Dopo l’ennesima sconfitta in quel di Stomping Grounds, Drew McIntyre si è nuovamente ritrovato invischiato in una faccenda senza fine.
Sì ha un gran fisico, sì ha i capelli lunghi, sì è bravo in quel che fa. Ma non è Roman Reigns. Questa la sintesi degli ultimi mesi di Drew McIntyre. Un feud sbagliato sin dall’inizio. Tra fine 2018 e inizio 2019, Drew McIntyre e Roman Reigns erano i due wrestler attivi con lo Star Power più alto in tutta la federazione. Giusto metterli uno contro l’altro a WrestleMania, ma è stato giusto farlo senza una costituzione degna? Il match ha deluso e si è rivelato essere solo una passerella per il rientro di Roman.
Che ripercussioni ci sono state?
Lo Star Power di Drew McIntyre si è palesemente abbassato e da Top Heel in rampa di lancio, è tornato al suo stato precedente, un Bodyguard senza cognizione. La separazione da Dolph Ziggler, avrebbe dovuto manifestare la sua necessità di evolvere, quindi perché è regredito nuovamente in questa maniera? La mancata vittoria a WrestleMania contro Reigns, può essere sicuramente stata un fattore per il lieve depush di Drew. Ma parliamo della goccia che ha fatto traboccare il vaso, la scorsa sera.
Cosa è successo?
Drew McIntyre, a Stomping Grounds, ha concesso l’ennesimo job a Roman Reigns, nonostante le interferenze di Shane McMahon. Ma il problema non è tanto la sconfitta in sé, quanto il modo e il post match. Come già detto, Drew McIntyre, a inizio 2019 era l’unico in grado di poter battere Reigns pulito. Vederlo perdere nonostante interferenze a favore, è chiaramente un manifesto della sua involuzione. Come se non bastasse, è stato già annunciato un handicap match a RAW, che vedrà coinvolti proprio Reigns, McMahon e McIntyre. Un tunnel senza fine, in una situazione che non dovrebbe concernere assolutamente Drew.
Come uscirne?
Con la magagna della Wildcard Rule, sarà molto complicato ritagliare una strada solo per McIntyre. Eppure una run da campione secondario o una schedule che lo faccia stare il più lontano possibile da Reigns, sarebbe l’ideale. E non è hating gratuito. Il personaggio di Roman Reigns ha indirettamente tarpato le ali dello scozzese. Il quale da Chosen One, ha effettuato un percorso creativo che lo ha reso l’antagonista del Big Dog. Ruolo indubbiamente sinonimo di secondo posto. Un secondo posto che McIntyre, con l’ottimo lavoro svolto sin dal suo ritorno, non meriterebbe affatto. Sperando che questa alleanza con Shane McMahon, possa essere solamente l’ennesimo scalino da salire, in attesa della gloria.