs The Undertaker per il WWE World Heavyweight Championship
Ebbi già modo di parlare di questo match in una precedente Top 5 riguardo ai grandi match fatti dalla superstar vietata ai minori. E’ indubbio ch’io abbia un debole per questo incontro, ma l’ho sempre ritenuto anche la dimostrazione che il sacrificio paga.
In una card dove c’era la presenza del pugile Floyd Mayweather, l’incontro che metteva in palio la carriera di Ric Flair contro un sempre splendente Shawn Michales ed un Triple Threat Match da far paura che vedeva il campione WWE Randy Orton difendere il titolo dall’assalto di John Cena e Triple H, questo match è riuscito a ritagliarsi lo spazio più importante del mondo del wrestling, il Main Event di WrestleMania.
I 2 sfidanti venivano da una lunga ed intensa faida, erano entrati più di tutti nelle menti del pubblico e la scrittura era a dir poco ottima. E comunque stiamo parlando di due nomi come Edge e The Undertaker. Se però guardiamo i lottatori presenti nella card, questo match è anche la dimostrazione che non sempre bastano grandi nomi ed un titolo massimo per garantirsi questo spazio unico al mondo.
7 – WrestleMania 19
Brock Lesnar vs Kurt Angle (c) per il WWE Championship
Come per il match precedente, con una card stellare non era scontata la presenza di questo incontro per concludere WrestleMania . Indubbiamente uno la miglior nemesi dell’altro, si arrivò a quest’incontro dopo una serie di vicissitudini.
Brock Lesnar, dopo aver vinto la Royal Rumble, scelse di sfidare il WWE Champion, allora l’eroe olimpico. Ma Lesnar cercò ed ottenne un incontro, sempre per la cintura, prima di WrestleMania. Incontro che però Angle vinse facendo carte false. L’allora General Manager di SmackDown Stephanie McMahon sancì le regole del match: se Angle avesse perso anche per squalifica o per count-out, avrebbe comunque perso l’alloro massimo.
Un incontro al cardiopalma dove tutti e due ne uscirono infortunati. In particolare Brock Lesnar che, tentando la Shooting Star Press, cadendo rovinosamente di testa si procurò “solo” una commozione cerebrale.
Ad uscirne vincitore fu proprio quest’ultimo e, nonostante gli acciacchi procurati dai due atleti, essi portarono a termine uno degli incontri più memorabili della storia del PPV, rischiando di dare la vita per la disciplina ed il pubblico che amano.
6 – WrestleMania 31
Brock Lesnar (c) vs Roman Reigns vs Seth Rollins (che incassa il Money in the Bank) per il WWE World Heavyweight Championship
La situazione di partenza è di quasi assoluta normalità. Brock Lesnar doveva difendere il titolo dall’assalto del mastino. Tutto lasciava presagire che l’incontro sarebbe andato secondo i piani, indipendentemente dal vincitore.
Però, quando c’è una valigetta del Money in the Bank che gira, nessun campione può star tranquillo e lo spettatore ha quella strana corda dell’attenzione tesa, della serie “non succede, ma se succede….”, pronta a spezzarsi e a farlo saltare dal divano. Certo, va detto che quella sera le probabilità che una valigetta venisse incassata erano basse visto che il detentore, Seth Rollins, aveva già disputato e perso un match contro Randy Orton ed inoltre WrestleMania non è mai stata palco di un incasso.
Ma c’è sempre una prima volta. Quella sera, durante il Main Event si presentò Seth Rollins intromettendosi nel match per poi vincerlo, laureandosi nuovo campione del mondo. Lo stadio venne giù dalle urla del pubblico.
Il primo incasso di un Money in the Bank a WrestleMania, nel match più importante, non può che fare storia!
5 – WrestleMania 14
Shawn Michaels (c) vs “Stone Cold” Steve Austin per il WWF Championship con Mike Tyson come Special Enforcer
Ritenuta da tanti, ed a ragion veduta, l’affermazione di uno dei più grandi atleti della storia della WWE, “Stone Cold” Steve Austin, nonché l’inizio dell’era più osannata dai fan odierni del wrestling, l’Attitude Era.
In più c’era Mike Tyson a bordo ring, innalzando l’attenzione del pubblico mondiale per questo PPV e questo match.
Un match perfetto, fisico ed atletico al punto giusto, con gli atleti che diedero il massimo. La vittoria di Steve Austin sarà il colpo di grazia nell’allora guerra degli ascolti tra la WWF, trainata dal RattleSnake e altri atleti come The Rock, Triple H e The Undertaker, e la WCW che, nel giro di 2 anni, perse costantemente ascolti fino ad arrivare al fallimento.
4 – WrestleMania 6
Hulk Hogan (WWF Champion) vs The Ultimate Warrior (WWF Intercontinental Champion) in un Champ vs Champ
Il match lo ritengo IL pezzo di storia del wrestling WWE di questa classifica. Uno degli incontri più belli di sempre, vide per la prima volta l’allora campione del mondo Hulk Hogan mettere in palio la propria cintura contro The Ultimate Warrior, il campione intercontinentale, che mise sul piatto anch’esso il titolo in un Champ vs Champ. Inoltre fu la prima volta che gli sfidanti erano 2 Face. Il match fu così bello per l’epoca che ancora oggi, che siamo abituati a ben altro stile di wrestling, si lascia guardare molto volentieri.
Il match fu vinto da The Ultimate Warrior che, però, per regole vigenti a quei tempi nell’allora WWF, gli impedirono di detenere 2 titoli contemporaneamente. The Ultimate Warrior per una notte fu il primo Double Champion della storia, per poi rendere vacante il giorno seguente il titolo intercontinentale che tanto gli portò gloria.
3 – WrestleMania 35
Winner Takes All Triple Treath Match per il WWE Raw Women’s Championship e il WWE SmackDown Women’s Championship
Ronda Rousey (Raw Women’s Champion) vs Charlotte Flair (SmackDown Women’s Champion) vs Becky Lynch
E’ storia recente questo match, e come altri è qui per un valore che va oltre alla semplice bellezza dell’incontro. Questo è il completamento della Women’s Revolution, il primo Main Event femminile di Wrestlemania, l’evento più importante a livello mondiale nel mondo del wrestling.
La costruzione è stata accompagnata da un costante aumento di oro sul piatto della bilancia che solo un degno match ed una degna conclusione l’avrebbero pareggiato. Da quello che doveva essere un semplice match a 2 per il titolo di Raw è diventato un Triple Threat Match con in palio entrambi i titoli femminili di Raw e SmackDown, e con partecipanti le lottatrici più acclamate del wrestling di quel periodo.
Un match di importanza monumentale, bello, che ci ha lasciato anche materiale su cui discutere, vista la vittoria, ottenuta in maniera rocambolesca per un errore dell’arbitro, di Becky Lynch ai danni della campionessa di Raw Ronda Rousey, laureandosi inoltre la prima Double Women’s Champion della storia.
2 – WrestleMania 3
Andrè the Giant vs Hulk Hogan (c) per il WWF Championship
Ci vollero 29 anni prima che Wrestlemania 32 diventasse l’edizione con più pubblico nella storia del PPV. E perché? Perché prima c’è stata WrestleMania 3, con i suoi 91mila spettatori, tutti lì per vedere IL MATCH. Hulk Hogan difese il titolo contro uno dei wrestler più grandi ed imbattibili della storia, Andrè The Giant.
Il Real American, che chiunque aveva battuto, per la prima volta partiva sfavorito, per la prima volta il popolo della HulkaMania sapeva che avrebbe sofferto con il suo eroe. Eroe che fu il vincitore del match. Incontro che più di tutti è passato alla storia del wrestling, perché l’immagine della body slam di Hulk Hogan ai danni del gigante l’abbiamo vista tutti almeno una volta nella vita. Questa è un‘icona del wrestling che va addirittura oltre al PPV ed alla disciplina stessa.
1 – WrestleMania 26
Streak vs Career
The Undertaker vs Shawn Michaels
E’ stato difficile arrivare alla prima posizione. E’ stato difficile assegnare le posizioni. Non sapete il cuore che ci metto nel decidere chi sarà sopra le altre e via discorrendo, ma alla fine mi sono reso conto che c’era poco da fare e tanto da scrivere: posizione numero 1, The Undertaker vs Shawn Michaels in uno Streak vs Career match, in quel di WrestleMania 26.
Il match nasce dall’ossessione dell’Heartbreak Kid per il Becchino, che mai è riuscito a sconfiggere e che è stata ulteriormente alimentata dalla sconfitta inferta dallo stesso un anno prima a WrestleMania 25. Un’ossessione carnale che potevamo percepire come vera, tant’è che Michaels le provò tutte per scontrarsi di nuovo con l’Undertaker.
Quest’ultimo ad inizio anno era World Heavyweight Champion, motivo per cui il “Ragazzo che spezza i cuori” gettò il suo di cuore oltre l’ostacolo cercando di vincere il Royal Rumble Match per poi sfidare il campione. Ma niente, dopo uno stoico incontro, venne eliminato da Batista e la rabbia che ne conseguì diceva tutto. Michaels si rinchiuse in se stesso, quasi a presagire una presa di coscienza, ovvero che a WrestleMania contro The Undertaker lui non ci sarebbe andato, tant’è che anche noi spettatori un po’ ce ne facemmo una ragione.
Arrivò il PPV Elimination Chamber e, nell’omonima gabbia, il DeadMan dovette difendere la cintura. Arrivati agli atti finali, erano rimasti solo lui e Chris Jericho, perlopiù in difficoltà, spalle alle corde. Il ragionamento sottinteso è limpido nella mente di tutti: sono dentro ad una gabbia, per di più quella gabbia, non ti passa neanche per l’anticamera del cervello che qualcuno riesca ad intromettersi, ma se quel qualcuno è Shawn Michaels, puoi star certo che ogni tua certezza può venir meno. Ed infatti fu così.
Mr. Wrestlemania sbuca nella Chamber; Sweet Chin Music su The Undertaker e Jericho che poi lo schiena per il conto finale di tre che lo vede nuovo World Heavyweight Champion.
La sera dopo a RAW il Becchino era furioso, non si parlava di rivincite per il titolo, sembrava neanche non esistesse, l’unica cosa che importava era Shawn Michaels. The Undertaker accettò l’ossessiva richiesta di Michaels al match, ma per fargliela pagare, se il DeadMan aveva già perso il titolo e avrebbe potuto perdere la sua amata Streak, anche lo sfidante avrebbe dovuto mettere in palio qualcosa di caro. La scelta ricadde sulla carriera, e Shawn accettò.
Si arrivò dunque a WrestleMania 26: il match fu degno di quello dell’anno precedente ed il finale vale oro. Shawn Michaels, Mr. Wrestlemania, privo di energie, si arrampicò sulle gambe dell’Undertaker, incapace ormai di rialzarsi. Lo sfidante sembrò quasi impietosito, consapevole di aver ormai vinto l’incontro, ma Shawn Michaels non aveva più niente da perdere: fissò il DeadMan e gli fece l’iconico gesto del pollice alla gola, marchio di casa Undertaker. Una provocazione che lo sfidante non poté accettare. Con un viso intriso di rabbia, sollevò l’Heartbreak Kid per infierirgli una Tombstone Piledriver in salto che porto all’inesorabile conto di 3.
Shawn Michals, Mr. Wrestlemania, IN QUEL DI WrestleMania, non era più un wrestler.
Questi due lottatori hanno rappresentato il PPV per decine d’anni, fin tanto da elevarsi al di sopra dello stesso, e quella sera ci hanno dato la più evidente ed emozionale dimostrazione. Ecco perché questo match, a mio dire, si merita la prima posizione di questa sudata Top 10.
E quest’anno che avremo WrestleMania 36 divisa in due serate? Assisteremo ad un possibile Main Event da Top?
Nell’augurio che la Top 10 vi sia piaciuta, da Alex Zocchi è tutto e ci ritroviamo settimana prossima con una nuova classifica.