Report WWE Clash of Champions. Benvenuti nel nuovo pay-per-view targato WWE. Ogni titolo del main roster è messo in palio stasera, come da tradizione per l’evento totalmente dedicato alle cinture più prestigiose in casa World Wrestling Entertainment. A raccontarvelo in diretta sarà il vostro amichevole Alex Bruno di quartiere.
Il kick-off di Clash of Champions inizia alla mezzanotte italiana e, come di consueto, ci accolgono Charly Caruso, Booker T, John “Bradshaw” Layfield e Peter Rosemberg pronti ad illustrarci e a discutere della card dell’evento.
La visuale si sposta su Kayla Braxton intenta ad intervistare ed a brindare con i campioni di coppia di SmackDown Cesaro & Shinsuka Nakamura, i quali affermano che stasera la loro vittoria è assicurata dato che i Lucha House Party sono ad un passo dall’implosione.
Un altra intervista, fatta dagli analisti in collegamento, vede come protagonista Montel Vontavious Porter che afferma con fiducia che Bobby Lashley sconfiggerà Apollo Crews per la seconda volta, per poi dire che ha dei progetti anche su Cedric Alexander e che l’Hurt Business continuerà ad espandersi. MVP evita anche la domanda posta da Charly Caruso riguardo una possibile vittoria di Apollo, ritenendola follia pura come lo sarebbe una vittoria di The Hurricane su Mark Henry.
Al tavolo di analisi si aggiunge brevemente anche il campione 24/7 R-Truth, vestito come un cercatore d’oro, porgendo la propria affermando che c’è un’altra cintura dando vita ad una gag con gli analisti.
La visuale si sposta su Alyse Ashton intenta ad intervistare Angel Garza & Andrade, i quali affermano di aver chiuso con Zelina Vega e di aver messo fine ai loro problemi, oltre alla promessa di detronizzare gli Street Profits.
Al tavolo degli analisti si aggiunge anche un furioso Sami Zayn, il quale afferma nuovamente di essere il legittimo campione Intercontinentale protestando anche con gli analisti.
SMACKDOWN TAG TEAM CHAMPIONSHIP MATCH: CESARO & SHINSUKE NAKAMURA (c) VS LUCHA HOUSE PARTY (KALISTO & LINCE DORADO) (w/GRAN METALIK)
Ma adesso dal Great Liberator passiamo ai sui ex-alleati, Cesaro & Shinsuke Nakamura, che nel match di questo kick-off difendono i loro titoli di coppia di SmackDown contro Kalisto & Lince Dorado dei Lucha House Party. L’inizio della contesa vede il Cyborg Svizzero dominare su Lince Dorado, venendo però ben preso sopraffatto dal duo di luchador. La musica cambia drasticamente con l’ingresso del King of the Strong Style, che recupera lo svantaggio prima di tornare il tag allo Swiss Superman, continuando a consolidare il loro dominio sul solo Dorado. Cesaro cerca una Accolide, subendo un potente Sunset Flip del portoricano prima di atterrarlo nuovamente con un calcio. Il domino dell’Artist Collective viene messo a rischio da Lince, riuscendo a tornare ad avere la meglio dopo avergli impedito di dare il tag a Kalisto per poi mettere a segno la loro finisher: un Aided Knee Strike. Dorado riesce finalmente a dare il tag al suo alleato, il quale inizia la rimonta del suo tag team mentre il portoricano si occupa di Nakamura per poi aiutare Kalisto a mettere a segno una Tornado DDT. Kalisto e Dorado mettono a segno diversi Moonsault, ma ancora non è abbastanza per mettere KO lo svizzero che, mentre Nakamura mette al tappeto Dorado, riesce ad evitare una Salida del Sol e mette a segno insieme al compagno la combinazione Swing & Kinshasa che permette ai due di mantenere i titoli.
VINCITORI ED ANCORA CAMPIONI: CESARO & SHINSUKE NAKAMURA
La regia inquadra brevemente il campione Intercontinentale Jeff Hardy.
Il pay-per-view Clash of Champions si apre con un filmato, che ha come voce narrante quella di John Cena, dedicato ai campioni ed agli sfidanti che stasera si contenderanno i diversi titoli messi in palio.
INTERCONTINENTAL CHAMPIONSHIP TRIPLE THREAT LADDER MATCH: JEFF HARDY (c) VS SAMI ZAYN VS AJ STYLES
L’opener dell’edizione 2020 di Clash of Champions è il Triple Threat Ladder Match con in palio il titolo Intercontinentale, conteso tra il campione Jeff Hardy, l’autoproclamato campione Sami Zayn ed AJ Styles. La contesa inizia con una breve diatriba tra Styles e Zayn, che permette ad Hardy di acquisire il controllo iniziale del match ma, mentre porta una cala sul ring, viene colpito dal Phenomenal One con una Forearm fuori dal ring a sua volta colpito da un Moonsault da parte del Great Liberator, il quale colpisce poco dopo entrambi i suoi avversari con la scala per poi portarla sul ring ed aprirla sul ring prima di essere schiantato sulla stessa da parte del Charismatic Enigma. L’ex-Bother Nero apre la scala ma, poco dopo, si dà battaglia all’angolo con l’ex-Bullet Club e, nel tentativo di colpirlo al volo, finisce per impattare anch’egli sulla scala finendo per rompere il supporto. Su tale oggetto Styles ci scaglia sopra anche Zayn ma, una volta notato che è rotta, prende un’altra scala e la apre iniziando la sua scalata che, però, viene interrotta da Zayn che poco dopo viene atterrato da un Pelé Kick dell’ex-Fourtune, il quale torna a salire sulla scala dandosi battaglia con Hardy per poi farlo cadere dall’oggetto, ma quest’ultimo non demorde e fa scendere forzatamente il Phenomenal One. L’ex-El Generico getta Hardy fuori dal ring e tenta nuovamente la scalata, interrotta da Styles che però finisce per subire un’Exploder Suplex di Sami. L’ex-migliore amico di Kevin Owens, poco dopo, si dà battaglia con i suoi due avversari per poi essere messo momentaneamente da Styles che poco dopo tenta la Phenomenal Forearm su Hardy, finendo per impattare sulla barricata, mentre quest’ultimo viene colpito da un’Helluva Kick di Zayn, il quale inizia la sua scalata prima di essere colpito con una scala lanciata da AJ. I due ex-TNA si danno battaglia in cima alla scala, finendo però per cadere rovinosamente fuori dal ring permettendo a Zayn di approfittarne, riuscendo anche ad evitare una Phenomenal Forearm grazie ad Hardy prima di essere steso da una Twist of Fate. Il fratello di Matt si arrampica, è sul punto di afferrare le cinture ma Zayn lo fa cadere fuori dal ring con tutta la scala mentre l’ex-leader dell’O.C. mette momentaneamente KO l’Underdog from the Underground, prima che lo stesso si riprenda poco dopo per poi darsi battaglia sul tavolo dei commentatori, culminando con una Reverse DDT partendo da un Moonsault, per poi posizionare perfettamente la scala ma venendo colpito da Hardy con una seconda scala e, dopo aver salito una terza scala, mette a segno una devastante Swanton Bomb su Zayn posizionato su una scala. Il Charismatic Enigma si piega da non si spezza, riuscendo a rialzarsi ed a cercare di portare una scala sul ring venendo, però, steso da Styles che prende ed apre l’oggetto iniziando nuovamente la sua scalata interrotta, stavolta, dallo stesso Jeff che lo fa cadere. Zayn nel frattempo si è ripreso e schianta Hardy contro la barricata, estraendo dalle proprie tasche due paia di manette ed usandole per ammanettare il buco sull’orecchio del Charismatic Enigma su una piccola scala ed il polso del Phenomenal One sulla corda mediana ma questi non ci sta e mette a segno un Suplex ritrovandosi però ammanettato allo stesso Zayn, facendolo diventare sempre più furioso ed impaziente cercando di salire la scala con il Great Liberator caricarto sulla scala, facendo il realtà il gioco del canadese che lo ammanetta la scala per poi prendere entrambe le cinture Intercontinentali, confermandosi l’indiscusso campione Intercontinentale.
VINCITORE E NUOVO CAMPIONE: SAMI ZAYN
Nel post-match Zayn ribadisce di essere ancora il campione Intercontinentale a Kayla Braxton.
La regia manda in onda brevemente la gag, vista nel kickoff, tra R-Truth e gli analisti.
La visuale si sposta sul campione 24/7 R-Truth nel backstage, il quale ben presto viene condotto da Little Jimmy nella stanza degli arbitri per poi perdere il titolo contro Drew Gulak.
RAW WOMEN’S CHAMPIONSHIP MATCH: ASUKA (c) VS ZELINA VEGA
Il prossimo match, inizialmente previsto nel kickoff, vede la campionessa femminile di RAW Asuka difendere la propria cintura contro Zelina Vega. La nipponica si prende gioco dell’ispanica, iniziando senza troppi problemi a dominare il match senza però prendere sul serio l’avversaria, la quale continua a subire i colpi della campionessa prima di essere brevemente intrappolata in un’Armbar. L’ex-KANA si dà battaglia con l’ex-TNA sull’angolo, finendo per cadere ma mantenendo il controllo del match mettendo a segno un Running Hip Attack alle corde prima di essere schiantata dalla latina contro i gradoni d’acciaio. L’ex-manager di Andrade riesce a ribaltare momentaneamente la situazione indebolendo il braccio destro dell’avversaria finendo per cercare un’Armbar, evitando i diversi tentativi di Asuka Lock,e contrastando un secondo Hip Attack alle corde mettendo poi a segno un’Hurricanrana ed un Double Knee Strike all’angolo. La Kabuki Warrior evita un Backstabber ma finisce per subire un Roundhouse Kick, mettendo poco dopo a segno la sua Asuka Lock riuscendo a mantenere il suo titolo.
VINCITRICE E ANCORA CAMPIONESSA: ASUKA
Nel post-match Asuka afferma che Zelina non era pronda per Asuka, tendendole poi la mano ricevendo il falso inchino della stessa seguito da un calcio, costringendo la giapponese ad imprecare nella sua lingua madre.
UNITED STATES CHAMPIONSHIP MATCH: BOBBY LASHLEY (w/MONTEL VONTAVIOUS PORTER, SHELTON BENJAMIN) (c) VS APOLLO CREWS (w/RICOCHET)
Rimaniamo sempre con gli atleti dello show rosso, dato che ci attende il match con in palio il titolo degli Stati Uniti detenuto da Bobby Lashley, che mette in palio contro l’ex-campione Apollo Crews. L’All Mighty cerca di indebolire il braccio sinistro dell’avversario, ma l’ex-Dragon Gate passa subito al contrattacco colpendo il membro dell’Hurt Business con un Moonsault fuori dal ring e con un Crossbody prima di essere colpito da una Flatliner, mossa che porta il Dominator a tornare in vantaggio mentre Montel Vontavious Porter gli rinfaccia la scelta di essersi messo contro di loro. Lashley mette a segno un Suplex, facendo cadere l’avversario stremato fuori dal ring e caricandoselo sulle spalle prima di essere fatto sbattere contro il paletto. I due tornano sul ring, ma stavolta è Apollo a dominare sull’avversario anticipando l’offensiva di questi per poi usare la combinazione Enziguri, Military Press & Standing Moonsault. L’ex-TNA, però, recupera e sfodera un Superplex e cercando la Dominator che, però, viene contrattaccata da Crews prima che questi mette a segno una Frog Splash. Lashley, però, atterra l’avversario con una Spinebuster e lo fa cedere alla Full Nelson.
VINCITORE E ANCORA CAMPIONE: BOBBY LASHLEY
RAW TAG TEAM CHAMPIONSHIP MATCH: STREET PROFITS (ANGELO DAWKINS & MONTEZ FORD) (c) VS ANGEL GARZA & ANDRADE
Il prossimo match è quello che vede i titoli di coppia di RAW, contesi tra gli attuali campioni Street Profits ed il duo composto da Angel Garza & Andrade. Angelo Dawkins ed Andrade iniziano la contesa, ma Garza riceve il tag dell’alleato dopo pochi secondi permettendo ai due messicani di ottenere il controllo della prima parte del match. Tale dominio, però, viene interrotto da un Dropkick di Dawkins che poco dopo dà il tag a Montez Ford e questi inizia a dominare la contesa prima di finire alla mercé dei due latini, che tornano in breve tempo ad avere il controllo della contesa. Garza blocca il braccio dell’avversario, cercando di cementificare il loro dominio, ma questi dà il tag all’alleato iniziando la rimonta del loro tag team riuscendo ad evitare la Double Knee Strike di Andrade, dando successivamente il tag a Ford che, però, finisce col subire un devastante Spanish Fly da parte del nipote di Hector Garza. Montez cerca di dare il tag a Dawkins, non riuscendoci a causa di Andrade e subendo il devastante Double Knee Strike di quest’ultimo ma riuscendo ad evitare la Double Underhook DDT per poi dare il tag all’amico, il quale mette a segno una Spinebuster che permette ai campioni di mantenere i titoli, nonostante l’ex-La Sombra sia uscito dallo schienamento.
VINCITORI E ANCORA CAMPIONI: STREET PROFITS
La visuale si sposta su Kayla Braxton intenta ad intervistare il nuovo campione 24/7 Drew Gulak, il quale afferma che stasera manterrà alta la guardia per poi dedicare la propria vittoria ad Akira Tozawa, finendo però per distrarsi e perdere il titolo contro R-Truth.
Fa il suo ingresso al WWE ThunderDome la campionessa femminile di SmackDown Bayley, armata sempre di sedia, prendendosi immediatamente gioco della sfidante prevista Nikki Cross, costretta a rinunciare alla difesa, per poi dare il via ad una Open Challenge per la cintura.
SMACKDOWN WOMEN’S CHAMPIONSHIP MATCH: BAYLEY (c) VS ASUKA
A rispondere alla suddetta Open Challenge è la campionesse femminile di RAW Asuka, la quale inizia subito a dominare il match mettendo a segno un German Suplex. La Role Model cerca la fuga, finendo soltanto per essere riportata sul ring e colpita da un Hip Attack per poi essere bloccata in un’Armbar. L’ex-Hugger, però, riesce a riprendersi ed a colpire l’avversaria con un Back Suplex, ribaltando la situazione fino a subire una Codebreaker, a causa di una piccola distrazione, venendo poi messa in difficoltà dalla giapponese fuori dal ring. Bayley colpisce Asuka con una sedia, facendo scattare la squalifica.
VINCITRICE (VIA DQ): ASUKA
Nel post-match Sasha Banks fa la sua comparsa ed attacca l’ex-migliore amica con una sedia per poi colpirla anche con uno shinai preso proprio dalla Role Model.
WWE CHAMPIONSHIP AMBULANCE MATCH: DREW MCINTYRE (c) VS RANDY ORTON
Il penultimo match della serata è un Ambulance match, dove il campione WWE Drew McIntyre è costretto a difendere la propria cintura contro Randy Orton. Lo Scottish Psychopath parte in quarta, lasciandosi trasportare dall’aggressività e dalla determinazione, iniziando a dominare la contesa ed a schivare una RKO prima però di subire un’Apron DDT da parte di The Viper. Il Legend Killer cerca il Punt Kick ma una mano lo blocca: si tratta di Big Show, che ne approfitta per schiantare Orton sul tavolo dei commentatori con una Chokeslam. McIntyre, favorito dall’aiuto inaspettato, ha il pieno controllo del match ed inizia ad essere sempre più brutale, facendo schiantare Orton prima sui gradoni d’acciaio e poi sulla barricata per poi fargli sbattere la tesa contro l’ambulanza. L’ex-TNA prende delle stampelle ed una sedia rossa, usando quest’ultima per atterrare il Legend Killer prima che questi lo colpisca con le stampelle per poi usare la sedia per soffocarlo. Orton apre l’ambulanza e cerca di farci entrare l’avversario, finendo per darsi battaglia con questi dentro il veicolo prima di far schiantare il Chosen One sulla fiancata e cercare di colpirlo con la portiera, ma lo scozzese sfodera il Glasgow Kiss e cerca la Claymore che però finisce per far saltare la portiera dell’ambulanza. I due iniziano a darsi battaglia nel backstage, Orton viene fatto sedere su una poltrona ma McIntyre lo fa cadere da essa dopo diversi pugni prima di essere schiantato contro un muro. Un’altra leggenda fa la sua apparizione per interferire, stavolta si tratta di Christian che si vendica del Legend Killer facendolo schiantare contro i tavoli del catering. Lo scozzese trascina l’Apex Predator sopra il cofano dell’ambulaza, ma la superstar di terza generazione gli mette le dita negli occhi e lo fa schiantare su parabrezza. I due continuano a darsi battaglia, stavolta sul tetto del veicolo, e Randy fa cadere Drew dal tetto calpestandogli le mani, mentre questi era aggrappato, ma anch’egli viene fatto cadere a causa di una terza leggenda: “The Heartbreak Kid” Shawn Michaels. McIntyre cerca nuovamente di mettere Orton dentro l’ambulanza, ma questi sfodera la sua patentata RKO eseguita sul cemento. La situazione si è invertita, McIntyre è dentro l’ambulaza ed Orton sta per chiudere il portello, m Drew resiste e gli infila le dita negli occhi uscendo dal veicolo per poi mettere a segno la Claymore e cercare di chiuderci dentro la vipera, ma non prima di aver eseguito un Punt Kick sul Legend Killer. McIntyre si conferma campione WWE.
VINCITORE E ANCORA CAMPIONE: DREW MCINTYRE
Nel post-match, alla guida dell’ambulaza si scopre esserci “The Nature Boy” Ric Flair.
WWE UNIVERSAL CHAMPIONSHIP MATCH: ROMAN REIGNS (w/PAUL HEYMAN) VS JEY USO
E adesso arriviamo al main event dell’edizione 2020 di Clash of Champions, Roman Reigns mette in palio il suo titolo Universale contro il cugino Jey Uso. Il Big Dog mostra uno sguardo molto freddo, dimostrando di non essere più il vecchio Roman, per poi partire subito all’attacco mentre Jey ancora non si rende conto di avere davanti un’altra persona, venendo di conseguenza atterrato dal Tribal Chief con una Clothesline iniziando la lenta agonia del membro degli Usos. L’ex-Shield non mostra alcuna pietà per il suo familiare, facendogli sbattere violentemente la testa contro il tavolo dei commentatori per poi bloccarlo in una Headlock prima della breve ripresa del fratello di Jimmy Uso che, nel frattempo, riesce a mettere a segno una Samoan Drop. Jey cerca di fare il passo più lungo della gamba, finendo vittima del Superman Punch dell’assistito di Paul Heyman ed a nulla servono i suoi colpi, che soccombono davanti alla resistenza di Reigns. Il campione Universale continua ad insultare e criticare il cugino, mentre continua a non risparmiarsi con i colpi prima di vedersi la spalla schiantata sul paletto dal figlio di Rikishi, il quale mette a segno anche due Suicide Dive ed un Crossbody. Jey cerca la Uso Splash che, però, viene schivata dal fratello di Rosey che cerca la Spear prima di essere ribaltato con un roll-up, seguito da un Superkick e da una Uso Splash. Jey, però, inizia ad accusare un dolore all’inguine causato da un Low Blow di Reigns che gli permette di mettere a segno la sua Spear ma ancora non è soddisfatto: pretende con la forza che il cugino lo chiami capo. Il Tribal Chief, quindi, colpisce l’avversario con una seconda Spear cercando di tirare fuori con la forza il rispetto che il parente gli deve, diventando sempre più brutale ed arrivando a minacciare l’arbitro Charles Robinson se dovesse interromperlo ancora. In aiuto di Jey arriva il fratello Jimmy armato di asciugamano, che viene costretto da Reigns a gettare l’asciugamano pur di interrompere tale pestaggio.
VINCITORE E ANCORA CAMPIONE UNIVERSALE: ROMAN REIGNS
Nel post-match un disperato Jimmy Uso non può credere a cosa Reigns è arrivato pur di essere riconosciuto come capotribù.