Nell’ultima puntata di Smackdown Live, Charlotte Flair si è laureata nuova campionessa femminile, sconfiggendo Asuka.
Nella generale aridità di sorprese, l’ultima puntata di Smackdown Live, ha sicuramente dato una scossa. Ma mentre mi sento di promuovere quasi in pieno la situazione Kofi, qualche dubbio permane su Charlotte Flair. La domanda generale è chiaramente “perchè?”. E non relativamente allo show, poichè è paradossalmente normale che al character di Charlotte vengano garantite opportunità dal nulla. La domanda è relativa alla direzione creativa che si vuole prendere. Una decisione che sembra figlia della solita esasperazione compulsiva che attanaglia la dirigenza di Stamford. Charlotte è un’ottima heel, ma a che serve gonfiarla di heat fino all’inverosimile? Non ne ha bisogno lei e non ne ha bisogno la storia, anzi, sballa quell’algoritmo morale che è sempre stato presente in WWE. Se non stabilisci delle linee guida morali in un ambito di “fantasia” si avrà solamente caos. Credo che sia uno dei grandi motivi per cui la federazione arranca da anni. Ma tornando al booking, un altro motivo potrebbe essere quello di voler rendere il Main Event di Wrestlemania, il più epico possibile. Ipotesi avallata anche dall’inserimento di Vince nella storyline, che interviene solamente in casi del genere.
Che implicazioni avrà?
L’ipotesi più logica a breve termine, sarebbe che entrambi i titoli vengano messi in palio nel Triple Threat match. Il che scatenerebbe una grande dissonanza con l’imminente Shake Up post WM. Certo, regalerebbe un indimenticabile Wrestlemania moment, degno della season mode di Smackdown vs Raw 2005. Ma, nuovamente, rientrerebbe nella sfera di esasperazione tanto protetta da chiunque. Becky Lynch fighting champion che difende i titoli in entrambi i brand? Ronda Rousey che vince e li rende vacanti quittando? O addirittura il titolo di Smackdown che non viene proprio messo in palio dalla Queen? Sono parecchi gli snodi narrativi da sciogliere a breve e lungo termine. Nota senz’altro positiva nell’economia di un feud con più bassi che alti. Indubbiamente è il match che presenta più hype in tutta la card di Wrestlemania, ed è giusto che ne sia il main event. Ciò non toglie che, da buoni fan, bisogna sperare sempre in una gestione sì accattivante, ma che non trascuri un filo logico e mentale che sembra ormai smarrito.