Charlotte Flair in una lettera ha avuto modo di raccontarsi, mettendo a nudo tante questioni personali come la morte del fratello e varie delusioni.
La Queen è senza dubbio tra le lottatrici più importanti e vincenti della storia della WWE. La donna ha conquistato per ben quattordici volte i titoli massimi del Main Roster, ma ha pressoché conquistato quasi ogni altro riconoscimento offerto dalla federazione.
Negli anni ha interpretato spesso un personaggio heel, tirannico e presuntuoso, che ha spesso creato quella errata sovrapposizione che colpisce chi lavora in questi ambiti: quella tra il personaggio di finzione e la persona reale.
Charlotte Flair non è Ashley Fliehr
Charlotte Flair ha pubblicato una lunga lettera in cui si racconta a 360°. Un esperimento coraggioso, figlio della volontà di rimarcare quanto quella linea sottile tra il personaggio e la persona non vada oltrepassata.
Il racconto inizia 27 anni fa. Siamo in una stanza in North Carolina e la piccola Ashley e il suo fratellin Reid guardano la televisione fino a tardi. Momenti felici, che non torneranno più. La vita li ha divisi, ma non come due persone che seguono due percorsi diversi: è stata crudele e beffarda, come per tanti, prendendosi la vita del giovane.
Charlotte Flair racconta del suo arrivo al liceo, 24 anni fa. Sta disputando un provino di pallavolo e sta scegliendo di correre più lentamente per non prevaricare i nuovi amici che si è fatta, accelerando un eventuale processo di accettazione da parte del gruppo. Dagli spalti tuona una voce: è quella di Ric Flair, suo padre, che le intima di correre più forte. Lei imbarazzata esegue, ma si rende conto di quanto lui abbia sempre creduto in lei.
D’altronde è questo lo stile del Nature Boy, per molti il più grande wrestler della storia. Uno stile che non si mischia, nel bene o nel male.
L’arrivo nel mondo del wrestling e la morte di Reid
Il racconto prosegue e Charlotte Flair ricorda il suo arrivo nella disciplina di famiglia, circa tredici anni fa. Lavora ora in FCW, la federazione satellite della WWE, e si sta facendo strada. Ashley si rende conto di una cosa in questo percorso: non sta seguendo le orme del padre, ma sta seguendo quelle del fratello.
Essere “un Flair” era il sogno di Reid, non il suo. Con tutte le pressioni del caso che quel cognome porta con sé, compreso uno stile di vita estremo. Ashley ha deciso di entrare nel wrestling perché suo fratello aveva bisogno di lei, perché voleva esserci per lui.
Ma le cose degenerano. Dodici anni fa arriva una chiamata a Charlotte Flair. La donna risponde ed è suo fratello che le chiede di vedersi. Non se la sta passando bene e Ashley promette che lo faranno. Ma quel ritorno a casa non avverrà mai e Reid morirà a 25 anni, nel marzo del 2013, a causa di un’overdose di eroina e altre sostanze.
Charlotte Flair ammette la difficoltà nel parlare dell’argomento, nonostante sia passato tanto tempo. Ma invece di migliorare col tempo questa difficoltà peggiora. Lei invecchia, diventa sempre più adulta e lui resta un eterno Peter Pan, immobile ai suoi 25 anni per l’eternità. Una persona cruciale nella sua vita, spensierata e col sorriso sempre stampato in viso, pronto a rallegrare tutti. Una perdita insuperabile.
Ashley Fliehr diventa Charlotte Flair
Per Ashley arriva il momento di diventare davvero Charlotte Flair. Un nuovo ricordo, di nove anni fa. WrestleMania 32, il match per il WWE Women’s Championship tra Charlotte Flair, Becky Lynch e Mercedes Moné (all’epoca nota come Sasha Banks in WWE). Una sfida iconica, ovviamente la migliore della serata di Dallas.
Un incontro di cui solo dopo Ashley ha compreso la portata storica. E se le tre avessero fallito? Se avessero disputato un brutto match? Ci sarebbero state quelle occasioni per le donne in futuro? Domande a cui non avremo risposta. Domande che ovviamente all’epoca le tre non si ponevano, poiché erano troppo giovani e elettrizzate per poter comprendere quanto fosse importante quel match.
Il vero momento in cui però Ashley ha davvero compreso di essere diventata Charlotte Flair è stata durante il match con Ronda Rousey a Survivor Series 2018, ben sette anni fa. Una sfida sostitutiva di quella originariamente prevista (Ronda Rousey vs Becky Lynch), ma per lei decisamente importante.
Non c’era stato tempo di preparare nulla, né la storia né il match. Ashley rimase felice di sapere quanto la WWE avesse fiducia in lei per darle quella opportunità, ma nella sua mente era presente una biforcazione tra l’onore e un piccolo risentimento: lei non era seconda a nessuna, men che meno sul ring. E la sensazione che ebbe quella sera fu indicibile, quella di un atleta di classe mondiale che va a lavoro e fa le cose meglio di tutti: un fuoriclasse.
La linea sottile tra Charlotte Flair e Ashley Fliehr
La lettera prosegue e Charlotte Flair ricorda un altro momento molto impattante per lei. La Regina tornò nel RAW post WrestleMania 37. Era il suo primo show dopo aver contratto il COVID-19 e aveva approfittato di questa pausa per arrivare alla sua forma fisica migliore, realizzando un piccolo desiderio personale.
La reazione del pubblico fu cattiva, ricca di insulti verso di lei come “è Ric Flair con la parrucca” o “è tutta rifatta”. Ashley afferma di essere abituata a queste critiche; facendo questo lavoro devi per forza di cose sopportarle, ma in quella occasione la ferirono fortemente. Il fan sa ormai tutti i retroscena del wrestling, ma ci si dimentica spesso di come dietro quei personaggi ci siano persone vere.
Ashley Fliehr non è Charlotte Flair. Questo è un concetto che cerca di rimarcare con forza, anche se spesso vorrebbe essere lei. Charlotte Flair è una vincente a differenza di Ashley che è spesso una perdente:
“In realtà… perdo piuttosto spesso. Ho passato gran parte della mia vita a perdere. E se devo essere sincera, ho passato gran parte della mia vita a sentirmi una perdente. Ho perso praticamente in tutto ciò che c’era da perdere: ho mancato delle promesse.
Ho tagliato corto di fronte alle sfide. Ho rinunciato ai miei sogni. La casa della mia infanzia mi è stata pignorata. Mi sono allontanata dagli amici. Ho deluso la mia famiglia. Ho rinunciato a me stessa. Ho perso persone che amavo. E sì, diciamolo subito: ho divorziato tre volte.”
Un tema quello del divorzio molto sentito, su cui torna con forza, ricordando l’episodio con Tiffany Stratton e ammettendo quanto sia stata scossa da tutto ciò. Sono quelli i momenti in cui percepisce che i fischi e le critiche siano non per Charlotte Flair, ma per Ashley.
Gli ultimi anni di Charlotte Flair, tra Rhea Ripley e John Cena
Charlotte Flair si sofferma poi sugli ultimi anni. Ricorda il match con Rhea Ripley a WrestleMania 39 e l’inquadratura del suo sorriso nel post match. Ashley afferma di essere fiera di quel match, non solo perché è forse il miglior match femminile della storia di WrestleMania ma anche per quello che rappresenta ossia una sorta di passaggio di testimone.
La Regina svela di aver dichiarato a un suo amico, dopo quel match, di “star iniziando a diventare brava”. Un qualcosa che però contrasta con la sua età di 39 anni. Una wrestler, secondo le sue parole, a quell’età viene ormai considerata vecchia a differenza degli uomini. Ashley cita esempi come Cody Rhodes, Roman Reigns e persino John Cena e CM Punk, entrambi presenti quest’anno nel main event delle due notti di WrestleMania 41.
Per loro non si fa mai un discorso di età, ma per le donne invece sì. Questa è una delle ultime battaglie che vorrebbe vincere per la parità di genere: non match o segmenti alla pari, ma una considerazione identica in queste dinamiche.
Charlotte Flair cita poi una chiacchierata con John Cena avvenuta poco più di un mese fa. Quella è stata la prima volta che i due hanno parlato dalla conquista del diciassettesimo titolo, che ha fatto di John il record-man assoluto, staccando Ric Flair. Ashley svela un importante consiglio del veterano ossia: “Non limitarti ad accettare quello che ti è successo. Impara ad accettare quello che ti è successo”.
Un consiglio a cui pensa spesso ultimamente. E ricorda di come si sentisse bene nel periodo post WrestleMania 39, in cui era una babyface e faceva squadra con tante colleghe per elevarle. Un periodo che anche a livello personale sembrava andare per il meglio, con il ritorno sempre più probabile di Andrade dopo gli anni in AEW; una distanza che ha sicuramente fatto male al loro matrimonio.
Nel dicembre del 2023 però Charlotte Flair si rompe il ginocchio e inizia un periodo tremendo per lei. Tra il recupero dall’infortunio, la fine del suo matrimonio e i vari cicli di fertilità a cui si è sottoposta, con il sogno di avere una famiglia che contrasta con l’orologio biologico (che spesso le viene ricordato) e con i suoi problemi di fertilità.
Un problema che si ripercuoteva anche sulla sua vita professionale, poiché esercizi utili alla riabilitazione erano anche tristemente dannosi per la fertilità.
“Questo è per la versione di me che ha passato molto della sua vita personale a voler essere apprezzata, molto della sua vita sentimentale a voler essere amata e molto della sua vita professionale a cercare di essere odiata… che a volte credo di aver perso la bussola in mezzo a tutto questo.
Quindi immagino di star lavorando per ritrovarla. E penso che raccontare tutto questo, e ammettere quello che mi è successo, sia un buon inizio.”
L’annuncio di Evolution 2: dalle 4 Horsewomen a tutte le donne
Charlotte Flair ricorda poi il giorno dell’annuncio di Evolution 2, programmato per domenica 13 luglio, nell’anniversario del suo arrivo nel Main Roster. Ashley allora si lascia trasportare dai ricordi e ricorda i tempi in cui insieme alle altre ragazza andava ad appendere i volantini per i loro show a Tampa in FCW.
Pensare a dove sia arrivata la divisione femminile oggi è incredibile ma tutto non sarebbe potuto succedere senza l’apporto cruciale di tante donne come Paige, Natalya, Nikki Bella, Asuka, Ronda Rousey, Bianca Belair e ovviamente Trish Stratus, Lita e Stephanie McMahon.
Menzione a parte le altre Horsewomen. Charlotte Flair non si nasconde a ammette che il rapporto personale con loro non è ovviamente strettissimo ma quello che è rimasto immutato nel tempo è sicuramente il rispetto. Con ognuna di loro c’è una chimica diversa ed è significativo come a distanza di anni le storie che le riguardano insieme hanno ancora un impatto così forte sulla gente.
Il match tra loro quattro è tutt’oggi il match femminile più importante da proporre, e Charlotte Flair pensa che un giorno accadrà.
“Dirò solo una cosa, che è molto significativa per me, e che le legherà sempre nel mio cuore come trio: sono cresciuta nel wrestling grazie a mio padre. Ho iniziato a praticare il wrestling grazie a mio fratello. Ma mi sono innamorata del wrestling grazie alle Horsewomen.
Ashley chiude la lettera con una fantasia: immagina di aver appena finito di lavorare a uno show e mentre si dirige verso il suo tour bus le arrivano incontro i suoi figli. Sono piccoli e non hanno idea di cosa faccia la mamma per vivere, se sia una babyface o una heel o se abbia fatto un match a cinque stelle o meno. Ma sono solo contenti di vederla, perché è la loro mamma.
Ashley lascia che i figli si infilino nel letto con lei a guardare la TV e la mente viaggia ancora: è sera in North Carolina, ed è fianco a fianco al suo adorato fratello Reid e le può finalmente raccontare tutto:
“Parliamo, parliamo, e gli racconto tutto. Come ho trovato me stessa. Come ho costruito questa vita . Come sono una Fliehr che è diventata una FLAIR, che è sempre stato il suo sogno.
Poi all’improvviso mi ritrovo di nuovo sull’autobus: è quasi mattina. Non sarò più Charlotte Flair per qualche ora. Guardo fuori dalla finestra e c’è solo strada.”
I put my whole heart into this. Thanks for reading. https://t.co/2bgeKsTYcB
— Charlotte Flair (@MsCharlotteWWE) July 8, 2025
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