Pagelle di WrestleMania 36 Night 1, analizziamo insieme la prima giornata di WrestleMania!
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Appuntamento col secondo big four dell’anno, eccezionalmente diviso in due giornate. Il peculiare progetto avrà fruttato qualitativamente alla WWE oppure no? Discutiamone insieme, andiamo subito alle pagelle della prima giornata!
Kick-Off match: Drew Gulak vs Cesaro
Che sia un match del preshow, una scazzottata casuale o un amichevole confronto, da due atleti del genere ci si aspetta di più. La trama del match è sembrata a tratti molto criptica, rendendo la contesa pressoché invalutabile. Si passa da sequenze di mat wrestling ad un forzato coinvolgimento di un ritmo che non trova mai campo. Da fan mi sento anche di controbattere l’esagerata mimica dello Svizzero, eccessiva e non richiesta. Vince Cesaro inventandosi una nuova finisher. Detto ciò, anche non riscontrando grandi pro, non riesco a dare una vera e propria valutazione all’incontro.
VOTO: S.V.
WWE Women’s Tag Team Championship match: Alexa Bliss & Nikki Cross vs The Kabuki Warriors (Asuka & Kairi Sane) (c)
Primo match della card vera e propria, le 4 si sono indubbiamente impegnate cercando di raccontare la più lineare e vecchia delle storie. 2 team, perfettamente bilanciati tra loro che provano a dimostrare di essere migliore dell’altro. Tecnicamente e narrativamente sono le tempistiche ad uccidere in corsa questo match. Sembrava di essere nelle fasi finali circa 7 minuti prima della vera e propria fine, le atlete ne han risentito fermandosi o attuando manovre fuori dal contesto descritto. Il match viene vinto dal team delle due eroine, grazie all’astuzia della Bliss di eseguire la sua finisher nel momento giusto.
VOTO: 5.5/10
Elias vs King Corbin
Incontro che non doveva raccontare poi molto, probabilmente nemmeno degno della card dello show più importante dell’anno. Corbin prova a portare l’attenzione su se stesso sin dall’inizio, litigando praticamente con qualunque persona presente nei dintorni. Elias sta nel suo e trova una vittoria di rapina nel finale. Non ci si aspettava molto e di fatti molto non è stato. Tecnicamente poco da dire, han provato a raccontare una storia e non hanno attaccato alcuna coerenza narrativa. Purtroppo manca la materia prima.
VOTO: 5/10
RAW Women’s Championship match: Shayna Baszler vs Becky Lynch (c)
Diciamocelo, non ci aspettava un match così repentino. Il fatto che non sia stato il solito match ”alla Baszler” è un’arma a doppio taglio. Non lavorando alla credibilità tecnica della sfidante, non riesci, andando avanti col match, a far credere che possa vincere. Nonostante il tutto sia durato soltanto 8 minuti, risulta impossibile criticare il veloce andamento. Fa molto strano vedere la regina di picche protagonista di un match così anticlimatico. Forse le due avranno nel futuro un nuovo incontro, fatto sta che l’ex campionessa di NXT perde in maniera sporca e veloce.
VOTO: 6/10
WWE Intercontinental Championship match: Sami Zayn (c) (w/ Cesaro & Shinsuke Nakamura) vs Daniel Bryan (w/Drew Gulak)
Inutile girarci intorno, i due atleti ci hanno storicamente abituato ad altro. La mia più grande critica, qui, va alla trama che i due han recitato. In un periodo così frizzante, non si può tornare a far rappresentare (per giunta a due leggende della disciplina) figure altamente stereotipate morte 40 anni fa. Mi ha fatto piangere il cuore vedere anche Shinsuke Nakamura e Cesaro ridotti ad una loro versione cartoonesca. L’incontro finisce con un Helluva Kick che arriva dal nulla, si fa anche fatica a chiamarlo tale.
VOTO: 5/10
WWE SmackDown Tag Team Championship Triple Threat Ladder match: John Morrison (c) vs Kofi Kingston vs Jimmy Uso
Mi ha sorpreso, gli ascoltatori di What’s Next sanno quanto io sia stato scettico sulla possibile riuscita dell’incontro. La cosa che ho più apprezzato è stata dare una identità e buona caratterizzazione ai personaggi. Jimmy Uso nei panni dell’opportunista, Kofi e Morrison i veri mattatori. Il tutto segue sempre una logica, nonostante alcuni spot meccanici. Buona prestazione dell’amico di The Miz che si dimostra ancora in forma. Qualche critica andrebbe fatta a chi ha scelto di non far accusare il forte bump dalla scala al fratello Usos, mascherato con uno strano taglio. Ma come si dice, meglio prevenire che curare, la salute prima di tutto. Vince l’unico villain in questione che, grazie alla sua furbizia, riesce a cadere con entrambe le cinture.
VOTO 7/10
Kevin Owens vs Seth Rollins
Si parte a bomba, primi 10 minuti di fuoco con i due che si scambiano sequenze coerenti e centrate. L’assenza di pubblico non infastidisce assolutamente i wrestler, che, attraverso l’uso delle loro ottime capacità oratorie, mettono su una storia perfettamente coerente al build up. Rollins, diventato un Dio, non perde praticamente uno scambio in ring. Owens, forse effettivamente più debole, forse infastidito dai mind games, non sembra assolutamente lui. Il grande problema arriva quando, fuori dal ring, l’Architetto decide di colpire il canadese con un oggetto contundente, venendo poi squalificato. Per quale motivo un wrestler in controllo commette un gesto simile? Soprattutto se poi ci rifacciamo all’inizio della contesa, tale scelta risulta poco consona, dannosa per l’economia della zuffa. Il match però continua e senza regole, perché l’ex membro dello Shield non ci sta ad essere chiamato codardo. Rollins e Owens, proprio come Marty McFly e Biff Tannen. La lotta ricomincia ed il Messia soffre la sua straordinaria ingenuità sviluppata in circa 20 secondi. Però, è grazie a loro due che abbiamo un vero e proprio WrestleMania moment, il Prize Fighter da tutto quello che ha e si tuffa dall’alto dello stage sull’improvvisamente morente avversario accasciato sul tavolo. Non mi sento di dire nulla alla loro prestazione tecnica, siamo di fronte a due pilastri del nuovo wrestling americano. La grande critica va alla narrativa del match che si sviluppa in maniera imprecisa, come fatto notare nel corso della review.
VOTO: 7/10
WWE Universal Championship Match: Braun Strowman vs Goldberg (c)
Tralasciando il pressapochismo della federazione nel proporre un qualcosa di assolutamente randomico, il match va avanti nell’anonimato più totale. I due eseguono una serie di manovre totalmente sconnesse tra loro, non curandosi minimamente di provare a proporre qualcosa di quantomeno sensato. Braun Strowman vince, ma a quale prezzo? la vittoria del Monster Among Men è stata lasciata lì, al caso. Non c’era l’atmosfera delle grandi occasioni e i due non hanno fatto vedere un minimo di emozione, di rabbia, di grinta. Per quanto sia sbagliato, è durato la bellezza di due minuti, fattore che lo rende assolutamente non valutabile.
VOTO: S.V.
Boneyard Match: The Undertaker vs AJ Styles
Bisogna mettere subito in chiaro che è un angle e va valutato in quanto tale. I due si ritrovano in un cimitero desolato e tengono fede alla storia portata avanti nelle scorse settimane. Styles mantiene il suo personaggio molto spavaldo e The Undertaker/Mark Calaway è totalmente rinato in un miscuglio di quelle che son state le sue passate gimmick. Continuando sulla trama, i due si sfidano in vere e proprie gare di trash talking con il becchino che proprio lì lascia notare cenni di incoerenza nelle attitudini sovrumane che si vedranno, poi, nel corso del segmento. Nel mentre, van fatti i complimenti alla scelta di riportare la figura dei druidi per condurre la leggenda nel mondo delle tenebre, azzeccata contestualmente. Arriviamo al segmento di cui facevo cenno in qualche riga sopra, Mark Calaway mentre stava per essere seppellito, si teletrasporta alle spalle del Fenomenale. La storia ci ha insegnato che l’American Badass è una rivisitazione umana dell’Undertaker, perché affidargli poteri mistici? Quale differenza c’é tra il Biker ed il Deadman? Tra scazzottate sopra i tetti e voli cinematografici, Styles viene seppellito dall’iracondo signore oscuro. Tralasciando la trama e la tecnica adottati, bisognerebbe fare un discorso di pura contestualizzazione. Un qualcosa che assomiglia ad una buffa rivisitazione dei comedy match di Matt Hardy, può essere proposta come conclusione dell’evento più importante dell’anno? Ma soprattutto, atleti leggendari del loro calibro, meritano veramente questo? Il tutto ha fatto discutere e sta facendo discutere ancora adesso. L’unica sicurezza è che la federazione di Stamford è riuscita a proporre un qualcosa di mediaticamente importante.
VOTO: S.V.
Detto ciò, ci si poteva aspettare molto di più ed è quasi incomprensibile, attualmente, riuscire a capire perché l’evento sia stato diviso in due parti. I WrestleMania moments, per ora, scarseggiano. Appuntamento a domani con le pagelle della seconda giornata dello Showcase of the Immortals!
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