WWE: 5 Superstar che la compagnia ha provato a cancellare dalla sua storia: in una precedente lista, abbiamo visto quanto è difficile trattare con Vince McMahon, al punto che alcune Superstar sono anche arrivate allo scontro fisico con il Chairman. In alcuni casi, la Federazione ha provato ad usare il pugno di ferro in tutti i modi, in altre situazioni, cancellare dagli archivi storici una Superstar è stata una scelta costretta.
Lasciare la WWE non è un male, lasciarsi male con la WWE può diventarlo. Le politiche della Federazione si rivelano spesso intransigenti, con un rischio altissimo, per chi ne ha fatto parte, di finire anche nel dimenticatoio.
Sono innumerevoli le Superstar WWE del quale non abbiamo la minima menzione nella storia della Compagnia di Stamford, altre, iconiche, continuano ad essere ricordate, nonostante la Federazione abbia provato letteralmente ogni modo per cancellarne la memoria dagli archivi storici.
Esistono poi, determinate casistiche, eventi più unici che rari che distruggono un intero assetto aziendale, portando ad un vero e proprio cambiamento radicale non solo per le politiche della Compagnia, ma per l’immagine di una WWE costretta a reinventarsi, prendendo anche le distanze da ogni collegamento verso un nome.
Oggi, nella nuova lista pubblicata in esclusiva da Sportskeeda, andremo a scoprire quali sono le 5 grandi Superstar che la WWE ha provato a cancellare dalla sua storia.
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CM Punk
La storia del rapporto turbolento del Best in The World con la WWE si cementifica nei vari racconti sui tanti scontri avuti con il Chairman Vince McMahon, trovando assoluta conferma nel fatto che la Compagnia ha provato, e provi tuttora a farci dimenticare il nome di CM Punk dai suoi libri di storia.
Per lui, come per le altre Superstar di cui parleremo, cancellarne il passato non ha avuto sempre gli effetti sperati, ma come dicevamo, parliamo di un’azienda parecchio intransigente.
Fin dal giorno in cui è andato via dalla WWE, nel 2014, la Compagnia ha provato a cancellarne la sua figura. Già nell’Aprile dello stesso anno, i fan hanno notato durante un documentario sul WWE Network, dedicato a The Ultimate Warrior, che su un poster della Royal Rumble il volto di CM Punk era stato censurato applicandovi sopra uno sticker.
Nel Marzo del 2017, in un sondaggio riguardante le apparizioni e gli avversari di The Undertaker a WrestleMania, il nome di CM Punk è stato estromesso dalla dicitura WrestleMania 29.
Poco più di un mese dopo questa estromissione dal sondaggio, la vittoria dello Universal Title di Brock Lesnar ai danni di Goldberg, a WrestleMania 33, ha dato il via al regno mondiale più lungo in Federazione nell’era moderna, con 504 giorni da Campione, superando così proprio il record detenuto da CM Punk, di 434 giorni.
Ancora dopo, il soprannome di Punk, Best in The World, è stato fatto dalla WWE un vero e proprio riconoscimento in stile King of The Ring, da assegnare insieme ad una coppa nel torneo istituito a Crown Jewel del 2018, vinto poi da Shane McMahon, imponendo poi questo soprannome ad ogni suo ingresso in ring. Proprio su questo punto, si è pronunciato direttamente CM Punk:
“Penso che voglia definirsi il Best In The World”. E questa la cosa divertente della Compagnia. Potrei credere che sia un colpo basso nei miei riguardi, sai, penso proprio lo sia. Ma loro lo negherebbero fino alla morte.
In ultimo, CM Punk sembrava essersi riavvicinato alla WWE con il suo approdo su FOX a WWE Backstage. Ebbene, in un annuncio a RAW riguardo al programma, un solo nome non è stato menzionato tra le apparizioni settimanali di conduttori e ospiti: CM Punk.
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AJ Lee
Tre volte WWE Divas Champion ed un regno di 295 giorni come Campionessa. La lottatrice, considerata a tutti gli effetti la prima vera precorritrice della Women’s Evolution, più amata della sua generazione. Ma anche la sua storia non è dissimile con quella di suo marito, CM Punk.
Dopo il suo ritiro, nel 2015, un grande esempio di quanto la WWE abbia cercato subito di affossarne la memoria, è stato indicato dai fan della Compagnia, che hanno visto nel regno titolato di Nikki Bella, dopo soli cinque mesi dal ritiro di AJ Lee, il tentativo della WWE di cancellare subito dai libri di storia i 295 giorni della ex Campionessa.
Infatti, il regno da WWE Divas Champion di Nikki Bella è durato 301 giorni ed terminato la settimana seguente al conseguimento del nuovo record, a Night of Champions contro Charlotte Flair.
A distanza di un anno, in un documentario sulla Women’s Evolution, AJ Lee non è stata assolutamente menzionata durante i 41 minuti dell’episodio.
Anche Big E in un Tweet ha scherzato sulla chiara intenzione della WWE di non menzionare più la ex WWE Divas Champion, scrivendo di come si sentiva smarrito, sapendo di non poter più tornare ad allearsi con Dolph Ziggler e “la donna di cui non deve essere pronunciato il nome”.
Il ritorno di suo marito CM Punk nel giro della WWE, con le apparizioni a WWE Backstage su FOX, hanno portato vari rumors su un possibile ritorno di AJ Lee nella Compagnia, prontamente smentiti dalla stessa, che ha nuovamente confermato di essere definitivamente ritirata, senza alcuna intenzione di ritornare.
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Chris Jericho
Un caso eclatante, è quello che riguarda l’estromissione di Chris Jericho dai ricordi della WWE. Nella stessa settimana in cui Y2J ha firmato con la AEW, molti fan hanno riportato su Twitter di come il suo volto è sparito dalla intro delle programmazioni WWE, sostituito da Cesaro.
Lo stesso Jericho, intervistato a Sirius XM, nel 2019 ha parlato del come la WWE lo abbia totalmente rimosso dagli annali storici della Federazione.
Ho parlato con Vince McMahon un paio di volte. Ma adesso sono diventato tipo il nemico pubblico numero uno lì. Sono stato rimosso dai loro annali storici. L’altro giorno ho chiesto se potevo invitare un paio dei loro ragazzi al mio podcast per promuovere WrestleMania, ma mi è stato detto,“No, non è appropriato perché sei in AEW.” Sono stato bandito dalla WWE.
Inoltre, oltre ad aver visto la rimozione del suo nome dall’Edge and Christian Show sul WWE Network, anche alcuni video in cui è comparso, sul canale YouTube di Xavier Woods UpUpDownDown, sono stati rimossi.
Ma l’estromissione più forte e rumorosa, è stata nelle menzioni dei grandi Intercontinental Champions della storia. Y2J è colui che detiene il maggior numero di regni come Intercontinental Champion, nove.
The #ICTitle has been held by icons, trailblazers and legends. #SmackDown pic.twitter.com/87kTLsFMsn
— WWE (@WWE) June 14, 2020
Jericho ne ha parlato al Tampa Bay Times, ma è sembrato comunque comprensivo sul fatto che con tutta probabilità, il suo nome non apparirà mai più negli show WWE.
Probabilmente non sarò mai più citato. Non li biasimo. Perché dovrebbero promuovermi in qualche modo, forma o sostanza, quando sono a capo dell’esercito nemico che, secondo loro, gli ruba i soldi dalle tasche?
Chris è ben consapevole della sua sorte, infatti ai tanti fan che hanno risposto al video inneggiando a gran voce il nome di Jericho, la Federazione ha seccamente risposto con un semplice “Chi?”.
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Hulk Hogan
La più grande Superstar, non solo in questa lista, ma probabilmente nell’intera storia della WWE. Eppure, la Compagnia ha provato a prendere le distanze dal nome dell’Hulkster.
Otto anni dopo la sua ultima apparizione ufficiale in WWE, Hogan è ritornato nella compagnia come Ambasciatore e Talent Scout, per poi essere licenziato dopo appena un anno.
I motivi rientrano nella casistica delle politiche aziendali dei licenziamenti per giusta causa. Infatti, un audio di Hulk Hogan del 2007, in cui lo si sente pronunciare insulti razzisti, riemerse nel 2015 costandogli non solo il posto in Federazione, ma anche la rimozione dalla WWE Hall of Fame, oltre che qualsiasi tipo di collegamento che il suo nome aveva con la Compagnia. Il suo posto nella giuria di Tough Enough fu preso da The Miz.
Intervistato da Sport Illustrated, Hulk Hogan ha raccontato di quando ha informato Triple H riguardo l’audio riemerso.
Triple H disse: “Va bene, grazie per aver chiamato. Fammi parlare con Vince (McMahon).” Mi richiamò poi dopo mezz’ora dicendomi: “Ho delle notizie, e non sono buone. Vince considera più che necessarie le tue dimissioni.” Non ho mai sentito nulla detto da Vince, né ho parlato direttamente con Vince. Nel mezzo della notte, sono stato licenziato.
La storia di Hogan, ha comunque un lieto fine. Nel 2018, dopo che le acque si sono calmate, l’Immortale è stato re-inserito nella WWE Hall of Fame ed ha avuto sporadiche apparizioni come l’ultima di Crown Jewel 2019, in cui ha condotto il Team Babyface contro il Team di Ric Flair.
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Chris Benoit
Il duplice omicidio e suicidio di Chris Benoit, è stata la più grande tragedia che ha colpito la storia moderna della WWE. Il caso Benoit, tuttora continua ad essere ampiamente discusso nel mondo del Pro-Wrestling per la sua grande controversia.
Proprio quest’anno, la miniserie televisiva di Viceland, “Dark Side of the Ring“, ha affrontato molti degli episodi più oscuri e discussi nel mondo del Wrestling, tra i quali anche l’eredità di Chris Benoit, nella storia della disciplina.
Dal 2007 in poi, dopo la scoperta dell’assassinio di sua moglie Nancy e del figlio Daniel, il nome Chris Benoit è giocoforza scomparso da ogni tipo di menzione nella storia della WWE.
La Compagnia si è dimostrata risoluta e ferrea sulla decisione del non menzionarlo mai più, tranne che per una leggera, quanto comprensibile, piccola apertura riguardo la contestualizzazione di una sua inclusione nel panorama storico della Federazione, ben motivata da Vince McMahon nel 2009, intervistato da WWE Magazine.
Non è giusto far finta che non sia esistito. Una cosa è includerlo come parte di una prospettiva storica, il che penso vada bene, ed un altro discorso è promuoverne la figura, il che non va bene. E’ una situazione molto simile a quella di O.J. Simpson. Nonostante le tante polemiche, O.J. è ancora parte della storia nella scena NFL. Non puoi negare che sia esistito.“
Per l’appunto, se provate a cercare il nome Chris Benoit sul WWE Network, questo è ciò che troverete:
Al contrario, i match da lui lottati sono disponibili, come vedremo per il Triple Threat World Heavyweight Championship di WrestleMania 20 dove sconfisse Triple H e Shawn Michaels, diventando Campione Mondiale per la prima volta in WWE.
Ma i nomi dei partecipanti all’incontro, a differenza degli altri match disponibili sul Network, non sono riportati. Inoltre, non compare in nessuna delle anteprime video nei suoi match.
Un caso fin troppo controverso, che non merita così poche righe di discussione ma un approfondimento ben dettagliato. Molte delle scelte aziendali che abbiamo letto sono state verso le Superstar WWE, un pò ripicca, un pò pugno duro. Questa, nel caso di Chris Benoit, è la scelta fra tutte più costretta.