Splendide inquadrature del King Abdullah International Stadium, con diversi fuochi d’artificio.
UNIVERSAL CHAMPIONSHIP MATCH: SETH ROLLINS (C) VS BARON CORBIN
Dopo una richiesta introduzione specifica per Corbin, molto spocchiosa, il match parte con del chain. Rollins vorrebbe portarla sull’high-Flying per mettere in difficoltà l’avversario, ma Corbin sfrutta bene l’infortunio per mettere in difficoltà il campione. Le reazioni di Rollins vengono presto stroncate e Corbin continua ad infierire. Mule Kick e Rollins riesce a riprendere una pessima situazione, con l’agilità che lo differenzia dall’ex GM di RAW. Suicide Dive, ma Corbin scappa prima dello schienamento per subire un altro Suicide Dive. Corbin tenta una Chokeslam al volo, Rollins chiude in un Sunset Flip Pin ma non basta, Superkick ma ancora due. Corbin reagisce, punta ancora alla schiena ma è due per poco. Rollins non molla ma va a vuoto con The Stomp e subisce il Deep Six. Corbin, infuriato, introduce una sedia ma l’arbitro lo ferma. L’arbitro risponde a modo alle offese ai suoi danni e Rollins approfitta con un Roll-Up.
VINCITORE ED ANCORA CAMPIONE: SETH ROLLINS
Corbin furioso colpisce con la End Of Days, ma arriva Brock Lesnar, armato di sedia, valigetta, arbitro e Paul Heyman. Rollins se la scampa inizialmente con un Low Blow, come a WrestleMania, e con la sedia infierisce sulla schiena del Mr. Money In The Bank. Lesnar copre la valigetta con il suo corpo, ma la sua testa viene schiantata su quest’ultima con The Stomp. Nota comica: Heyman è inciampato. Faticaccia per The Beast per tornare nel backstage.
INTERCONTINENTAL CHAMPIONSHIP MATCH: DEMON FINN BALOR (C) VS ANDRADE
Entrata magnifica per il Demone, con una pioggia infinita di coriandoli e diversi seguaci mascherati come lui a portarlo in trionfo. Fuochi d’artificio anche, c’è budget sufficiente.
El Idolo è conscio di dover subire molto e per questo cerca di sfruttare al massimo ogni singolo colpo, andando anche vicino subito alla Hammerlock DDT ma continuando invece a subire. Andrade riesce ad applicare il suo stile, fusione di lucha libre e tecnica. Il Demon risponde rimanendo in un settore simile, da sottolineare un Tope Con Hilo. Lifting Inverted DDT dell’irlandese, ma è solo due. Andrade sfodera tutti i colpi migliori del suo settore di striking, ma non sono sufficienti. Moonsault Feint non perfettamente a segno, Balor resiste ad una Sunset Flip Powerbomb sull’apron, Coupe De Grace sul collo mentre Andrade è piegato ma è solo due. Meteora, Hammerlock DDT con fatica ma è solo due per la disperazione del messicano. Risposta però del Demone, Dropkick contro l’angolo ma non arriva in tempo per il Coupe De Grace. Intercettazione di Andrade fallita, Top Rope DDT e Coupe De Grace.
VINCITORE ED ANCORA CAMPIONE: FINN BALOR
The Miz annuncia, alla sua maniera, la partecipazione alla Battle Royal. Idem l’ex due volte campione 24/7, Jinder Mahal, che vorrà riprendersi di nuovo la cintura.
Video recap sulla faida tra Roman Reigns e Shane McMahon.
SINGLES MATCH: SHANE MCMAHON VS ROMAN REIGNS
Durante l’entrata del Best In The World vengono distribuite banconote con la sua effige. Si presenta anche Drew McIntyre, che starà all’angolo di Shane O’Mac.
Immediata distrazione dello Scottish Psychopath che permette un inizio duro per il rampollo di casa McMahon. A questa durezza si aggiungono le scorrette furbate causate dalla presenza di McIntyre. The Big Dog reagisce, ma è lontano dall’imporre un dominio. Lunga Headlock a bloccare l’incontro. Reazione di forza di RR ma Superman Punch a vuoto. Shane chiude Roman in una sottomissione, ma Reigns lo alza e lo schianta in una Sit-Out Powerbomb. McIntyre ci riprova, ma Reigns lo sistema e lo mette KO con un Superman Punch dai gradoni. Affronta anche Shane, ma rientrati nel ring viene copiata la Spear che vale solo un due. Tutto pronto per il Coast To Coast, ma Superman Punch da due. Momento concitato, l’arbitro resta colpito e come un razzo arriva un Claymore Kick da McIntyre che regala la vittoria.
VINCITORE: SHANE MCMAHON
Appuntamento a Stomping Grounds.
Intervista a Kofi Kingston, accompagnato dall’amico del New Day, Xavier Woods. Risponde a Dolph Ziggler che sarà al suo stesso livello. Per Woods, Kofi è più di un campione, è un eroe. Kofi sa perfettamente chi è e cosa deve fare per restarlo e vuole regalare un altro grande momento ai fan.
3 VS 1 HANDICAP MATCH: LUCHA HOUSE PARTY (LINCE DORADO, KALISTO & GRAN METALIK) VS LARS SULLIVAN
Parte Kalisto, che fa di tutto per non subire i colpi nemici. Ne bastano pochi per ridurlo a poltiglia. La situazione è proprio questa, purtroppo. Idem Lince Dorado, i cui tentativi di fuga si tramutano in violenza. Grazie a Gran Metalik, parte una breve offensiva rapidamente interrotta. Non potendone più, i luchadores attaccano in gruppo.
VINCITORE PER SQUALIFICA: LARS SULLIVAN
Collaborando, i messicani concludono con uno Splash di Dorado ed uno Springboard Elbow Drop di Metalik. Sullivan però si rialza subito e va a demolirli sulla rampa, continuando il massacro a bordo ring. Chiusura con il Freak Accident sull’apron ai danni di Dorado.
Video recap sulla decennale faida tra Triple H e Randy Orton.
SINGLES MATCH: RANDY ORTON VS TRIPLE H
The Game si presenta con un’entrata simile a quella di WrestleMania 33, con una moto ma stavolta da solo.
Chain molto lento, che si gongola sull’atmosfera. Subito finte di Pedigree ed RKO. Prima, lentissima fase in mano ad HHH, con un focus sul braccio della Vipera. Hunter prova un attacco, ma viene schiantato contro il tavolo di commento (senza romperlo). I minuti passano, Orton controlla e le manovre si contano sulle dita della mano. Ancora Headlock infinite ad ammazzare un ritmo già morto. Lo scontro continua senza un reale dominio, con manovre importanti che non vanno a segno e terribili botch in momenti chiave. Silverspoon DDT e parte il richiamo per la RKO, che come sempre in questi casi va a vuoto e HHH va con la Spinebuster per un due. Crossface di The Game. Dopo un’altra fase soporifera, RKO a vuoto, idem il Pedigree, RKO a segno ma solo due.
A sorpresa, Orton prova a tirare fuori dal cilindro il bandito Punt Kick, ma Triple H lo blocca, va di Pedigree ma solo due.
HHH schianta quattro volte Orton contro il tavolo di commento. In un’ennesima moscia fase che sembrava in mano a HHH, Orton tira fuori una RKO Outtanowhere.
VINCITORE: RANDY ORTON
Rivediamo la vittoria titolata 24/7 di Jinder Mahal prima di salire sull’aereo e R-Truth che ha riconquistato la cintura mentre l’avversario dormiva.
Baron Corbin si sfoga in un’intervista nel backstage.
SINGLES MATCH: BOBBY LASHLEY VS BRAUN STROWMAN
Lo scopo del match è uno solo: dimostrare all’avversario di essere più forte. Lashley reagisce ad un dominio di Strowman e, come a RAW, gli ruba la Running Powerslam, ottenendo solo un due. Il ritmo ora rallenta e l’All Mighty cerca di ancorare l’avversario al terreno. La risposta di Braun schiaccia Lashley come il pane schiaccia la carne nell’hamburger. A bordo ring, Strowman prende una lunghissima rincorsa ed abbatte Bobby. Fuori dal ring, meglio l’ex campione Intercontinentale, che sulla rampa infligge danni importanti. Reazione rabbiosa di Braun nel ring, che in un momento anticlimatico colpisce con tre Running Powerslam.
VINCITORE: BRAUN STROWMAN
Anche Ali parteciperà alla Battle Royal. Molto motivato, lancia un messaggio positivo. Differente è l’approccio dello United States Champion, Samoa Joe, pronto a dominare l’incontro.
Video recap della faida tra Dolph Ziggler e Kofi Kingston.
WWE CHAMPIONSHIP MATCH: KOFI KINGSTON (C) VS DOLPH ZIGGLER
Approccio dello Show-Off davvero aggressivo e Kofi non riesce a rispondere perfettamente a modo. Ziggler affianca alle prese dei colpi secchi, come suo solito, ed il campione è in difficoltà. Kingston reagisce, supportato dal calore (si fa per dire) del pubblico. Dopo un buon momento, chiamata la Trouble In Paradise che non va a segno. Ziggler riprende in mano la situazione senza riuscire a chiudere. Da una fase senza dominio nasce una SOS di Kofi che però porta a casa solo un conto di due. Kofi vola dal paletto su Ziggler fuori dal ring, ma l’ex World Heavyweight Champion non molla completamente. A vuoto sia un Top Rope Mushroom Stomp che il Trouble In Paradise, Xavier Woods si vendica delle puntate settimanali e distrae Ziggler permettendo al Trouble In Paradise di andare a segno.
VINCITORE ED ANCORA CAMPIONE: KOFI KINGSTON
Mentre Kofi si concede un momento con i fan più giovani, Dolph dice che da oggi sono crollate tutte le qualità positive del campione, che si è rivelato ciò che realmente è: un codardo. Dolph ha dimostrato sul ring di essere il migliore e continua a dire che dovrebbe esserci lui al suo posto. Richiede una rivincita senza che ci sia nessuno a bordo ring. Vuole Kofi in uno Steel Cage.
50-MEN OVER-THE-TOP-ROPE BATTLE ROYAL
The Largest In WWE History. Diversi sono i lottatori che fanno il loro ingresso ammassati, ma un’entrata singola viene riservata a: The Miz, Samoa Joe, Cesaro, Titus O’Neil (riaffiorano i ricordi della sua storica caduta, con una piccola gag per ricordarla) ed Elias che ha anche una esibizione, in cui canta parlando della sua prossima vittoria subendo poi un attacco di Miz. Tenere il conto di partecipanti ed eliminati è impossibile: non si è mai visto tale caos in un ring WWE. Da menzionare un incontro al centro del ring tra Viking Raiders, Heavy Machinery e i tornati Authors Of Pain. Il match è davvero difficile da seguire e queste difficoltà vengono evidenziate anche al tavolo di commento. I tag team hanno un ruolo fondamentale nell’incontro, ma talvolta l’iniziativa del singolo può risultare decisiva. Diversi sono i richiami sia alle puntate televisive anche distanti ma anche al PPV stesso.
Restano in pochi ed i singoli emergono, come Sin Cara, capace di resistere a diversi attacchi ed eliminare Shinsuke Nakamura.
Rusev lo elimina subito dopo, mentre dall’altra parte battagliano Cesaro e Miz, con Elias che arriva all’ultimo e con un Knee Strike elimina il divo di Hollywood. Ultimi sei, face vs heel, flyer vs tecnici: Ricochet, Ali e Mansoor, un lottatore saudita, contro Cesaro, Samoa Joe ed Elias. Collaborando al pelo sull’apron, Ricochet ed Ali eliminano con un Suplex Joe, ma arriva Cesaro che elimina entrambi. Mansoor elimina lo svizzero, ma Elias lo attacca alle spalle. La risposta è immediata con un Superkick e l’eliminazione.
VINCITORE: MANSOOR
Sotto il supporto del pubblico, si lascia ad un’intervista. Ha cominciato qui, nella sua città natale, Jeddah, quando l’anno scorso è apparso alla Greatest Royal Rumble. Ha perseguito il suo sogno di rappresentare l’Arabia Saudita nella WWE e nel mondo e fin qui ha lottato come prospetto ad NXT ed NXT UK, ottenendo prestazioni accettabili. Questa vittoria “storica” ha reso il suo sogno realtà. Si lascia poi ad un promo in arabo, ben accolto dal pubblico.
Viene ricapitolata la card del prossimo evento: Stomping Grounds! Ufficializzate le rivincite per i titoli massimi: Seth Rollins vs Baron Corbin e Kofi Kingston vs Dolph Ziggler, quest’ultimo in uno Steel Cage.
Video recap sulle leggendarie carriere e figure di Undertaker e Goldberg.
SINGLES MATCH: GOLDBERG VS UNDERTAKER
Entrate che probabilmente saranno il doppio del match, ma ce lo aspettavamo tutti. Entrambi hanno una versione “potenziata” della loro solita entrata (che è comunque superiore, in entrambi i casi, alla media per distacco).
Sguardi di ghiaccio, Goldberg gli imita la taunt, Taker non ci sta ma si becca due Spear per un conto di due. Il Phenom si rialza all’improvviso come suo solito, non riesce ad eseguire la Chokeslam e Goldberg lo chiude in una presa alle gambe. Goldberg ha subito un pessimo colpo al paletto e ora sanguina vistosamente (tra l’altro, mi sa che aveva dato di nuovo una testa di troppo alla porta, aveva una ferita). Old School di Taker e Chokeslam a segno. A fatica, il Becchino carica il nemico sulle spalle, Tombstone Piledriver con pin annesso ma è solo due. Clothesline di entrambi in contemporanea. Scambio di pugni, Goldberg colpisce con tre Spear e sembra aver chiuso.
Ha tutto pronto per il Jackhammer ma non ce la fa e lo trasforma in un Suplex (forse non era voluto…anzi, è un botch clamoroso), ma Taker ne esce prima che inizi il conto.
Confusione, non c’è né un Tombstone Piledriver né un Jackhammer, ma Undertaker dal nulla tira fuori una Chokeslam (non si capisce se è stata accompagnata o meno…) che, pur non essendo la finisher, chiude la contesa.