Owen Hart, fratello dell’Hall Of Famer WWE Bret e membro della leggendaria famiglia canadese, è scomparso durante una spettacolare entrata dal tetto dell’arena a causa di un incidente nell’edizione 1999 dell’evento Over The Edge. Una scomparsa che ha sconvolto la vita di tanti colleghi e amici ma che, come svela Jonathan Coachman, avrebbe potuto rovinare la vita di milioni di persone a casa nel caso in cui la compagnia avesse optato di far vedere l’ingresso in diretta mondiale.
Il racconto sulla morte di Owen Hart
The Coach era presente quella notte e ha raccontato alcuni dettagli inediti su quanto successo quella notte a Chris Van Vliet. Il senso di incredulità di quei momenti concitati portò l’ex intervistatore WWE a credere che fu tutta una messa in scena.
Quando è avvenuta la tragedia e stavano cercando di rianimarlo, ho avuto la sensazione che qualcosa non quadrasse. Devi ricordarti che nel wrestling tutto dev’essere parte dello show. Quindi, mentre portavano via Owen fuori dall’arena mi avvicino dal dottore e gli ho chiesto “ma secondo te è tutto vero?” Mi rispose, “Se tutto ciò è vero, è la rianimazione più brutta di sempre.”
Diverse vite sono state salvate quella notte
Secondo Coachman, la scelta di non mandare in onda l’ingresso di Owen Hart, nei panni del Blue Blazer, ha risparmiato a milioni di fan un grosso trauma che avrebbe cambiato la loro vita.
Credimi, la fortuna di quella sera è stata l’intervista di The Godfather mentre il resto era oscurato. Poi si è sentito quel brutto rumore e, di colpo, le luci si sono accese mostrando Owen disteso. Se le luci fossero state sempre accese, sai quanti traumi avrebbe creato…
La storia di Owen Hart è stata ampiamente raccontata in un episodio nella seconda stagione di Dark Side Of The Ring che abbiamo analizzato in questo articolo.
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