Clash at the Castle è stato l’ultimo premium live event della WWE, svolto il 3 settembre al Principality Stadium di Cardiff, Galles, ecco le pagelle.
Questo evento rappresenta il ritorno della federazione di Stamford nel Vecchio Continente dopo circa 20 anni con uno show major e solo per questo ha il suo piccolo posticino nella storia della compagnia.
In più è anche il primo vero show gestito quale leader dell’area creativa da Triple H, dopo il passo indietro di Vince McMahon alcune settimane fa.
Senza perdere altro tempo andiamo a vedere come è andata la serata di Cardiff.
QUI trovate il report e QUI i risultati.
Clash at the Castle – Le nostre pagelle
Six Woman Tag Team Match: Bianca Belair, Alexa Bliss e Asuka vs Bayley, Dakota Kai e IYO SKY
La serata del main show di Clash at the Castle si apre con un match tre contro tre tutto al femminile. Le aspettative per questa sfida erano personalmente molto alte e pur non avendole in pieno rispettate la contesa è molto energica e frizzante, con le ragazze vogliose di dar mostra delle proprie abilità.
Un minutaggio forse un pelino lungo (quasi 20 minuti) crea alcune fasi di recupero di fiato ma in generale l’azione proposta è sempre di buon livello. Intrigante la scelta finale poi, quella di far schienare la campionessa di RAW Bianca Belair a Bayley, pur dopo il bellissimo Moonsault di IYO SKY. il primo vero tassello della riproposizione della faida tra le due, a distanza di poco più di un anno.
Voto: 7
Intercontinental Championship Match: Gunther (c) vs Sheamus
Ok, ci aspettavamo le botte e abbiamo ottenuto le botte. A Clash at the Castle Gunther (che ha riabbracciato il colore nero del suo outfit e Giovanni Vinci, fka Fabian Aichner, nell’Imperium) e Sheamus danno vita ad un demolition derby di prim’ordine, come facilmente mostrabile sul corpo dell’irlandese dipinto dai colpi dell’austriaco come fosse “Impression, soleil levant” di Claude Monet.
Una sfida durissima che incarna in pieno lo stile molto stiff del professional wrestling del Vecchio Continente, di cui l’ex WALTER è un fuoriclasse e Sheamus un degno esponente.
Il match prosegue con tanti scambi duri, viziato soltanto dalla scarsa incertezza del risultato, di cui comunque ci si dimentica spesso avvolti nella visione della battaglia.
Biglietto da visita perfetto per una sfida tutta europea che si conclude col verdetto atteso, quello di Gunther ancora campione dopo un poderoso Lariat.
La restaurazione dei titoli secondari da parte del Re dei Re prosegue.
Voto: 8.5
SmackDown Women’s Championship Match: Liv Morgan (c) vs Shayna Baszler
Era alla vigilia l’incontro apparentemente più debole della card di Clash at the Castle ma pur rispettando questa previsione si consolida con una piena sufficienza.
La diversità rispetto agli ultimi match di Liv è il fatto che per la ragazza venga messa maggiormente in luce il suo lato tenace, di una che non molla mai pur trovandosi sulla carta sfavorita.
Non è più la Liv inerme, volenterosa a fare tutto pur di mantenere il titolo, è una Liv che lotta per provare a raggiungere lo stesso obiettivo. In sintesi è evidente come ci sia una piega diversa del suo personaggio, evidentemente alla base dei cambi noti nella zona creativa.
Le due ragazze disputano una discreta contesa, senza eccessive sbavatura ma senza neanche colpi indimenticabili. La svolta portata avanti però sul personaggio della campionessa, che resta tale pur dopo un impreciso finale, è il vero pro del match.
Voto: 6.25
Tag Team Match: Edge e Rey Mysterio vs Judgment Day (Finn Bálor e Damian Priest)
Match di coppia che coinvolge senza dubbio il pubblico a Clash at the Castle visto lo spessore delle due leggende, beniamini della folla anche in Galles.
L’incontro non presenta nulla di eclatante e vive di fasi di controllo alternate a spot più adrenalinici, come la clamorosa 619 di Edge seguita dallo Splash di Rey.
La sfida prosegue per gli oltre 12 minuti di durata fino al momento decisivo con Dominik che concede alcuni secondi di distrazione a Balor utili a Rey e Edge per poter rimettere il match sui loro binari fino alla decisiva combo 619 – Spear.
Nel post match Dominik se la prende con Edge e colpisce poi anche Rey, che dopo il sussulto quasi in lacrime chiede scusa alla Rated-R Superstar che provvede poi a rincuorare il padre ferito nell’anima.
Voto: 6.5
Singles Match: Matt Riddle vs. Seth Rollins
Grande match a Clash at the Castle. L’iniezione “TakeOver” è ben presente in questa sfida tra due wrestler che hanno saputo brillare nel mondo indipendente e imporsi poi anche in WWE.
La rivalità aveva avuto toni molto duri con tanto di famiglie messe di mezzo e l’avvio molto energico e rabbioso da parte di Riddle segue benissimo questo filone e collega storia a incontro.
Il match dopo questo inizio di fuoco trova una conformazione più classica di match di wrestling, mantenendo sempre un ritmo abbastanza alto. I due mostrano una buona alchimia ed è Rollins ad avere maggiormente l’inerzia della sfida nella sua mano salvo qualche sprazzo di Riddle.
Il finale vede l’Original Bro che accecato dalla rabbia e dai mind game dell’Architetto prova a colpire Rollins con una sedia fuori dal ring, con quest’ultimo che dopo aver evitato il colpo riesce a rientrare nel ring e connettere lo Stomp, preludio di quello ancor più bello e letale dal paletto.
Il Visionario vince e prende una bella boccata d’ossigeno dopo le recenti e continue sconfitte.
Voto: 8.25
Undisputed WWE Universal Championship Match: Roman Reigns (c) vs Drew McIntyre
Il super main event di Clash at the Castle sembrava essere la grande incoronazione per Drew McIntyre di fronte ad un pubblico a lui vicino. In realtà però è stato ancora una volta il Tribal Chief a trionfare, dimostrando come batterlo al momento sia letteralmente un’impresa.
Entrando nel discorso del match stesso, esso si sviluppa in due fasi: una prima lenta e di costruzione e una seconda sicuramente più coinvolgente.
In questa seconda parte succede letteralmente di tutto: kick-out impensabili, un tentativo di incasso di Austin Theory e addirittura il debutto di Solo Sikoa, cugino di Roman e fratello degli Usos, il cui intervento è decisivo per la vittoria del grande capo.
Roman vince in un divertente, seppur a tratti esagerato, main event a Clash at the Castle e possiamo dunque includere anche Drew McIntyre nella lista di coloro che hanno tentato inutilmente di strappargli il titolo.
Il prossimo sembra essere Karrion Kross: sarà il due volte NXT Champion a detronizzare la più grande superstar della WWE degli ultimi anni?
Voto: 7
Clash at the Castle – Conclusioni
Clash at the Castle rispetta ampiamente le aspettative anche nel ring, con due match di sicuro spessore e un main event divertente con anche il colpo di scena del risultato apparentemente meno pronosticabile.
Lo show non è sicuramente indimenticabile, seppur forse è l’evento WWE migliore dell’anno, ma è un buon punto di partenza per Triple H per continuare a lavorare sulla giusta strada, senza perdere la propria identità.
La WWE torna in America con feedback positivi dall’Europa.
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Clash at the Castle rispetta ampiamente le aspettative anche nel ring, con due match di sicuro spessore e un main event divertente con anche il colpo di scena del risultato apparentemente meno pronosticabile.
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