Ed eccoci tornati con il recap del nuovo episodio di Dark Side of the Ring, che stavolta ha come tema centrale un ex-atleta della World Championship Wrestling. Stiamo parlando di Chris Kanyon, passato alla storia tra i fan come uno degli atleti più sottovalutati del panorama Nordamericano ma allo stesso tempo come una delle personalità più tormentate nel privato.
Ad aver partecipato a questo episodio sono stati Diamond Dallas Page e James Mitchell, che hanno avuto l’onore di lavorare con lui, ma anche gli Young Bucks hanno voluto dire la loro sul compianto atleta della WCW.
In caso non lo abbiate ancora fatto, vi invito a recuperare la puntata dedicata al Plane Ride From Hell. Detto questo, possiamo iniziare con il recap di questo episodio di Dark Side of the Ring.
Chris Kanyon: tutto quello che è emerso dall’episodio di Dark Side of the Ring
1- Il passato, l’inizio di carriera e l’esordio in WCW
Già da subito viene messo in chiaro dai vari ospiti quanto Kanyon amasse il wrestling e come sia stato uno dei talenti più sottovalutati del business. Si fa anche accenno al fatto di come questi non si trovasse a proprio agio con la sua sessualità, argomento di cui parleremo più avanti, tanto che secondo James Mitchell e Rafael Morffi sia dovuto al fatto del clima in cui Chris Kanyon è cresciuto nel Queens, ovvero estremamente religioso, cattolico ed omofobo.
Parlando degli inizi di carriera, Mitchell ha raccontato come Kanyon gli abbia consegnato dei filmati che mostravano il suo potenziale come lottatore. The Sinister Minister ne rimase positivamente colpito e decise di portarlo nell’unica scuola di wrestling che conoscesse. Sfortuna volle che tale scuola era quella di Fabulous Moolah, un’altra protagonista di un episodio di Dark Side of the Ring.
Moolah in genere allenava solo ragazze, ma fece un’eccezione per Chris Kanyon. La più longeva campionessa femminile rimase abbastanza impressionata ma, per via di alcune discussioni avute con Mitchell, decise di organizzare un piccolo show dove Kanyon avrebbe dovuto perdere in maniera abbastanza umiliante contro Mae Young, cosa che lo lasciò abbastanza inorridito.
Poco tempo dopo, il futuro MVP dell’Alliance si fece notare dalla World Championship Wrestling e venne assunto, esibendosi come parte di un tag team di jobber chiamato Men at Work e ciò lo rese felice, dato che era l’occasione per realizzare il suo sogno.
2 – L’omosessualità celata
Poco fa abbiamo accennato all’omosessualità di Chris Kanyon. Dopo che è stato mandato in onda lo spezzone in cui James Mitchell venne a conoscenza dell’omosessualità di Kanyon, ovvero quando gli piovve letteralmente addosso del materiale pornografico gay, The Sinister Minister ha raccontato un episodio dove i due si trovavano in macchina e Kanyon, all’improvviso, uscì da essa ed iniziò a prendere a calci la portiera, specchietti e fanalini per poi dire al manager: “Se non balbettassi non avrei nemmeno bisogno di te. È solo perché non riesco a fare un promo”.
Mitchell ha poi detto che Chris Kanyon era terrorizzato dall’idea che i suoi colleghi scoprissero il suo orientamento sessuale ed il motivo è stato anche spiegato dagli Young Bucks: negli anni ’90, infatti, se eri gay diventavi automaticamente un heel, un cattivo, ma estremamente ridicolo come anche mostrato dai filmati che nel frattempo sono stati mostrati come esempio.
Mitchell ha anche accennato al fatto che Kanyon avesse una valigetta in metallo con dentro tutte le informazioni riguardo i suoi flirt con degli uomini, valigetta che col tempo divenne oggetto di paranoie dell’atleta che alimentavano il suo terrore di essere scoperto. Mitchell gli ha poi chiesto come mai se la portasse sempre dietro se non voleva essere scoperto, magari evitando quanto successo con il porno gay, ma l’atleta non ha proferito parola.
3 – La carriera in WCW ed il dietro le quinte
Torniamo a parlare della carriera di Chris Kanyon in WCW. Si fa accenno alla storyline del Blood Runs Cold, ovvero quando la federazione di Atlanta cercò di fare il verso al famoso videogioco Mortal Kombat tramite il personaggio di Glacier, un plagio di Sub Zero, ed il rivale di quest’ultimo era il personaggio interpretato proprio da Chris Kanyon: Mortis.
DDP definì Mortis come uno dei personaggi con la maschera più bella che abbia mai visto, ma al contempo ha evidenziato il perché sia questo personaggio che tutta la storyline non ebbe successo: proprio nello stesso anno e nello stesso periodo, l’estate del 1996, si formò il New World Order che di lì a poco divenne il gruppo e la storyline principale della federazione.
Involontariamente l’nWo pose fine all’interesse al personaggio di Mortis, di fatto “uccidendolo”, e ciò portò in Kanyon un forte senso di frustrazione che culminò nel momento in cui cercò di soffocare Mitchell con le proprie mani, salvo poi smetterla e scusarsi.
Dopo aver fatto accenno all’interferenza in quel di Slamboree 1998, il ruolo nel dietro le quinte del film “Ready 2 Rumble” ed il “Positively” Chris Kanyon, Chris Jericho ha accennato anche a quanto gli atleti venissero pagati in quel periodo, tanto da permettersi piccoli lussi con dei party. In uno di essi, Kanyon era completamente circondato da delle ragazze ed una di esse aveva intuito che lui fosse gay.
La paranoia, a questo punto, si è fatta risentire più forte che mai ed ordinò a Mitchell di aiutarlo a fare un porno amatoriale per dimostrare che fosse etero. Stando a quanto raccontato da Mtchell stesso, Kanyon ebbe un rapporto sessuale con una prostituta che stava indossando la maschera di Mortis.
La mattina successiva Chris Kanyon accusò Mitchell di avergli rubato il phon, accusa insensata visto che The Sinister Minister era praticamente calvo ma l’atleta non volle sentire ragioni ed iniziò a spintonare violentemente il manager, il quale allora prese una pistola da sotto il cuscino ed era pronto a sparargli se le cose si fossero messe male.
4 – La fine definitiva in WWE
Andiamo avanti nel tempo fino al 2001, il periodo della cosiddetta “Invasion”. Chris Kanyon fu uno dei tanti mid-carder ad essere messo sotto contratto dalla World Wrestling Federation, federazione in cui conquistò il WCW United States Championship ed il WWF Tag Team Championship insieme a DDP, il quale pensava che Kanyon potesse avere una chance almeno a Stamford.
Ma per Chris Kanyon le cose stavano per peggiorare. Infatti James Mitchell racconta che una volta trovò Kanyon seduto sul pavimento ci dei fogli, dicendo che si stava occupando delle tasse anche se esse in realtà erano semplici notifiche da parte del fisco. Iniziò un forte periodo di depressione per Kanyon, peggiorata anche da un infortunio alla spalla che cercò di recuperare il più in fretta possibile facendo uso di steroidi.
Dopo essere rimasto fermo per 18 mesi, Chris Kanyon era pronto a tornare all’azione in quel di SmackDown in un segmento che coinvolgeva addirittura Undertaker. Purtroppo tale segmento era quello in cui uscì da una scatola vestito da Boy George, dove venne “seppellito” in un modo molto umiliante oltre che essere picchiato selvaggiamente dal Deadman, soprattutto con un colpo di sedia fin troppo forte alla testa.
Secondo Mitchell, Kanyon venne punito dalla WWE per la sua omosessualità ma lui stesso negò tali voci al manager.
5 – Il rilascio ed il coming out pubblico
Dopo aver perso diversi incontri sia a SmackDown che a Velocity ed essere poi sparito dalle scene, alla fine Kanyon venne rilasciato dalla WWE nel 2003. Da allora si dedicò maggiormente ad allenare future stelle tra cui Brian Cage, il quale ha poi raccontato di uno dei suoi primissimi match avuti proprio con Chris Kanyon in cui quest’ultimo venne sconfitto dal futuro The Machine e lo mandò over.
Un altro wrestler, Luke Hawx, ha raccontato di come Kanyon si offrì di ospitarlo in casa dopo che perse tutto a causa dell’uragano Katrina. Hawx ha poi raccontato di come Kanyon affermasse di aver visto degli alieni e che voleva irrompere in un palazzo di Scientology per dimostrarlo. Questo ed altri episodi, tra cui il fatto che la mattina dopo non si ricordasse nulla, iniziò una cura per il suo disturbo bipolare.
Dopo aver fatto coming out con qualche amico, dopo un match in una Indy contro Diamond Dallas Page gli venne chiesto da quest’ultimo se fosse effettivamente gay e stavolta Kanyon non fuggì ed ammise pubblicamente la sua sessualità, affermando di voler essere un modello da seguire visto che si è anche dichiarato come primo wrestler apertamente omosessuale.
6 – Il tragico epilogo
Tempo dopo Kanyon fu ospite alla trasmissione radiofonica The Howard Stern Show, dove più volte disse di essere stato licenziato dalla WWE per via della sua omosessualità. Stern chiese a John Cena se ciò era vero, ma questi negò la cosa imputando il licenziamento al pessimo comportamento di Kanyon. Persino Ric Flair, idolo dell’ex-Mortis, negò ogni accusa e disse anche di essere estremamente deluso dal comportamento di Kanyon. Quelle parole ferirono profondamente Chris Kanyon, come mostrato anche dal filmato.
Mitchell ha poi raccontato dell’ultima volta che parò con Chris Kanyon, a seguito di un match a suo dire orribile contro Mickey Whipwreck dove i fan si misero a ridere fragorosamente, e fu lì che l’atleta confidò al Sinister Minister di volerla fare finita. Dopo quella giornata Mitchell telefonò diverse volte all’amico, ma non vi fu alcuna risposta. Chris Kanyon morì il 2 Aprile del 2010 all’età di 40 anni a causa di un’overdose di antidepressivi.
In maniera tragica si conclude l’episodio di Dark Side of the Ring dedicata alla travagliata vita di Chris Kanyon. Restate connessi con The Shield of Wrestling anche per il recap di quello della settimana prossima, che parlerà di Atsushi Onita e la sua Frontier Martial-Arts Wrestling.